FINDER - tecnologia per ricerca e salvataggio che ha salvato vite in Nepal

Tra le macerie di una fabbrica tessile crollata e un altro edificio nel villaggio nepalese di Chautara sono stati tratti in salvo quattro uomini grazie a una tecnologia NASA in grado di localizzare i loro battiti cardiaci.

Un piccolo dispositivo delle dimensioni di una valigia - chiamato FINDER - ha aiutato a scoprire questi superstiti (due sotto ogni edificio distrutto) in una delle aree più duramente colpite dal terremoto che ha devastato il Nepal il 25 aprile. Il dispositivo ha rilevato la presenza degli uomini nonostante fossero sepolti sotto circa 3 metri di mattoni, fango, legno e altri detriti.

FINDER, che sta per Finding INdividuals for Disaster and Emergency Response (trovare individui per risposta a disastri ed emergenza), è una collaborazione tra il JPL di Pasadena e il Dipartimento della Scienza della Sicurezza del Paese e Direttorato di Tecnologia di Washington. L’ultima versione di questo sistema è stata mostrata il 7 maggio alla Virginia Task Force One Training Facility a Lorton, in Virginia.

“La vera prova di ogni tecnologia è quanto bene funziona in uno scenario della vita reale” ha detto il sotto segretario del Dipartimento Reginald Brothers. “Certamente nessuno vuole che accadano disastri, ma strumenti come questo sono progettati per aiutare quando si realizzano i nostri peggiori incubi. Sono fiero che siamo stati capaci di fornire gli strumenti per aiutare a salvare questi quattro uomini.”

Il California Institute of Technology di Pasadena, che gestisce il JPL per NASA, ha autorizzato una versione della tecnologia a R4 Incorporated, (Edgewood, Maryland), la quale ha portato FINDER in Nepal per assistere con sforzi di soccorso nel periodo successivo al terremoto. David Lewis, presidente della compagnia, ha portato due prototipi in Nepal e si è unito a un contingente internazionale di ricerca e personale di salvataggio, che ha aiutato a trovare i quattro uomini a Chautara.

“E’ molto gratificante avere un pezzo di tecnologia sviluppato al JPL sul campo e che aiuta a salvare vite” ha detto James Lux, direttore delle operazioni per il progetto FINDER al JPL.

In disastri naturali come terremoti e valanghe, il tempo è tutto. Più velocemente le vittime possono essere trovate, salvate e portate a sicurezza e cure mediche, più hanno probabilità di sopravvivere. “FINDER è uno strumento che si aggiunge agli altri metodi di ricerca, come i cani, dispositivi di ascolto e telecamere” ha detto Lux. “Fornisce un altro strumento per la ricerca e il salvataggio.”

FINDER invia un segnale a microonde a bassa potenza - circa un millesimo di un output di un cellulare - e cerca cambiamenti nelle riflessioni di quei segnali che derivano da piccoli movimenti causati dal respiro e battito cardiaco delle vittime. Nelle prove, esso ha rilevato battiti cardiaci attraverso 9 metri di macerie o 6 metri di calcestruzzo solido.

Un soccorritore con FINDER, usando un robusto laptop col software FINDER in esecuzione, può specificare una distanza minima e massima per il rilevamento di battiti cardiaci nelle vicinanze. Il programma identifica se il segnale è più forte da destra o da sinistra per potersi avvicinare ulteriormente alle vittime. Il dispositivo pesa meno di 9 kg, quindi può essere facilmente trasportato in auto o in aereo.

FINDER rileva i piccoli movimenti usando algoritmi simili a quelli che il JPL utilizza per misurare le orbite dei satelliti di Giove o Saturno, o i cambiamenti della superficie terrestre dai satelliti in orbita. Esso mostra poi il cuore rilevato e il rateo di respirazione, insieme con un punteggio di affidabilità. Il software è in grado di distinguere tra i battiti cardiaci di una persona o quelli di animali o dispositivi meccanici.

Il team del JPL ha costruito quattro nuovi prototipi nell’ultimo anno, tutti testati dalle squadre in California, Florida, Georgia, Indiana, New Jersey, Oklahoma e Virginia. Gli ingegneri del JPL hanno partecipato a esercizi in più giorni, collegati con squadre di ricerca e salvataggio usando FINDER in scenari di disastri simulati.

Oltre a scenari di disastri naturali, il dispositivo potrebbe essere utilizzato per trovare persone perse in una foresta o intrappolate in una casa in fiamme. “Abbiamo perso il conto delle persone che hanno chiesto il dispositivo per differenti applicazioni” ha detto Lux. “Una delle più inusuali è stata se FINDER possa rilevare rinoceronti nascosti nei cespugli allo scopo di proteggerli. Non l’abbiamo provato per quello, ma in linea di principio dovrebbe funzionare”.

Ci sono anche tanti potenziali usi in medicina: un dispositivo basato sul software di FINDER potrebbe monitorare i segni vitali di qualcuno intrappolato in un’auto o messo in quarantena per una malattia estremamente contagiosa come l’ebola: in queste situazioni, si potrebbe misurare il battito cardiaco del paziente senza doverlo toccare fisicamente.

La prossima generazione di questa tecnologia potrebbe combinare FINDER con la robotica e anche piccoli velivoli autonomi per esaminare una zona più vasta.

“La tecnologia NASA gioca molti ruoli: guida l’esplorazione, protegge le vite dei nostri astronauti e migliora - oltre a salvare - le vite delle persone sulla Terra” ha detto David Miller, capo tecnologo al quatier generale di NASA a Washington. “FINDER è un esempio di come la tecnologia progettata per l’esplorazione spaziale abbia profondi impatti sulla vita sulla Terra”.

Nelle immagini:

  1. il dispositivo FINDER
  2. un soccorritore tiene in mano il laptop di FINDER durante un test
  3. i soccorritori durante un test

Fonte: NASA.


Grazie per la completa descrizione, non conoscevo tale dispositivo.

Aggiungo un link jpl.nasa.gov/video/details.php?id=1252 di un video in cui si sottolinea come ci sia stata una sinergia di conoscenze proveniente anche dal settore spaziale per arrivare alla creazione di FINDER.

Bella tecnologia nonostante la tristezza per la situazione in cui è stato testato

Wow, impressionante :star_struck:

Rileva un movimento di pochi cm attaverso metri di materiale solido? Veramente notevole. Certo, usarlo per cercare i rinoceronti tra i cespugli…non so, ma li avete msi visti da vicino? Sono enormi! :stuck_out_tongue_winking_eye: se sta respirando a 5 metri da te lo senti a orecchio :stuck_out_tongue_winking_eye:

Infatti, ma loro vogliono sentirli un po’ prima di 5 metri!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: