Si è svolto con successo il primo test in volo del sistema di fuga dal pad di Orion.
Alle 15:00 esatte, ora italiana, si è svolto all’Orion Abort Flight Test Launch Complex 32E all’interno del U.S. Army’s White Sands Missile Range nel New Mexico, con una durata complessiva di 2 minuti e 14 secondi.
Tutte le fasi di volo, da quella di accensione dei motori a propulsione solida fino al dispiegamento dei paracadute e infine all’atterraggio, si sono svolte senza anomalie rilevate facendo subito propendere per una buona riuscita generale del test, impressione poi confermata nella conferenza stampa successiva.
La capsula ha toccato il suolo a 2100m dal pad, leggermente più distante del previsto e ad una velocità di 7 m/s, 2.6 m/s più lentamente del previsto, ma velocità che nei test successivi, utilizzando i paracadute definitivi e non gli attuali previsti solo per la prima fase prototipale, dovrebbe ulteriormente scendere.
L’accelerazione massima misurata è stata di 16G ma si spera di ridurla a non più di 10G durante tutte le fasi del volo.
Il propulsore da 230ton di spinta ha infatti accelerato la capsula fino a 750km/h in appena 2.5 sec.
Il mockup utilizzato, cablato appositamente per questo test non verrà utilizzato per altri voli.
vista la velocità dell’impatto col suolo più bassa del previsto, non ci potrebbero essere ripensamenti che portino alla scelta di atterrare anzichè ammarare? si conosce un valore indicativo della massima velocità di impatto con il suolo che la capsula può sopportare?
sarebbe sicuramente un bel risparmio non doverla ripescare dall’oceano, e dopotutto un calo di 2.6 m/s non mi sembre poco.
Uhmm… credo non ci siano differenze fra le due, o meglio ci sono fra questa configurazione di paracadute e quella definitiva ma a parità di pacco paracadute la velocità di impatto credo proprio sia la medesima.
Davvero belle come immagini e una bella prova ben riuscita. Certo che 16G sono davveoro tanti, spero proprio che li riducano ulteriormente altrimenti poveri astronauti.
E’ comunque vero che, dalle ultime indicazioni avute, la capsula Orion verrà utilizzata come scialuppa di salvataggio per la ISS, quindi non dovrebbe esserci nessun utilizzo di una torre di fuga ipotizzando che la capsula venga aggancita alla ISS in modo automatico.