Exp. 17 EVA20a presentazione

Comincia a prendere forma il programma della prima di due EVA consecutive programmate con hardware Russo per le prossime settimane.
La 20a è per ora fissata il 10 Luglio con inizio alle 18:18 ora italiana e durata prevista di 5h e 43min.
I partecipanti saranno Sergey Volkov (EV1) e Oleg Kononenko (EV2) i quali dopo essere usciti dal DC-1 (Pirs) utilizzeranno il braccio meccanico manuale Russo Strela 1, manovrato da Volkov con Kononenko agganciato ad una estremità per un’ispezione straordinaria alla Soyuz TMA-12, ispezione richiesta dai team di terra Russi che stanno lavorando alla relazione per l’individuazione delle cause che hanno provocato due successivi rientri balistici nelle ultime due missioni.
L’ispezione riguarderà il “Piano 1” di separazione, ovvero quello fra modulo di rientro e modulo di servizio, e comincerà con la rimozione di un bullone esplosivo dalla capsula (il n.5) , quello che per entrambe le missioni sembra abbia causato i rientri anomali, con il suo trasporto all’interno della stazione per un’analisi approfondita, cercando di identificare particolari problemi che affliggono questo particolare dato che a Terra fino ad ora non si è riusciti ancora a trovare la causa dei problemi avuti.
Sulla capsula prima di effettuare questa operazione verranno installate delle coperte protettive per i cosmonauti intorno ai thruster di orientamento della Soyuz e successivamente i connettori del bullone da rimuovere verranno sganciati e i cavi elettrici fra i bulloni esplosivi tagliati.
Se rimarrà tempo al termine, i due astronauti installeranno un nuovo sistema di docking su Zvezda che servirà per l’arrivo il prossimo anno del nuovo modulo Russo MRM-2.
Durante la EVA Chamitoff, il terzo membro della Expedition rimarrà all’interno della Soyuz in quanto essa è posizionata sul Pirs, il quale dovendo essere depressurizzato per permettere la EVA impedirebbe all’astronauta sulla ISS di effettuare una fuga rapida in caso di pericolo.

Se rimarrà tempo al termine, i due astronauti installeranno un nuovo sistema di docking su Zvezda che servirà per l'arrivo il prossimo anno del nuovo modulo Russo MRM-2.

quindi è confermato l’arrivo di questo nuovo modulo…bene bene :clap: :clap:

MRM-2 sarà simile al Pirs? si potranno fare EVA da lì?

Si è praticamente la copia, anche da esso si potranno fare EVA altrimenti si rimarrebbe senza airlock sul segmento Russo perchè il Pirs nel 2010 verrà deorbitato.

Come mai deorbitato? :thinking:

Fine della vita operativa

Pensavo (o speravo?) che all’incirca tutti i moduli della stazione avessero la stesa data di scadenza… :astonished: Il Pirs, in fin dei conti, non è nemmeno il pezzo più vecchio lassù…

Durante la EVA Chamitoff, il terzo membro della Expedition rimarrà all'interno della Soyuz in quanto essa è posizionata sul Pirs, il quale dovendo essere depressurizzato per permettere la EVA impedirebbe all'astronauta sulla ISS di effettuare una fuga rapida in caso di pericolo.

Ah, questa è bella…
In caso di emergenza Chamitoff saluta tutti e se ne va? :scream:

Era già successo in passato e molte volte sulla Mir… non so quanto aumenti le percentuali di sicurezza… però qualche infinitesimo scenario magari… in fondo se qualche cosa di grave acadesse ai due o se per qualsiasi motivo non si riuscisse a ripressurizzare o richiudere il Pirs non fosse nella Soyuz non avrebbe scampo neanche lui invece così almeno uno potrebbe salvarsi… certo sono scenari a suon di SE e di MA… però qualche possibilità in più la da…

Qualche altra notizia:

  • Questa sarà la prima volta in assoluto che verrà portato al’interno della ISS materiale esplosivo, per questo è stato inviato con l’ultimo Progress un apposito contenitore che deve prevenire qualsiasi danno se il bullone dovesse esplodere proteggendolo inoltre da possibili scariche elettriche accidentali. Il bullone verà poi inviato a terra con la prossima Soyuz a Ottobre.
  • Le coperte che verranno poste sui thruster della Soyuz servono per evitare contaminazioni da residui di propellente sulle tute e possibili contaminazioni nei getti da frammenti o materiale vario distaccatosi durante la EVA.

Due immagini, la prima riguarda l’addestramento eseguito a terra per le operazioni da effettuare (in giallo i cappucci sui thruster per evitare danni) mentre la seconda è la configurazione di lavoro con il braccio Strela.

  • Il nuovo “bersaglio” per MRM-2
  • La borsa degli attrezzi
  • Coperture termiche protettive
  • Un’immagine della configurazione di lavoro
  • una ricostruzione del collegamento n.5 con due bulloni esplosivi e due thruster presenti nelle vicinanze

Credo che non mancheranno durante l’EVA stupende immagini dell’ATV “Jules Verne”!!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :wink:

Materiale dalla presentazione NASA della EVA, nelle prime quattro le due zone di lavoro e nella quinta la Orlan modificata con il sistema di ripresa video.

E’ stata definita la procedura di sicurezza per l’equipaggio e la ISS durante la EVA.
Oltre a Chamitoff che come anticipato passerà l’intera giornata all’interno della Soyuz è stata approvata la configurazione dei portelli all’interno della ISS per ridurre ogni rischio.
Saranno aperti i portelli fra PMA-1 e Zarya e fra Zvezda e Pirs, mentre sarà chiuso quello fra il “Working Compartment” e il “Transfer Compartment” di Zvezda.
In caso di perdita durante la ripressurizzazione del Pirs al termine della EVA la Soyuz TMA-12 con tutto l’equipaggio verrebbe rilocata sul portello di Nadir di Zarya in circa 25 min. Un secondo tentativo di aggancio dove ora è posizionato ATV è stato escluso per mancanza del propellente necessario sulla Soyuz.

Interessante video di una simulazione a terra dell’intervento sulla Soyuz:

http://issblog.ru/wp-content/uploads/video/eva20-a.avi (23,7 MB)