Ferraglia

Vi ringrazio molto, la discussione ha preso la direzione che desiseravo, con i toni che desideravo e mi piace constatare che alcuni la pensano come me.
Quello che mi preoccupa della retorica dello spazioe è soprattutto l’impreparazione del pubblico. La gente crede che il pianeta di tipo terrestre appena individuato a 20 anni luce da noi (e attenzione, credono pure che gli astronomi l’abbiano visto dentro i loro telescopi, chi gli spiega che “vedere” in questo caso significa misurare il Doppler di 2 metri al secondo sul moto della stella?) crede che siamo lì lì per metterci piede, 20 anni luce o Marte non è la stessa cosa? #-o L’ISS e la Luna è uguale.
Temo allora che nell’occasione del 50° dello Sputnik troppi si daranno da fare a enfatizzare.
E’ mio parere e vi invito a farlo, di accendere i retrorazzi e aiutare la gente a rimettere i piedi per Terra.
Sottolineando quali sono le REALI potenzialità dell’esplorazione spaziale effettuata con i mezzi attuali (ferraglia sarà esagerato ma rende l’idea).
Infine una considerazione sugli Astronauti, sono dei seri professionisti e credo che nessuno di loro abbia mai cercato di essere Eroe, bellissimo a tale proposito il film, e meglio il libro, “Uomini Veri” il cui titolo originale The Righty Stuff ha (una volta tanto) guadagnato con la traduzione italiana, infatti di uomini veri si trattava e si tratta; spaventati, dubbiosi, bigotti e donnaioli. E viste le gelosie e i tentati omicidi anche di vere donne!! :smiley: :smiley:
Tutto ciò è molto terra terra e poco spazio spazio.

Questo è compito della divulgazione e di chi divulga, non è arretratezza delle tecnologie e quindi ferraglia.
Se io vado in giro a dire per anni boiate (o a non spiegare niente) e poi la gente crede a quello che vuole credere è colpa di chi non ha divulgato a dovere o di chi non è riuscito a progettare la fantascienza che la gente aveva in testa?

Mi rendo conto di quello che vuoi dire retrorazzo.Tu dici: la gente pensa che la ISS sia distante anni luce,confonde la fantascienza con la realtà etc.E’ giusto dire le cose come stanno ma nn credo che chiamare ferraglia (o farlo intendere) satelliti,sonde,Shuttle,Soyuz,Ariane etc sia molto costruttivo ai fini della divulgazione astronautica,a meno che nn siano ferraglia aerei,macchine,monoposto (la cui tecnologia deve il 90% alle ricerche aerospaziali).Quello che altrimenti viene recepito è più o meno quello che ho sentito dire ai giornalisti TG 1 quando riportavano la notizia che la NASA cercava in rete gli 8086 per il computer di bordo dello Shuttle,scandalizzandosi per il fatto che utilizzasse processori così vecchi.Forse bisogna spiegare che la potenza di calcolo di un 8086 per i computer di bordo è sufficiente,e il problema era che la NASA nn aveva più pezzi e nn poteva chiederli alla Intel perchè nn ne produceva più.Pensate che il computer della Soyuz adotta un processore meno potente ma dato che la soyuz viene ricostruita ogni volta le ditte producono sempre l’Hardware per il computer di bordo.
Non vorrei insomma che nn si capisse cosa si intende per ferraglia,come ho gia detto il settore aerospaziale è un settore ad alta tecnologia che prevede capacità scientifiche e tecnologiche di rilievo.

Quello che voglio dire è questo:vi metto un articolo trovato in un blog che raccoglie notizie strane.Preso da http://www.laurabogliolo.it/strano_news.htm

La Nasa a caccia di ''pezzi di ricambio'' su eBay La Nasa ha bisogno di vecchi componenti elettronici che nessuno produce più. Per far volare lo Shuttle, l'agenzia spaziale americana ha iniziato a scandagliare attentamente il Web, inclusi siti come Yahoo ed eBay, per trovare pezzi di ricambio ormai non più sul mercato. Pezzi che agli occhi di un utente odierno di un personal computer risultano ultraobsoleti. Alcuni dirigenti hanno dichiarato che la Nasa ha recentemente acquistato attrezzature mediche molto datate per poter estrarre da esse alcuni chip Intel 8086, una variante di quei chip con cui l'Ibm creo il primo Pc nel 1981. Quando, proprio in quell'anno, il primo shuttle sfrecciò nello spazio, l'8086 giocò un ruolo critico in quanto controllava le apparecchiature di diagnostica che assicuravano il funzionamento dei razzi gemelli. Ora, a più di venti anni di distanza, le apparecchiature di testing dei razzi usano ancora i chip 8086 ormai divenuti rarissimi. Anche se la Nasa sta progettando la creazione di un nuovo sistema di checking, per ora sta facendo incetta di 8086, ma anche di altre parti obsolete. Segni di un declino del sogno americano di conquistare lo spazio.

