Per Juno era previsto il termine della missione con un deorbitamento su Giove a luglio del 2021, ma c’è stata un’(altra) estensione della missione. La novità non è questa, ma i nuovi obiettivi scientifici aggiuntivi da metà 2021: sorvolerà infatti i satelliti medicei a quote relativamente basse.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla naturale precessione dell’orbita dovuta allo schiacciamento polare del pianeta, stesso fenomeno che sfruttiamo sulla Terra per avere orbite solari sincrone stabili (quasi tutti i satelliti artificiali terrestri in orbita polare).
I dettagli di come avviene e i prossimi obiettivi sono tutti qui:
Una bella gif a cura di NASA su come si sposta regolarmente l’orbita, senza manovre correttive, è qui di seguito, tratta da una vecchia news della missione. Si vede che la coda dell’orbita si sposta a ogni giro verso il ‘basso’:
E i dettagli dei passaggi ravvicinati, presi dal pdf linkato sopra:
| Moon | ~Alt | (km) | YR |
|----------|-------|-------|------|
| Ganymede | 1000 | mid | 2021 |
| Ganymede | 50000 | mid | 2021 |
| Europa | 88000 | late | 2021 |
| Europa | 47000 | early | 2022 |
| Io | 85000 | mid | 2022 |
| Europa | 320 | late | 2022 |
| Io | 63000 | late | 2022 |
| Io | 51000 | early | 2023 |
| Io | 35000 | mid | 2023 |
| Io | 22000 | mid | 2023 |
| Io | 11000 | late | 2023 |
| Io | 1500 | early | 2024 |
| Io | 1500 | early | 2024 |
| Io | 18000 | early | 2024 |
| Io | 83000 | late | 2024 |
| Io | 94000 | mid | 2025 |
Per Europa non si tratta di un record, Galileo (la sonda, non l’astronomo) ci passo a soli 200 km di quota, mentre per Ganimede il record precedente dovrebbe essere di ben 8.000 km. Per Io invece è una situazione particolare, è così vicino a Giove che precedentemente gli strumenti scientifici potevano subire danni. Galileo fece il passaggio più ravvicinato a 102 km di quota, e da qui non si è ottenuto nemmeno un dato, gli strumenti sono andati tutti in safe mode. Altri passaggi a 200 km circa hanno avuto qualche risultato più soddisfacente.
Oltre ai dati in sé, i passaggi in questa fascia orbitale di Giove aiuteranno a capire meglio l’ambiente elettromagnetico per la futura esplorazione con JUICE, che partirà nel 2022 e arriverà nel 2030.