Il Direttore di “Energia Space Co.” Vitaly Lopota ha annunciato ieri che nel 2011 inizieranno i lavori al nuovo propulsore nucleare che dovrebbe compiere i primi voli, con capacità tra i 150 e 500 Kw, entro il 2020.
Già a suo tempo Anatoly Perminov, Direttore dell’Agenzia Spaziale Russa, dichiarò che se la Russia voleva mantenere la leadership in campo spaziale, era cruciale sviluppare quello che chiamò “Megawatt-class nuclear space power systems” (MCNSPS) per missioni manned.
In progetto c’è anche una base spaziale, sempre ad energia nucleare con una vita di 10-15 anni, per l’esplorazione lunare e marziana.
Sarebbe ora che si passasse dalla parole ai fatti magari in una prospettiva di sfida USA-Russia . Per il 2020 la potenza di alcune centinaia di KW mi sembra pure troppo bassa . Io punterei subito al Megawatt pensando anche a ciò che fu fatto con i Nerva
Spero che lo studio riguardi solo un Earth Departure Stage (per usare la terminologia di constellation), quindi da usare esclusivamente nello spazio altrimenti è un disastro.
Penso la prima che hai detto.
La taglia sembra piccola, ma arrivare al megawatt significa fare i conti con radiatori enormi. Stiamo coordinando un progetto UE che studia anche la generazione di potenza nucleare a bordo e l’idea era progettare il reattore da megawatt. Chi se ne occpua si e’ ricreduto ammastanza in fretta, dopo avere visto l’ingombreo complessivo.
Se siete interessati alla cosa abbiamo un paio di report liberamente scaricabili a www.alta-space.com/hiper (sezione “News”)
E’ facile, perché quando si parla di energia/potenza non si capisce mai bene…
Comunque per fare concorrenza ai pannelli fotovolataici dev’essere qualcosa di molto piccolo in tutta la sua architettura, altrimenti tanto vale tenersi i cari vecchi pannelli…
Chi lo sa che non si renderanno poi disponibili generatori nucleari così piccoli da equipaggiare un’automobile… se non una moto. Sarebbe una bella rivoluzione, a patto che non disperdano troppe radiazioni.
Con i passi da gigante fatti negli ultimi anni dalle batterie credo sia molto più semplice e conveniente utilizzare queste ultime e magari produrre l’energia, anche dal nucleare, ma in maniera più centralizzata attraverso delle centrali “tradizionali”.
E’ lo stesso discorso dell’idrogeno che facevamo l’altro giorno (io e Albyz)
Una volta si proponevano visioni futuristiche di distributori di idrogeno ed automobili ad idrogeno.
La verità è che l’idrogeno è un casino da stoccare, spostare, mantenere in sicurezza…ed è pericoloso…oltre che raro.
Molto meglio, anche in un’ipotetica situazione di abbondanza di idrogeno, usarlo per produrre energia elettrica e usare quella come forma per la trasmissione. Per lo stoccaggio invece, le batterie sono sempre il metodo piu’ comodo.
Ma le batterie devono essere ricaricate, il reattore no, almeno per molto tempo.
Ok, poi ci sarebbe sempre chi smonta il reattore e ciao… vada per le batterie.
Però, un carroarmatino a propulsione atomica? Questo ci stà bene, no?
Scherzo. Non conosco il tipo d’inconveniente per cui generatori atomici dovrebbero essere meglio di un pannello fotovoltaico accoppiato a delle batterie, in un veicolo destinato alla LEO, però se puntiamo a Marte, eh, un pensierino ci stà. Eda pensarci bene, anche l’attuale Soyuz, con un generatore atomico nella capsula avrebbe una vita più lunga.
Vedremo.
basta pensare che oltre marte i pannelli fotovoltaici già diventano “scarsamente utili”, poi tutto dipende dal rapporto peso potenza… inutile avere 100 megawatt di reattore da 100 tonnellate se poi devi spingerlo annulllando i benefici della potenza!