Ciao a tutti,
non sapendo dove altro postare posto qui, nella speranza che qualcuno mi aiuti o si appassioni alla cosa.
Dunque la questione sta in questi termini:
Sarebbe possibile, secondo voi, utilizzando ripetuti passaggi parabolici su pianeti esterni accelerare una sonda automatica a velocità frazioni significative della velocità della luce?
Se ben mi ricordo i miei studi (sigh la memoria…) il guadagno di velocità dipende dalla geometria dell’incontro…(con somme vettoriali tra velocità della sonda e velocità del pianeta)
Ora immaginando di lanciare dalla Terra una sonda su un’orbita che va verso Giove, viene da questo accelerato su un’altra orbita eliocentrica, ovviamente più larga, ripassa da Giove e cosi via, guadagnando cosi sempre più velocità nel sistema di riferimento centrato sul Sole…
Ovviamente potrebbe richiedere decine di anni, chiaramente ma si potrebbe poi indirizzare la sonda verso un sistema stellare vicino (che raggiungerebbe comunque in centinaia di anni, forse anche migliaia, 
troppo tardi per ricontrollare i conti)…
Si possono fare passaggi iperbolici sul Sole, visto che comunque il suo centro di massa non corrisponde esattamente al centro di massa del sistema solare?
Dai aiutatemi a dipanare la matassa…
(PS: si in effetti ho mangiato peperonata per cena e forse questo è un effetto secondario… 
)
Vado a memoria anche io.
Per me non credo sia tanto possibile. Realizzando diverse fionde gravitazionali si raggiungerebbe prima la velocità di fuga dal sistema solare che una velocità significativa rispetto a quella della luce. Forse, una volta raggiunta la massima velocità raggiungibile con questo sistema, si potrebbe utilizzare una quantità grandissima di propellente per accelerarlo ulteriormente. La sonda dovrebbe quindi essere bella grossa già alla partenza.
In effetti mi ricorda il bel manga “2001 Nights” (chi non lo conosca faccia un pò di ricerche sul forum e su emul… ehm in fumetteria :-D)
In effetti era chiaro appena arrivo a 42km/s raggiungo la velocità di fuga dal sistema solare e mi immetto su una iperbole di fuga, poi posso fare altri passaggi iperbolici incontrando fortunatamente altri pianeti ma di certo non posso più tornare indietro nel sistema e ciclare…
Quindi la velocità raggiunta non sarebbe clamorosa peccato…
Chiaro che, ma qui è fantascienza, facendo passaggi orbitali su stelle vicine potrei acquisire la velocità di fuga dalla galassia…si tratta solo di essere pazienti in fondo…
Si però facendo passaggi da una stella all’altra ti ci vogliono migliaia di anni da una all’altra e in fondo quando sei arrivato ad una stella vicina… beh è proprio quello che volevi 