Ennesimo dibattito Shuttle-Orion Spazioplano-Capsula

Diviso e spostato il topic: una pagina di OT lo richiedeva…

Continuate pure, buon…divertimento…

non è polemica Orion/Shuttle il miopensiero era rivolto al fatto che la sicurezza 100% non ci sarà mai.
Se Apollo15 avesse perso 2 e non 1 paracadute che esape sistem avrebbero avuto gli astronauti?

I seggolini eiettabili di Gemini in una eplosione in quota avrebbero funzionato?

Non l’ho spostato causa del tuo ultimo messaggio, pilgrim1…
E’ che chiaramente non si stava piu’ parlando di Chariot che sfila davanti ad Obama! Tutto qui! :slight_smile:

Certo, ma è innegabile che un mezzo può essere più sicuro di un altro.

Se Apollo15 avesse perso 2 e non 1 paracadute che esape sistem avrebbero avuto gli astronauti?

Servono appunto a questo le doppie ridondanze.

I seggolini eiettabili di Gemini in una eplosione in quota avrebbero funzionato?

No, ma a bassa quota si, si eliminano percentuali di LOC, ovvero modi di “fallimento”.

Nessuno dice che un sistema è indistruttibile, ma che possa essere meno “distruttibile” di un altro si.

certo è vero più si affinano le tecniche e più un progetto può divenire sicuro, (OT pensiamo alle formula1 in 20 anni come sono divenute sicure), ma sempre esiste un qualche cosa è a rischio in un progetto, il senso è sia acettare il riscio, sia renderlo sempre meno possbile e se accade con minor impatto.

non è polemica Orion/Shuttle il miopensiero era rivolto al fatto che la sicurezza 100% non ci sarà mai. Se Apollo15 avesse perso 2 e non 1 paracadute che esape sistem avrebbero avuto gli astronauti?

I seggolini eiettabili di Gemini in una eplosione in quota avrebbero funzionato?

Assolutamente vero,in un volo spaziale la sicurezza assoluta non esiste.
Questa considerazione vale anche per mille altri aspetti della vita.
Detto questo ci sono mezzi meno sicuri di altri.
Lo Shuttle è meno sicuro di una capsula Apollo,non lo dico soltanto io,ad esempio lo dice anche Story Musgrave ( Alla NASA dal 1967 al 1997,veterano di sei voli Shuttle):

1) Shuttle e sicurezza, anche gli aerei non hanno escape sistem e nessuno pensa che siano delle bare volanti;
Questa è esattamente la filosofia che ha portato a sottovalutare la necessità di un valido sistema Escape. I mezzi spaziali non sono ne mai saranno aereoplani. Si tratta di mezzi estremamente diversi con caratteristiche imparagonabili.
poi quale sistema di sicurezza avrebbe potuto cambiare la sorte del columbia?

Per come è progettato il sistema STS e per le caratteristiche della navetta,nessuno;
propio questo è il problema.

Oltre a tutti i problemi che avete evidenziato sullo shuttle, (anche se molti di questi possono essere risolti in futuri progetti: escape sistem, sezione cargo separata dalla manned, etc…) penso che il più importante, e insito nel progetto di uno spazioplano sia lo scudo termico, che rimane esposto per tutto il tempo della missione e aumenta notevolmente il rischio al rientro.

per come è progettato il scudo termico dello shuttle il problema non è l’esposizione all’ambiente spaziale ma la sua “fragilità” agli stress della partenza.

i pericoli del rientro sono comuni a tutti i mezzi. (per apollo 13 si temeva il discacco dello scudo).

certo, apollo e gemini, soyuz, avevano lo scudo protetto dal sm e mercury l’avea “semi-protetto”.


ma per lo spazioplano, il problema è stato risolto:

un ispezione accurata dopo l’immisione in orbita e prima del rientro!
certo questo non esclude problemi non visibili, ma e gia tanto, l’equipaggio del columbia si sarebbe forse potuto salvare con una simile ispezione…
certo, questo dimostra quanti rischi inutili abbiano corso gli ingegneri nasa. l’idea dell’ispezione doveva esser la prima cosa da metter in atto in fase di progetto! un mezzo di tale complessita, con un sistema scudo termico cosi delicato, che dalla partenza all’atteraggio non ha nessun controllo dello status…

oggi, i problemi del columbia e del distaccamento delle piastrelle farebbero ridere, basti pensare che una rete di sensori potrebbe segnalare ogni distacco o danno strutturale, senza appesantire la cellula ( una maglia di fibre ottiche o altro, applicate sotto lo strato di piastrelle che si interrompe quando una piastrella salta, indicando dove c’è una perdità di protezione ).

anche la scenta di rendere unica ogni piastrella, fa pensare molto. in effetti, avrebbero potuto fare qualche decina di piastrelle “base”, lasciando cosi poche piastrelle “speciale” per le parti “particolari”. ma il ventre dello shuttle, mi pare strano che abbia la necessita di una piastrella unica ogni decimetro quadro!

se si fosse standardizzata almeno parte della copertura, si sarebbe potuto portare qualche “pezzo di ricambio”.

Beh non in tutti i mezzi sono i medesimi… e Apollo 13 non mi pare sia stata una missione così nominale da prendere ad esempio…

ma per lo spazioplano, il problema è stato risolto:

un ispezione accurata dopo l’immisione in orbita e prima del rientro!

Questa non è una soluzione è un “tenere sotto controllo” il problema, è impensabile che un nuovo mezzo possa prevedere già in partenza l’enorme dose di controlli richiesta oggi dalla navetta…

oggi, i problemi del columbia e del distaccamento delle piastrelle farebbero ridere, basti pensare che una rete di sensori potrebbe segnalare ogni distacco o danno strutturale, senza appesantire la cellula ( una maglia di fibre ottiche o altro, applicate sotto lo strato di piastrelle che si interrompe quando una piastrella salta, indicando dove c'è una perdità di protezione ).

