Ok la funzione di “distanziale” per lo shuttle , ma perché storto?
Secondo questa risposta, abbastanza sensata, l’inclinazione di uno dei lati serve a dare la possibilità di accomodare portelli che si aprono verso l’interno, senza che si trovino ad intralciare il passaggio degli astronauti tanto quanto lo farebbero se, essendo perfettamente dritti, consentissero un’apertura a 90 gradi.
Ha un senso… grazie
Sembra che Scott Manley non sia convinto di questa spiegazione (ma non ho ben capito perché). Ha una sua teoria, ma dopo anni di ricerche non ha ancora trovato conferme ufficiali.
Metto qui il suo thread.
Il problema della clearance della stiva di carico mi sembrava il più logico. Per quanto può valere il libro della NASA “Wings in Orbit” lo conferma:
Ri-edit : il libro è disponibile qui:
https://www.nasa.gov/centers/johnson/wingsinorbit/index.html
allora mi ricordavo bene: avevo letto questa cosa anni fa e parlava appunto di accoppiamento e libertà di manovra dei carichi
La clearance della stiva di carico è chiaramente la risposta più logica.
Inoltre si aveva un effetto secondario utile : l’aumento della visuale sul modulo (Nodo) dalle due finestre poste sul ‘tetto’ dello shuttle per le operazioni di docking.
Così come qui sul forum, anche in risposta ai Tweet di Manley si è scatenata la ridda delle ipotesi.
La risposta di Manley è da manuale.
Che non vuole ammazzare la discussione, ma solo sottolineare che ad un certo punto per decidere quale sia la vera risposta ad un dubbio di questo tipo, serve documentazione scritta da fonte affidabile, che spieghi la logica dei progettisti.
Qualche buonanima che parla decentemente inglese potrebbe scrivere all’ufficio pubbliche relazioni della NASA e chiedere?
Magari rispondono…
Non credo che stiano a spiegare per mail per filo e per segno i ragionamenti fatti all’epoca, con tanto di documentazione e disegni. Se rispondono mi aspetterei una risposta standard di quelle che abbiamo già letto qui sopra.
Qui, come dice Scott, servirebbero i documenti interni con cui si discutevano le specifiche, o trovarne i progettisti.
Probabilmente la risposta è già presente in qualche documento tecnico dell’immenso archivio NASA Technical Report Server:
Io ho spulciato qualcosina ma senza successo.
È la stessa frustrazione di Scott Manley. Anche io, quando ho cercato fonti per la mia risposta di una ventina di giorni fa, ho scatabellato con il motore di ricerca del NTRS trovando praticamente nulla.
Scott è ben conosciuto nell’ambiente ed è probabile che sia in contatto o sarà contattato da qualcuno addentro al progetto, cosa che sono certo verrà a riportare o su Twitter o in qualche video chiarificatore.
Possiamo riprometterci di tornare a discuterne se entro un mesetto non ci saranno sviluppi, e magari cercare e scrivere noi stessi al contatto più corretto per avere una risposta. Mi creo un segnalibro con scadenza 30 giorni
Appunto qui alcuni documenti interessanti (che no, al momento non contengono la risposta che Scott cerca ma sono ricchi di dettagli sui PMA)
Oltre quella perfettamente sensata che “sostiene” scott, potrebbe essere legata ad una modifica della leva tra navetta e stazione nel momento del reboost, in qualche modo più favorevole.
Questa modalità di reboost con un beccheggio particolare sarà stata studiata per minimizzare gli effetti rotazionali del reboost.
Non ne sono certo, perché di fatto il PMA orientato così allontana il baricentro dello shuttle da quello della stazione, quindi aumentando i momenti anziché riducendoli
Questo è vero. A meno che in questo modo non si vada a allineare la direzione di spinta dell’rcs in modo favorevole
Quindi, per quanto Scott Manley non abbia ancora una risposta supportata da fonti scritte, nel video elimina le ipotesi meno plausibili, e sceglie quella che ritiene la più probabile.
Secondo Scott l’angolo dei PMA è giustificato dalla necessità di lasciare il massimo aggio al movimento del braccio robotico e all’estrazione dei carichi di grandi dimensioni nella cargo bay dello Shuttle.
Forse lo dicono qui a pagina 81
:
“Pressurized Mating Adapters
The Pressurized Mating Adapter was a transition structure originally designed to provide the interface between the Space Shuttle Orbiter and the Space Station Freedom. Its unique shape was developed to preclude contact between the Node or Lab endcone and the Orbiter Forward Fuselage during docking with the Shuttle External Airlock. It was constructed from four Aluminum 2219 forgings,” […]
Che con translate.google diventa:
Adattatori di accoppiamento pressurizzati
L’adattatore di accoppiamento pressurizzato era una struttura di transizione progettata originariamente per fornire l’interfaccia tra lo Space Shuttle Orbiter e la Space Station Freedom. La sua forma unica è stata sviluppata per precludere il contatto tra l’endcone Node o Lab e la fusoliera in avanti dell’Orbiter durante l’attracco con lo Shuttle Airlock esterno. Fu costruito da quattro pezzi fucinati in alluminio 2219, […]
Mi sa che la hai beccata! Forwarda a DJsm