Eutelsat sceglie la Cina per il prossimo lancio: critiche [0903-GEN]

I vertici della compagnia Arianespace hanno manifestato estremo stupore circa la decisione d’Eutelsat sulla scelta della Cina per il prossimo lancio del satellite W3B.

J.Y. LeGall, CEO della compagnia Arianespace, al margine dell’annuale mostra e conferenza satellitare di Washington, ha espresso la sua perplessità su tale scelta; in oltre ha ricordato che la scelta d’Eutelsat di servirsi di un lanciatore cinese, decisione per altro ratificata all’inizio del mese di Marzo, potrebbe far scattare reazioni avverse statunitensi.

Esiste, infatti, una norma statunitense (ITAR 1998) sul controllo dell’esportazione e importazione di prodotti tecnologici che ne vieta il commercio verso determinati paesi, Cina inclusa.
Rileva LeGall che il satellite d’Eutelsat non contiene componentistiche tecnologiche costruite in USA, ma stessa società rivende agli Stati Uniti i propri servizi.

Un membro Repubblicano del Parlamento Americano: D. Rohrabacher, ha sollevato il problema affermando che il governo faccia pressioni su Eutelsat affinché possa tornare sui propri passi. Pur confermando che le esportazioni di tecnologia non siano bloccate da leggi e regolamenti, bisogna vigilare che la tecnologia stessa non sia “trafugata”. Termina Rohrabacher: la questione è aperta e se l’amministrazione Obama non si pronuncerà, il trasferimento di tecnologie verso paesi “avversi” sarà perfettamente accettabile in un modello di business.

Ipotizzo che il tutto sia una questione di costi…, molto probabilmente è una mossa di eutesat per convincere arianne a rivalutare verso il basso i prezzi proposti a eutelsat…

Raffaele

Curioso come nel paese del libero mercato e della libera concorrenza si pronuncino cose del genere… :facepunch:

Ultimamente mi pare che del paese del libero mercato e della libera concorrenza sia rimasto ben poco dopo l’acquisto (da parte del Governo) di banche ed industrie automobilistiche… altro che URSS! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Il governo americano è sempre stato campione del protezionismo nei settori ad alta tecnologia, spazio, difesa, che vengono visti come settori strategici sotto molteplici aspetti. Ovviamente lasciare che una società americana possa lanciare un satellite con un vettore cinese e non con uno occidentale, costituirebbe un precedente, e con costi molto maggiori la Cina potrebbe diventare un punto di riferimento (sempre dimostrando adeguata affidabilità). A mio parere gli USA non brillerebbero per liberismo in una scelta di tipo protezionistico, ma il gigante asiatico non brilla a sua volta per tutela del lavoro :slight_smile: