Ennesimo dibattito Shuttle-Orion Spazioplano-Capsula

Purtroppo si.
Certo non me lo auguro,
Non per “il piacere” di veder continuare a volare quella vecchia e costosissima bara volante dello Shuttle.

Adesso il sistema STS viene addirittura definito “bara volante”…?! :roll_eyes:
Perché non definiamo allora così anche la Soyuz? :disappointed: In fondo ha avuto lo stesso numero di LOC… :thinking: Anche se in un minore numero di missioni…

Boh…

Beh insomma, come citazione un po’ alla buona ci può anche stare. Come affidabilità ha dimostrato ben due missioni mortali con diverse perdite umane… e di questo ne abbiamo parlato a lungo a volte :wink:

La Soyuz un sistema escape c’è l’ha,e pure valido.
Lo Shuttle,no,nessuno,neanche uno straccio.
Se qualcosa va storto l’equipaggio E’ MORTO.
Poi vogliamo parlare della percentuale di sopravvivenza in caso di bail out?
O (per dirne una delle tante) di cose come il casco delle ACES,fragile ed assolutamente inadeguato a proteggere l’astronauta?

Se guardiamo la cosa con più attnezione, si può ben vedere che lo Shuttle, inteso solo come orbiter è stato perfetto in ogni missione, comprese le due finite male.
Le cause dei due incidenti sono stati dei fattori esterni; in particolare nella STS-107, se non fosse stato per l’impatto, tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
Per questi motivi non definirei una “bara volante” lo Shuttle, ma una super macchina anche se troppo complicata da gestire.

Se però si prendesse allo stesso modo l’orbiter da solo, non si alzerebbe di un metro da terra…

Già… non credo sia un esempio valido: che cos’è l’orbiter senza ET e SRB??? Una Macchina indubbiamente complessa e meravigliosa ma… ferma a terra!

[OT mode on]
Anche per me la definizione di “bara volante” è un po’ troppo cattiva; è però interessante notare che l’F-104 si guadagnò lo stesso soprannome per molto meno.
[Fine OT]

Mi verrebbe voglia di cantare a Finardi una ben nota canzone del mitico Carosone…

Anche la Soyuz è una capsula perfetta però, senza il suo sistema di fuga, sarebbe una bara volante. Logicamente, unita al suo vettore, diventa un tutt’uno che non ha quasi mai causato incidenti mortali.
non bisogna però dimenticare che proprio recentemente, nelle ultime expedition, in fase di rientro ha avuto problemiu seri e lo stesso si può dire di alcune delle missioni passate e anche se lontane, la perdita del primo equipaggio di una Soyuz, e della Soyuz 11 dopo il distacco dalla prima stazione spaziale.
Tali eventi fortunatamente non si sono mai verificati sullo Shuttle.
Ogni missione e ogni atterraggio sono stati perfetti su tutto;I danni avuti , che poi hanno causato la perdita di navetta ed equipaggio, sono stati sempre provocati da fattori esterni e non propri come per le Soyuz.
Giusto dire che gli orbiter senza ET+SRB non sono niente, ma tale situazione vale anche per le Soyuz senza il loro vettore.

E almeno l’F-104 il sedile eiettabile l’aveva.

Appunto,però c’e l’ha.
Ti pare poco?
Senza i freni anche la mia macchina sarebbe “una bara camminante”.
E per questo che le case costruttrici ce li mettono.
Detto questo non mi interessa polemizzare,non odio lo Shuttle.
Semplicemente ritengo una scelta sbagliata e controproducente soffermarsi su un sistema obsoleto,costoso , senza un escape system per l’equipaggio,e capace di operare solo in orbita bassa.
Soldi buttati.
Si passi ad Orion senza indugio.

E menomale… ! :secret:

Giusto dire che ormai lo Shuttle è superato e concordo appieno con tè; sarà poi da vedere se effettivamente la capsula ORIOn sarà veramente la scelta giusta, ho i miei dubbi!!!

vorrei lanciare una frecciatina, dicendo che una riprogettazione dello shuttle senza impiccarsi nello sviluppo di nuove tecnologie, ci dare oggi e in poco tempo una macchina eccezionale!

p.s. cmq un mezzo come lo shuttle non è adatto ( ancora per un pò ) a viaggi diversi dall’orbita terrestre ( per l’ovvio motivo che è inutile portarsi le ali sulla luna!)

benvengano le capsule, ma per le missioni in orbita terrestre preferire decisamente un cargo abitato.

Assolutamente sbagliato, non c’è modo di implementare alcun sistema di sicurezza aggiuntivo allo Space Shuttle di oggi tanto da renderlo “sicuro”, e se si toccassero gli altri sistemi sarebbe un salasso (come continuerebbero ad esserlo le missioni) senza alcun maggiore rendimento.

benvengano le capsule, ma per le missioni in orbita terrestre preferire decisamente un cargo abitato.

Il resto del mondo pare non essere d’accordo con la tua affermazione…

non sono stato capito.

non intendevo di rivedere l’attuale sshuttle!

quello che volevo intendere e che se oggi si decidesse di progettare un nuovo shuttle senza andarsi a impicciare con nuove tecnologie sperimentali o cmq “complicate”, probabilmente si metterebbe su un sistema fantastico e maturo, grazie all’esperienza maturata da 30 anni di servizio con il sistema OV.

io credo che oggi si riuscirebbe a costruire un OV di seconda generazione, con un notevole aumento delle prestazioni e della sicurezza.
un OV che tenga conto di quali sono stati i meriti e non della presente generazione.
un OV che finalmente garantirebbe una decisa diminuzione del costo dei lanci ( probabilmente pari o inferiore ad un lancio manned+cargo su un classico vettore (stile saturno V)).

ne è una chiarissima prova quello che sta avvenebdo con i caccia di 4° generazione:
aumento delle prestazioni sensibile, ma enorme diminuzione dei costi d’esercizio, di manutenzione e aumento significativo della sicurezza!


le capsule ora saranno sicure, ma anche loro hanno avuto un inizio sperimentale!
immaginate se dopo il volo dei fratelli wright, tutti avessero perso la voglia di fare altri aerei!?

Effettivamente uno Shuttle tipo Hermes (senza il gigantesco vano cargo degli attuali Shuttle e lanciato in cima a un grande vettore) ci darebbe uno Shuttle molto più sicuro e probabilmente più economico dell’attuale. Ma allo stato attuale della tecnologia temo che anche in questo caso sarebbe comunque meno sicuro e più caro di una capsula!

Quando la tecnologia dei vettori e dei materiali ci consentirà di realizzare un vettore orbitale monostadio a quel punto le situazione probabilmente si invertirà e per i voli orbitali i veicoli alati si prenderanno la loro rivincita!

Come?

un OV che finalmente garantirebbe una decisa diminuzione del costo dei lanci ( probabilmente pari o inferiore ad un lancio manned+cargo su un classico vettore (stile saturno V)).

Come?

ne è una chiarissima prova quello che sta avvenebdo con i caccia di 4° generazione: aumento delle prestazioni sensibile, ma enorme diminuzione dei costi d'esercizio, di manutenzione e aumento significativo della sicurezza!

Non vedo similitudini significative nel paragone.

le capsule ora saranno sicure, ma anche loro hanno avuto un inizio sperimentale!

Se si è iniziato dalle capsule e non dagli aerospazioplani un motivo ci sarà, ed è fuori discussione che siano intrinsecamente più sicure le prime dei secondi.

caspita, grazie all’esperienza!
in trent’anni avranno imparato qualcosa!

per lo stesso motivo di prima, faccio un esempio: se io decido di fare una sedia senza esperienza in merito, realizzero un prodotto, con qualche difetto e ad alto costo di produzione e che magari dura poco. la successiva sedia mi verrà meglio perchè so gia cosa fare, ho l’eperienza per farla, e so gia cosa mi serve per farla e quindi cosa posso evitare di spendere ( esempio falegnameresco hihihi )

come no!
possiamo affermare senz’ombra di dubbio che orion trae vantaggio dall’esperienza apollo ( e successive ).
il suo sviluppo è influenzato dai dati raccolti, ed è quindi ottimizzato per l’impiego programmato.
nel 60, erono molti i dubbi sulla riuscita della missione, anche quando ormai il lander era in procinto di atteraggio, c’era chi ancora dubitava del ritorno degli astronauti, tra gli ingegneri.