Per quanto la notizia riportata sia grosso modo giusta,sono sbagliate le conclusioni,in quanto il declino del sogno spaziale americano di certo nn è collegabile al fatto che lo shuttle incorpori degli 8086 che hanno scopi diversissimi dalle utenze casalinghe, in quanto devono gestire numeri e minime interfacce grafiche.Tra l’altro il problema è prettamente logistico in quanto l’errore è di chi nn ha previsto scorte adeguate o accordi particolari.Anche ammettendo che installino nuovi computer nn metteranno certamente dei Pentium o AMD 2 GHz o dual core o quant’altro.Probabilmente l’Orion avrà computer molto più potenti ma avrà anche interfacce grafiche più pesanti e funzioni nuove che ne giustificheranno la potenza.Per esempio la gente comune nn sa che gli ingegneri nn possono calcolare esattamente cosa avvenga quando un fluido (che sia acqua in condotta.o aria intorno ad un profilo alare) sia in regime turbolento,in quanto le equazioni che ne decrivono il moto (eq. di Navier-Stokes) sono troppo onerose per i computer attuali e nn riescono a dare risultati numerici,quindi per descrivere numericamente il fenomeno e quindi per generare una simulazione, si deve ricorrere a metodi approssimati.
Bisogna stare molto attenti a trattare l’argomento quindi se si parla ad un publico nn informato,è giusto dire le cose come stanno ma bisogna, secondo me, nn passare il messaggio che l’astronautica sia “ferraglia”.

Tanto per completezza riporto una breve decrizione dei computer dello Shuttle trovata ora su Wikipedia che mi sembra ben fatta:

Internamente lo Shuttle è rimasto in gran parte simile al progetto originale, con l'eccezione dei sistemi di avionica che vengono migliorati continuamente. I sistemi originali erano dei computer IBM modello 360 basati su processori Intel 8086, con sottosistemi di controllo video basati su microcontroller RCA 1802, collegati a monitor analogici posti nella cabina di pilotaggio, similmente agli attuali aerei di linea modello DC-10. Oggi la cabina di pilotaggio è basata su 5 computer APA-101S ridondanti basati su processori 80386, ed è dotata di sistemi a tutto display. I cinque calcolatori di bordo usano complessivamente circa 2 Mb di memoria RAM a nuclei magnetici, che diversamente dalla normale RAM integrata a transistor è completamente immune alle radiazioni. I computer impiegano il linguaggio di programmazione HAL/S. Come nella tradizione del Progetto Apollo-Sojuz, anche delle calcolatrici programmabili vengono portate a bordo (originariamente si usava il modello Hewlett-Packard 41C). Oltre alla cabina di pilotaggio a tutto display, svariati miglioramenti sono stati adottati per ragioni di sicurezza a seguito della esplosione del Challenger, fra cui una via di fuga per l'equipaggio da utilizzare in situazioni che richiedano un "ammaraggio"

Il link è questo http://it.wikipedia.org/wiki/Programma_Space_Shuttle ,anzi mi sembra un riassunto molto ben fatto,da leggere!

Vecchio = ben conosciuto e quindi più affidabile.

Paolo Amoroso

Ceeeerto… si vede che questi giornalisti non sanno cosa sia l’affidabilità… e spacciano una necessità per un fatto scandaloso…

mi meraviglio che almeno sappiano cos’è un 8086.
in tanti anni che i tg si sono interessati (si fa per dire) dei lanci dello shuttle non si sono mai preoccupati di informarsi un pò di più almeno sul funzionamento essenziale della navetta?

evidentemente non sono capaci neanche di fare un ragionamento sul tipo:

io ho un’ automobile di 15 anni e mi si guasta che so, il carburatore.
per ripararla ci devo montare il componente previsto dal costruttore per quel tipo di automobile costruita in quel determinato anno oppure ci metto il carburatore che montano le ultime versioni di quel modello?

Forse quando e stato concepito si pensava che non ci sarebbero stati problemi.

Et voila, un estratto dal fondamentale “A new ocean” di William Burrows (libro che chiunque si interessi di storia dell’astronautica dovrebbe leggere, per il modo in cui affronta e demolisce molti miti)

Si ma il mito dello Shuttle non è fondato sulle previsioni e le promesse che si erano fatte prima che entrasse in servizio, ma su quello che REALMENTE ha fatto nella sua decennale carriera e che è INDISCUTIBILMENTE eccezionale e unico!

:kissing_heart: Sicchè non tutto è oro quel che luccica (mi vien da dire che allora è ferraglia ma non lo dico :-#).
Si può quindi parlare di complesse macchine volanti (mitiche? quanto lo sono le Ferrari!) e di Astronauti come preparati professionisti ma non certo di Eroi.
Se poi consideriamo la possibilità che l’esplorazione dei pianeti possa avvenire con robot il cui sviluppo è un dato di fatto e l’intelligenza artificile una prospettiva più vicina dei motori a curvatura, più in là della Luna non ci conviene andare! Ma un andare per starci, come scritto da altri in altri forum.
Mi vien da pensare che se non ci fosse stata la corsa delgi anni 60, oggi sarebbe il momento giusto per intraprendere l’esplorazione lunare, ma siccome questa è stata già fatta ecco che gli Americani sparano Marte, rischiando di nuovo di anticipare i tempi. =;

Ho visto che c’è un utente il cui motto dice: LA speranza del genere umano? Purtroppo è negli Esopianeti!
Ecco, continuiamo così, facciamoci del male!
](*,)

Per chi ha qualche anno, come il sottoscritto, e ha vissuto l’inizio dell’era shuttle, e si ricorda le belle promesse, lo shuttle e’ soprattutto quelle promesse non mantenute.

Conosci vero i piani della NASA? Quindi saprai che prima di Marte ci sono molte altre tappe… tra cui una base lunare permanente… quindi quale è la tua obiezione?
Singolare poi la tua idea, rispetto ad un gran numero di persone qui si sta tornando indietro invece secondo te si stanno anticipando i tempi?
E toglimi una curiosità, cos’è che definiresti alta tecnologia se gli attuali mezzi spaziali per te sono ferraglia?!

Ricordo quelle promesse e quell’entusiasmo. In effetti un libro di quegli anni si intitolava significativamente Shuttle - il futuro dell’uomo.

Paolo Amoroso

Ce le ricordiamo tutti in effetti, e dato che ho rovistato negli archivi per la mia banca dati, ho trovato che dopo il tragico lancio del Challenger erano previsti ben altri 13 lanci nel solo 1986 e 19 nel 1987…
Quasi 2 al mese!
Senza dubbio un programma insostenibile che non avrebbero mai potuto rispettare.

Con queste premesse lo Space Shuttle era un progetto fallimentare fin dal suo nascere…

seguendo questo logica allora dovremmo considerare ferraglia anche:

-le automobili visto che il motore mantiene lo stesso progetto di base di due secoli fa il cui rendimento è del 15% per ogni lt. di benzina, nonostante tutte le migliorie ed innovazioni degli ultimi decenni.

-la televisione perchè non è ancora tridimensionale oppure olografica nè tantomeno interattiva col pubblico.

-la robotica perchè oggi i robot non sono ancora presenti nelle case della gente così come lo sono gli elettrodomestici.

-gli aerei perchè non sono ancora capaci di portarci da roma a new york in 10 minuti.

e così via per tante altre cose…

Quoto henry, da appassionati “un pò” più esperti della maggioranza delle persone, possiamo e dobbiamo separare la fantascienza dalla scienza, non lasciandoci trasportare da quella che, da appassionato anche di fantascienza, posso definire comunque una meravigliosa fantasia…

essere sì anche grandi lettori di fantascienza però restando sempre coi piedi ben piantati per terra nel senso di distinguere sempre tra realtà e fantasia.

non dimentichiamo che tanti scienziati sono stati anche bravi scrittori di fantascienza, citiamo solo Asimov che sicuramente tutti conosceranno, ma di sicuro sapevano dove finiva la scienza e dove cominciava la fantascienza.