Sto leggendo un vecchio libro di Piero Angela, “Viaggio nel mondo del paranormale”, nel quale si cita un esperimento effettuato da Mitchell durante la missione. Dato che non ho trovato discussioni che ne parlano riporto il brano del libro:
La telepatia dall'Apollo 14Si sentono spesso citare, infatti, le prove di telepatia “realizzate con successo dalla Nasa” a bordo dell’Apollo 14, durante il quarto volo umano sulla Luna. E siccome la Nasa gode del prestigio scientifico che tutti conosciamo, un “successo” riportato in tali condizioni sembrerebbe costituire già di per sé una dimostrazione della fondatezza della telepatia e della serietà della sperimentazione.
Le cose, per verità, stanno in modo assai diverso. La Nasa non sapeva niente di questi esperimenti: era stato l’astronauta Edgar Mitchell, appassionato amatore di parapsicologia, ad accordarsi con 4 persone sulla Terra per effettuare esperimenti telepatici durante i suoi periodi di riposo, a titolo puramente personale.
Quali furono questi risultati? James Randi, oggi membro del Comitato di indagine per il controllo dei presunti fenomeni paranormali, seguì con interesse tutta la vicenda.
- "Ebbene, Mitchell disse dapprima che i risultati erano significativi. Poi disse , e poi ancora disse <al di là di ogni aspettativa>.
"Quando gli chiesero dei dati concreti, disse che c’era solo una probabilità su 3000 che questi risultati fossero dovuti al caso. E 3000 a 1 è davvero una quotazione straordinaria: in quelle condizioni io giocherei su qualunque cavallo, anche se avesse solo 2 gambe.
"Ma quando si approfondì un po’ la cosa, venne fuori che l’esperimento era stato un tale insuccesso che c’era solo una possibilità su 3000 che i risultati fossero così cattivi. Si trattava del cosiddetto “psi negativo”.
“Cioè è come se lei giocando alla roulette, sbagliasse molto più del previsto, e considerasse questo continuo sbaglio un fenomeno straordinario, al di là di ogni aspettativa. Quindi paranormale. Non solo, ma si venne poi a sapere addirittura che uno dei due periodi di riposo dell’astronauta era stato spostato, e che quindi a terra i 4 riceventi, non sapendolo, avevano cominciato a scrivere i dati prima ancora che Mitchell li cominciasse a trasmettere!”
- “Si è trattato di esperimenti dilettanteschi,” conferma il prof. Hansel, psicologo, Università del Galles, “privi di ogni valore. E ciò mostra come è facile far emergere dei risultati favorevoli facendo ricorso al cosiddetto . Può essere anche un metodo legittimo ma a condizione di dichiarare prima cosa si vuol ottenere, perché è evidente che se si interpretano i risultati a posteriori è molto facile cambiarne il significato.”
Il prof. Skinner, Università di Harvard, cita in proposito un caso illuminante.
- “Ricordo che molti anni fa negli Stati Uniti una compagnia radiofonica fece un esperimento: 5 persone che si trovavano nello studio lanciarono in aria una monetina cinque volte e chiesero agli ascoltatori di inviare delle cartoline per indovinare la serie. Fu un grande successo, molto al di sopra della semplice probabilità. La settimana seguente fu rifatto l’esperimento e il risultato fu un insuccesso, molto al di sotto della probabilità. Il parapsicologo prof. Rhine affermò che anche questo secondo risultato era molto significativo, in quanto poteva essere considerato …”