non vedo come, il paragone non possa esser valido!
certo, se poi si decide di sviluppare un nuovo mezzo avvalendosi di nuove tecnologie, è ovvio che c’è sempre l’incognita del “nuovo in cambio del vecchio”.
ma la mia supposizione, infatti, cito il passaggio dalla 3° alla 4° generazione, proprio perchè tra queste due, la differenza di tecnologie è poca, e più che altro è un ottimizzazione di ciò che è stato fatto i fretta sotto guerra fredda.

è vero, ma senza sviluppo non c’è progresso ma stagnazione.
immaginiamo cosa sarebbe accaduto se nessunoa vesse intrapreso nuove strade per il mondo aereonautico, si viaggerebbe probabilmente solo su piccoli bimotori a bassa quota, non sapremmo cos’è un elicottero o un aereo a getto, non ci sarebbe il fly by wire, la gente si sposterebbe ancora con i transatlantici e lo spazio probabilmente sarebbe ancora oggetto di speculazioni poichè nessuno svillupperebbe la tecnica missilistica.

un esempio ancora, che mi viene in mente pensando ai transatlantici:
all’epoca il viaggio durava molto, ed era abbastanza costoso ( era pur sempre un viaggio di una settimana tra londra e newyork ) i pericoli e i mezzi di salvataggio erano gli uni alti, gli altri scarsi.
ancora c’era il telegrafo e la tecnica del metalli era talmente scarsa che le lamiere erano rivettate anzichè saldate e gli acciai non erano adatti alle basse temperature ( ricordiamo il titanic ).

il declino dei transatlantici è avvenuto con l’avvento dei voli intercontinentali.

oggi, si va in america con poche centinaia d’euro, viaggiando in poche ore da una parte all’altra del globo, in sicurezza e comodità ( considerando il volume di traffico e la scarsità d’incidenti fatali, oserei dire che il viaggio è sicuro )

si è fatto un grande lavoro sui materiali, sulle tecnologie, sui sistemi di sicurezza.

oggi un aereo in difficoltà, può tentare l’ammaraggio è salvare i passeggeri su scialuppe d’emergenza ( guardate il recente caso dell’hudson! ).
oggi i soccorsi sono molto rapidi e in quantità.

volare è diventato normale, quasi banale.


io non dico certo che il ritorno alle capsule sia tragico!
l’ho detto che per una missione lunare è probabilmente la scelta più giusta!

dico però che questo può non esser vero nell’ottica di missioni leo.
dico che per quanto possibile, lo sviluppo di nuovi sistemi sts non deve arestarsi, ma magari procedere in sordina per poi esser meglio preparati quando serviranno nuovi shuttle più performanti per affrontare il futuro rating di lanci, il futuro fabbisogno di mobilità (spazioplani civili), il futuro bisogno di infrastrutture spaziali.


infine qualunque sistema, col passare degli anni-sviluppo, diventa sempre più complesso è quindi paradossalmente ha più probabilità di “failure”.

cito ad esempio la formula 1:

qualche anno fa mi capitod i vedere la ferrari di barichello ritirarsi sulla griglia di partenza, perchè si era verificato un surriscaldamento del motore.
gli ingegneri ferari poi spiegarono che i radiatori erano talmente ottimizzati per la corsa che pur di risparmiare peso, si erano calcolate le dimensioni del gruppo raffreddante in relazione alla gara.
quando per un problema, l’attesa della partenza si prolungo, il gruppo dimostro di non esser capace di smaltire il calore a vettura ferma.
questo gli ingegneri ferrari lo sapevano bene e ritirarono la vetura per preservarla per il successivo gp.

un caso un pò paradossale!
la tecnica aveva talemtne ottimizzato gli elementi portandoli al limite strutturale che quando si verifico un imprevisto ( per altro calcolato) vi fu il ritiro per rischio rottura!