A quale peso? A quale costo? E ogni volta che si rompe un sensore? Migliaia di piastrelle per migliaia di sensori che possono rompersi, e se si rompessero? Smantelli ogni volta la navetta perche sono affogati nella struttura?
I problemi avuti dal Columbia non “farebbero ridere” neanche oggi, fidati…

anche la scenta di rendere unica ogni piastrella, fa pensare molto. in effetti, avrebbero potuto fare qualche decina di piastrelle "base", lasciando cosi poche piastrelle "speciale" per le parti "particolari". ma il ventre dello shuttle, mi pare strano che abbia la necessita di una piastrella unica ogni decimetro quadro!

E’ una questione anche di dilatazione termica e di termodinamica, non è così semplice attuare una soluzione così “banale”.

uno dei progetti avanzati prima del lancio del sistema STS prevedeva la presenza di due lunghi bracci estensibili che avrebbero esplorato la pancia prima del riemtro; il progetto fu abbandonato per i noti problemi cronici di budget

Direi proprio di no…;
l’STS è intrinsecamente più costoso dei sitemi “tradizionali”.
Idem dicasi per qualsiasi sistema simile (Buran), come ampiamente dimostrato.

Faccio una piccola provocazione.

uno Shuttle riprogettato e più sicuro?
Esiste, o almeno è esistito e si chiamava MKS Buran.

Due cose lo rendevano più sicuro (a parità di configurazione e tecnologie):

  1. L’aver spostato i motori dall’Orbiter all’ET (ottenendo in tal modo l’Energia).
  2. L’aver impiegato boosters a propellenti liquidi (LOX e Kerosene) al posto di quelli solidi, per giunta anche i boosters liquidi di Energia erano recuperabili e riusabili come gli SRB dello Shuttle.

A questo punto consiglio, a chiunque sia interessato, la lettura dell’ottimo volume “Energiya-Buran - The Soviet Space Shuttle” di Hendricx e Vis pubblicato da Springer & Praxis (regalatomi a Natale da un mio carissimo amico… :wink: ) non proprio l’equivalente del Jenkins ma quasi.

Per chi volesse intanto farsi un idea generale, ecco due siti (un pò di parte… :rage:);

http://www.k26.com/buran/Info/A_Comparison/a_comparison.html
http://www.columbiassacrifice.com/pages_support/$buran.htm

Comunque si possono trovare infos anche su Astronautix.

Giusto per chiaccherare, c’è comunque da considerare che STS e MKS, benchè apparentemente sembrino uno la copia dell’altro, rappresentano due sistemi alquanto differenti.
Obbiettivamente il Buran era effettivamente più avanzato (poteva rientrare e atterrare in automatico) e, come dice Peppe, potenzialmente più sicuro, anche se comunque aveva lo stesso problema intrinseco dell’STS e cioè le dimensioni e (conseguentemente) il tipo di scudo termico;
questo di fatto lo rende meno sicuro e più costoso delle capsule… e quì c’è poco da fare, con le tecnologie attuali!

Di parte?

1.
  It is virtually certain that the OEX Data Recorder was planted in the debris field well after Columbia's breakup as a vehicle to introduce additional evidence favorable to the preordained outcome of the official investigation, "Foam Debris Impact on Leading Edge of Left Wing".  Main Tip-off: (NASA documentation shows that the Columbia's OEX Recorder along with all of its associated equipment, wiring and sensors was removed during Columbia's last overhaul in Palmdale.  Condition of OEX is not commiserate with being part of the Columbia breakup.)</blockquote>

E altre amenità… tipo che la NASA è stata incapace di provare che un impatto del tipo avuto al lancio di STS-107 fosse in grado di danneggiare i pannelli RCC, cambiando dunque le procedure di test per avvalorare questa tesi.

Credo che tutta questa roba sia stata scritta prima che uscisse il report del CAIB…

(ciliegina sulla torta, parlano anche del progetto HAARP…)

L’ho detto… però ci sono dei bei disegni comparativi! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Perché mi viene da sorridere guardando Buran?
Eh, il Kgb… quelli erano bei tempi :smiley:

Eh già… si pensi che i sovietici si sono praticamente “dissanguati” per far volare una sola volta questo fantastico ordigno!
E tutto per far vedere che… “we can” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Eh no, questa affermazione di sufficienza l’ho sentita fin troppe volte!!!

E’ vero che i russi hanno copiato la configurazione generale dello Shuttle Orbiter per ottenere l’MKS OK-92 (ossia il Buran così come lo conosciamo) ma è pur vero che hanno dovuto “reinventare” praticamente tutte le tecnologie per poterlo realizzare senza copiare o spiare niente come testimonia il fatto che molte soluzioni tecnologiche sono diverse tra le due navette.

Il fatto che lo Shuttle è stato fonte d’ispirazione, come hanno da sempre ammesso gli stessi russi del resto, non deve essere utilizzato come motivo per denigrare il lavoro altrui.
Alcune tra le migliori menti dell’URSS hanno lavorato al progetto cogliendo, comunque, un risultato straordianario considerando che erano partiti dopo e molto più indietro degli americani.

Tutto questo senza contare il vettore Energia, il più potente mai costruito (almeno finora) che non ha pari nel resto del mondo (Stati Uniti inclusi).
Questo senza tirare in ballo il KGB o spionaggi affini…

Concordo assolutamente con Peppe.