Falcon 9 (usato!) - SES-10

Ah ma non era pronto dopo 10 giorni e 400k dollari??
https://twitter.com/elonmusk/status/682717803166695425
Elon Musk‏ @elonmusk 31 Dec 2015

Falcon 9 back in the hangar at Cape Canaveral. No damage found, ready to fire again.

… pensare che abbiamo discusso per centinaia di post su quel tweet e su quanto fossero stati bravi in SpaceX… QUATTRO MESI…
https://www.forumastronautico.it/index.php?topic=24421.msg263857#msg263857
https://www.forumastronautico.it/index.php?topic=24421.msg264230#msg264230

Grazie Albyz

Intelligente osservazione

Intelligente domanda

Lo stadio relativo al tweet del 31/12/2015 (che non è quello che rivolerà in questa missione) fu effettivamente riacceso pochi giorni dopo, il 15/01/2016.

Si appunto, riacceso, non fatto volare…

Che siano quattro mesi o dieci giorni, io penso che sia meglio iniziare a testare il riutilizzo di un 1° stadio e con il tempo cercare di migliorare questo “servizio” fino ad arrivare a dei tempi di utilizzo dello stesso.

E’ inutile criticare aspramente la Space X perchè non mantiene quanto promesso nei suoi progetti iniziali, ma non bisogna dimenticare che anche la NASA, in merito allo Space Shuttle, aveva stimato un riutilizzo più veloce e voli regolari al lunedì.

Si sa che tra il dire e il fare c’è il mare!

Il 27 marzo la finestra di lancio si aprirà alle 16:58 e si chiuderà alle 20:58 ora locale.

Eh appunto, non è che poi sia andata esattamente così…anche sul piano dei costi.
Con tutto che si trattava di un sistema rivoluzionario e dalle straordinarie capacità…

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Uno sguardo ravvicinato al satellite.

Se tutto procederà come da loro sstabilito, ben presto si avrà un sistema di recupero funzionale ed affidabile e alla fine, si riusciranno ada avere dei tempi di riutilizzo più corretti e reali. Intanto, leggendo un po da tutte le parti, semvbra che in molti stiano optando al recupero del primostadio o dei motori del primo stadio. Una buona cosa sia per ammortizzare i costi, sia per avere un impatto ambientale più leggero.

Il recupero dei motori tramite paracadute, se garantisce il 100% dei recuperi, potrebbe essere una cosa più “furba”.

Sono d’accordo.
Persino la cina ormai ci proverà. In un articolo di ieri della cnbc.com (riportato anche dal sito astronautica.us) i ricercatori cinesi affermano che “l’atterraggio verticale è estremamente difficile da realizzare”, e pensano di ripiegare su un riutilizzo dei motori tramite paracaduti e airbag. A parte l’incertezza e la rozzezza di questo sistema, questo fa capire quanto SpaceX sia avanti in questa elegante e spettacolare tecnologia che altri scartano per l’estrema difficoltà di realizzazione. Tecnologia che adesso diamo tutti per scontata, ma se andiamo a rileggere qualche post in questo forum di solo qualche anno fa e vediamo cosa scrivevano i soliti criticoni viene da ridere (o da piangere).
Personalmente per il momento tifo SpaceX principalmente per la spettacolarità dei suoi metodi e anche perché semplicemente penso che in ottica futura non si può pensare di vedere utilizzati sempre gli stessi metodi di 60 anni fa come quello di buttare rozzamente a mare hardware da milioni di dollari con lanci che costano centinai di milioni di dollari. E se la Nasa ha toppato con lo Space Shuttle non significa che falliranno per sempre tutti gli altri.

Che si continui a criticare i risultati preliminari ottenuti da chi sta sperimentando soluzioni nuove a proprie spese (ma forse anche dei clienti), mi pare privo di senso. Se non sperimenti non hai innovazione né progresso, ed il solo fatto di averci provato anche senza esserci riuscito è degno di merito e di rispetto.

Ma quando finirà questa favola dei geni incompresi? Incredibile quanto potere riescano ad avere oggi un utilizzo strategico dei social e quanto rapidamente affermazioni fatte oggi siano domani già dimenticate a favore di altre affermazioni ancora più stucchevoli che dopodomani saranno anch’esse dimenticate…
A leggere certi commenti sembra che l’evoluzione dell’intero settore aerospaziale degli ultimi 50 anni non sia mai avvenuta e solo grazie ad un illuminato twittatore sia magicamente ripresa, io consiglio di studiare a approfondire la storia e la tecnica di questo settore perché di grandi imprese e grandi scoperte (quelle vere, quelle che hanno fatto progredire il settore oggettivamente) sono avvenute in continuazione, anche prima che si inventassero gli hashtag…

Opinioni. Compresa la tua.

Avete i postumi acidi del venerdì 17? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Se non ricordo male, NASA stessa aveva testato il paracadute per il recupero dei motori del primo stadio dell’ARES; e se ancora non ricordo male, allora si diceva che i motori costituiscono l’85% del costo dell’intero primo stadio. Mettici il fatto che se opti per questa soluzione, a differenza di SpaceX non devi avere 3 chiatte supertecnologiche + non devi trasportare il peso di carburante aggiuntivo e di zampe e di grid fins + non hai bisogno di maxigru al porto e di un trasporto speciale per riportare il vettore nella sua fabbrica + non vai a perdere tutto il primo stadio quando il carico é troppo pesante + non devi spendere milioni di dollari per lo sviluppo dell’atterraggio verticale perdendo pure vari vettori e chiatte nel tentativo come ha fatto SpaceX … hai bisogno di un aereo adatto e di un gancio (si forse semplifico troppo :grin:). Insomma, é interessante sapere cosa sceglieranno i competitors, e chi vincerà il confronto su base economica. Il discorso dell’innovazione per un’azienza privata é giusto solo se poi le porta un ritorno economico

Più che altro NASA ha recuperato per 30 anni gli SRB (che alla fine erano parte del primo stadio) degli Space Shuttle… ma faceva meno figo allora…

…e per 30 anni ha recuperato anche l’upper stage a dire il vero

Ribadendo che SpaceX ha fatto e continua a fare cose estremamente interessanti, e che per prima ha realizzato il recupero di un primo stadio dopo una missione orbitale, ricordo che:
a) per 30 anni la NASA ha recuperato SRB e Space Shuttle, buttando a mare solo l’ET,
b) Blue Origin tallona SpaceX da vicino, e sono ragionevolmente convinto riuscira’ a raggiungere gli stessi risultati in tempi relativamente brevi, portando ad un regime di concorrenza utile a tutto il settore.

Albyz potra’ anche essere acido, ma i commenti cheerleader/tifoso che ignorano l’altra meta’ del cielo nun ze reggono piu’ :slight_smile:

D’accordo su tutto.

La vera rivoluzione sarebbe una propulsione con impulsi specifici da motori elettrici e spinte da chimici, il resto è affinare quello che è già stato scoperto.

Se si va in un museo come quello di Monaco si può ben vedere come le vere rivoluzioni in campo tecnologico siano una netta discontinuità con quello fatto precedentemente.