Si ma non hanno cambiato le leggi della fisica… soprattutto sul secondo punto… parliamo di limiti del concept del mezzo non dei singoli sistemi.

per lo stesso motivo di prima, faccio un esempio: se io decido di fare una sedia senza esperienza in merito, realizzero un prodotto, con qualche difetto e ad alto costo di produzione e che magari dura poco. la successiva sedia mi verrà meglio perchè so gia cosa fare, ho l'eperienza per farla, e so gia cosa mi serve per farla e quindi cosa posso evitare di spendere ( esempio falegnameresco hihihi )

Si ma non riuscirai mai a fare una sedia in oro che costi meno di una di legno…

come no! possiamo affermare senz'ombra di dubbio che orion trae vantaggio dall'esperienza apollo ( e successive ). il suo sviluppo è influenzato dai dati raccolti, ed è quindi ottimizzato per l'impiego programmato. nel 60, erono molti i dubbi sulla riuscita della missione, anche quando ormai il lander era in procinto di atteraggio, c'era chi ancora dubitava del ritorno degli astronauti, tra gli ingegneri.

non vedo come, il paragone non possa esser valido!
certo, se poi si decide di sviluppare un nuovo mezzo avvalendosi di nuove tecnologie, è ovvio che c’è sempre l’incognita del “nuovo in cambio del vecchio”.
ma la mia supposizione, infatti, cito il passaggio dalla 3° alla 4° generazione, proprio perchè tra queste due, la differenza di tecnologie è poca, e più che altro è un ottimizzazione di ciò che è stato fatto i fretta sotto guerra fredda.

Certo ma con le tecnologie attuali il “salto” non sarebbe così evidente, per limiti del sistema STS, non della singola navetta o di singoli sistemi (questi certamente migliorabili con gli anni), la filosofia di missione ha dei limiti incontrovertibili…

è vero, ma senza sviluppo non c'è progresso ma stagnazione. immaginiamo cosa sarebbe accaduto se nessunoa vesse intrapreso nuove strade per il mondo aereonautico, si viaggerebbe probabilmente solo su piccoli bimotori a bassa quota, non sapremmo cos'è un elicottero o un aereo a getto, non ci sarebbe il fly by wire, la gente si sposterebbe ancora con i transatlantici e lo spazio probabilmente sarebbe ancora oggetto di speculazioni poichè nessuno svillupperebbe la tecnica missilistica.

Si ma nessuno si sognerebbe mai di evolvere una bicicletta per volare, stiamo parlando di mezzi differenti per fare cose differenti, se vogliamo stare in orbita bassa vale la pena di proseguire con la generazione degli shuttle (probabilmente più piccoli e con molta meno stiva), se invece vogliamo andare oltre la LEO è una delle soluzioni migliori in termini di prestazioni e costi.

l'ho detto che per una missione lunare è probabilmente la scelta più giusta!

dico però che questo può non esser vero nell’ottica di missioni leo.

Infatti, è questione di obiettivi.

dico che per quanto possibile, lo sviluppo di nuovi sistemi sts non deve arestarsi, ma magari procedere in sordina per poi esser meglio preparati quando serviranno nuovi shuttle più performanti per affrontare il futuro rating di lanci, il futuro fabbisogno di mobilità (spazioplani civili), il futuro bisogno di infrastrutture spaziali.

Con i finanziamenti attuali fare tutto non è possibile, e probabilmente questo non è neanche più compito di un’Agenzia Governativa oggi (vedi SpaceDev).

infine qualunque sistema, col passare degli anni-sviluppo, diventa sempre più complesso è quindi paradossalmente ha più probabilità di "failure".

Certo ma è normale.

giusto cosi leggento tutte le risposte:

  1. Shuttle e sicurezza, anche gli aerei non hanno escape sistem e nessuno pensa che siano delle bare volanti; poi quale sistema di sicurezza avrebbe potuto cambiare la sorte del columbia?

  2. Transtlantici, il Titanic affondò per un difetto di progetto: le paratie stagne non avevano tetto, i progettisti non credevano possibile uno squarcio tale da far riempire tali paratie oltre il tettocsi da fare un effetto vasca; cosa che puntualmente accadde.