Elon Musk risponde sui dubbi sui costi di lancio di Spacex

su Facebook e sul sito di SpaceX, in data 4 maggio 2011, è stata pubblicata una sorta di lettera aperta con cui Elon Musk, CEO e fondatore di SpaceX, risponde sui dubbi espressi da più parte relativamente alla politica dei prezzi di lancio adottata dalla sua compagnia.

la suddetta lettera è visibile qui e a seguire la mia modesta traduzione:

“PERCHE’ GLI STATI UNITI POSSONO BATTERE LA CINA: I FATTI SUI COSTI DI SPACEX”

4 Maggio 2011

Ogni volta che qualcuno propone di fare qualcosa che non è mai stato fatto prima, ci saranno sempre degli scettici.

Così, quando ho iniziato SpaceX, non mi sono sorpreso quando la gente ci ha detto non avrebbe avuto successo. Ma ora che abbiamo collaudato con successo Falcon 1, Falcon 9 e Dragon, c’è stato un flusso costante di disinformazione e di dubbi espressi sugli effettivi costi e prezzi di lancio di SpaceX.

Come osservato il mese scorso da un funzionario del governo cinese, al momento SpaceX ha i migliori prezzi di lancio nel mondo e che non credono di poterli battere. Questo è un chiaro caso di innovazione americana vincente rispetto ai più bassi costi di lavoro all’estero.

Riconosco che i nostri prezzi frantumano i modelli di costo storici degli sviluppi guidati dal governo, ma questi prezzi non sono arbitrari, premessa necessaria per catturare una quota dominante del mercato, o tariffe “sottocosto” con lo il scopo di attirare l’attenzione del mercato, e destinati solo a essere aumentati in seguito. Questi prezzi sono basati sui costi noti e su una comprovata esperienza, e che esemplificano il potenziale dell’industria spaziale commerciale americana.

Ecco i fatti:

Il prezzo di un volo standard su un razzo Falcon 9 è di 54 milioni di dollari. Noi siamo la sola società di lancio che pubblicamente espone queste informazioni sul nostro sito web (www.spacex.com). Abbiamo firmato molti contratti legalmente vincolanti sia con i clienti governativi che commerciali per questo prezzo (o anche a meno). Essendo SpaceX molto integrata verticalmente, noi sappiamo e possiamo controllare la stragrande maggioranza dei nostri costi. Questa è la ragione per cui io sono così sicuro che le nostre prestazioni aumenteranno ed i nostri prezzi diminuiranno nel tempo, come è il caso di ogni altra tecnologia.

Il prezzo medio di una missione a pieno carico per la NASA di Dragon per la Stazione Spaziale Internazionale è 133 milioni dollari, inflazione compresa, o circa 115 milioni di dollari di oggi, e abbiamo un contratto con un prezzo fermo e fissato con la NASA per 12 missioni. Questo prezzo comprende le spese di lancio del vettore Falcon 9, del veicolo spaziale Dragon, di tutte le operazioni, di manutenzione e generali, e di tutti i lavori necessari per l’integrazione con la Stazione Spaziale. Se i costi fossero maggiori, SpaceX coprirebbe la differenza. (Questo concetto può essere estraneo a certe tradizionali aziende appaltatrici governative che sembrano ritenere che il superamento dei costi dovrebbe ricadere sul contribuente.)

La spesa totale della società da quando è stato fondata nel 2002 fino all’anno fiscale 2010 è stata inferiore agli 800 milioni di dollari, includendo tutti i costi di sviluppo per il Falcon 1, Falcon 9 e Dragon. Incluso in questi 800 milioni di dollari ci sono i costi di costruzione dei siti di lancio a Vandenberg, Cape Canaveral e Kwajalein, così come la struttura di produzione aziendale che può supportare fino a 12 missioni Falcon 9 e Dragon all’anno. Il totale comprende anche il costo di cinque voli di Falcon 1, due voli di Falcon 9, e uno volo in orbita compreso di rientro di Dragon.

Il veicolo di lancio Falcon 9 è stato sviluppato a partire da un foglio bianco fino al primo lancio in quattro anni e mezzo per poco più di 300 milioni di dollari. Il Falcon 9 è un veicolo di classe EELV (Evolved Expendable Launch Vehicle n.d.t.) che genera circa un milione di libbre di spinta (quattro volte la spinta massima di un Boeing 747) e porta un carico utile in orbita maggiore rispetto a un Delta IV Medium.

La navicella spaziale Dragon è stato sviluppata a partire da un foglio bianco fino al suo primo volo dimostrativo in poco più di quattro anni per circa 300 milioni di dollari. L’anno scorso, SpaceX stata la prima azienda privata, in collaborazione con NASA, a inserire in orbita e recuperare con successo una navicella spaziale. La navicella spaziale e il vettore Falcon 9 che la ha trasportata in orbita sono stati progettati, fabbricati e lanciati dai lavoratori americani per una società americana. Il sistema Falcon 9/Dragon, con l’aggiunta di un sistema di fuga per il lancio, sedili e l’aggiunta dei sistemi per supportare il volo umano, può portare sette astronauti in orbita, più del doppio della capacità della Soyuz russa, ma a meno di un terzo del prezzo per posto a sedere.

SpaceX ha realizzato utili ogni anno dal 2007, nonostante la notevole crescita dei dipendenti e delle grandi infrastrutture e gli investimenti delle operazioni. Noi abbiamo più di 40 voli pianificati per il futuro che rappresentano oltre 3 miliardi di dollari ricavi.

Questi sono i fatti oggettivi, confermati da revisori esterni. Inoltre, SpaceX intende effettuare riduzioni molto più notevoli dei prezzi nel lungo termine quando la completa riutilizzabilità del veicolo di lancio sarà raggiunta. Non saremo soddisfatti dei nostri progressi fino a quando non avremo raggiunto questo obiettivo a lungo cercato dell’industria spaziale.

Per la prima volta in oltre tre decenni, l’America lo scorso anno ha iniziato a riprendersi una quota del mercato internazionale nel lancio di satelliti commerciali. Questa notevole inversione di tendenza è stata innescata da un piccolo investimento fatto dalla NASA in SpaceX nel 2006 come parte del programma Commercial Orbital Transportation Services (COTS). Una partnership unica tra pubblico e privato, il programma COTS ha dimostrato che nelle giuste condizioni, un imprenditore adeguatamente incentivato - persino un “soltanto Americano” - può sviluppare sistemi estremamente complessi su base di rapide scadenze e di un prezzo fisso, abbattendo sensibilmente gli storici costi standard del settore.

La Cina ha la più rapida crescita dell’economia nel mondo. Ma il sistema di libera impresa Americana, che consente a chiunque con una migliore idea di competer, è quello che assicurerà agli Stati Uniti di rimanere la più grande superpotenza dell’innovazione.

– Elon –

Le informazioni di prima mano provenienti dalla leadership della società sono molto importanti.
E’ una lettera di risposta a critiche mosse alla società, che però non mi pare risponda a 360° al quesito del come fà ad avere prezzi più competitivi dei mitici cinesi.
Il dubbio è come sia possibile che Space X sia riuscita a fare qualcosa che potevano fare benissimo altri colossi dell’industria aerospaziale e che non hano fatto.
Ora, non sò esattamente chi c’è dietro Space X, magari qualche colosso industriale che così si espone poco se le cose vanno male. Oppure, come si legge nella lettera, Space X si pone “fuori” da un sistema per cui è libera d’agire e quindi riesce nel suo intento.
Ok, qualche dubbio vago mi resta. Spero comunque che Space X riesca anche nei suoi intenti futuri d’abbattere i costi di lancio. Chiunque propone di “popolare” di più lo spazio ottiene sempre la mia benedizione.

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