Forse identificato il problema delle Soyuz

Gli esperti russi ritengono di aver identificato la “causa piu’ probabile” dei problemi di separazione che hanno afflitto le ultime due capsule Soyuz rientrate dall’ISS, costringendole ad inopinati rientri balistici.

E’ stato comunicato alla Nasa che il plasma che permane intorno alla stazione spaziale pare avere effetti deterioranti sul cavo di innesco di uno dei bulloni esplosivi che distaccano il reparto equipaggio dal modulo di servizio della Soyuz al rientro nell’atmosfera, impedendo di fatto la sua esplosione.

E’ stato possibile ricreare in laboratorio il fenomeno, con indicazioni che lo pongono decisamente in cima alla lista delle possibili cause, sebbene altre 25 cause potenziali siano state prese in esame dagli ingegneri russi.

La soluzione del problema e’ un nuovo tipo di bullone esplosivo ed un nuovo profilo di volo per le Soyuz, per limitare il fenomeno. Le modifiche saranno operative gia’ dal prossimo lancio di ottobre.
Per quanto riguarda la capsula attualmente attraccata all’ISS, essa dovrebbe essere affidabile, in quanto il bullone incriminato e’ gia’ stato rimosso durante una passeggiata spaziale, ed ora ne rimangono 11 per effettuare la corretta separazione dei moduli.

Frattanto, l’Amministratore della Nasa Michael Griffin si sta adoperando per ottenere dal governo USA una proroga della deroga che consente alla Nasa di acquistare servizi (ovvero posti sulla Soyuz) dalla Russia.
La deroga, che scadrebbe il 31 dicembre 2011, si riferisce ad una legge USA che vieta di intrattenere rapporti commerciali con stati che, a loro volta, sostengano in qualche modo l’Iran, la Corea del Nord o la Siria. Inutile dire che la Russia rientra nel campo di applicazione della legge.

Qualora la deroga non dovesse essere rinnovata, la Nasa sarebbe nell’impossibilita’ di portare sull’ISS sia i propri astronauti che quelli dell’ESA, JAXA e canadesi, in quanto gli accordi prevedono che il trasporto di questi ultimi sia a carico della Nasa.

Il tempo utile per ottenere la dispensa da parte del Congresso e’ entro quest’autunno, in modo da consentire alla Nasa di “prenotare” i voli successivi al 2011 senza soluzione di continuita’.

Griffin ha rimarcato che le recenti tensioni fra occidente e Russia (incentrate sui fatti della Georgia) non gli sono d’aiuto, ma ha anche affermato che senza la proroga gli USA perderebbero una possibilita’ di cooperazione con la Russia che sta funzionando egregiamente.

Perchè un nuovo profilo di volo se il problema è generato dal plasma intorno alla ISS? :thinking:

Almeno mi sembra di capire che sia la permanenza a deteriorare il cavo/bullone…
A meno che il nuovo profilo non riguardi una permanenza minore…ma non credo, viste le necessità

Forse per un aiuto aerodinamico alla separazione dei moduli.

Paolo Amoroso

Ma eventualmente ESA, Giappone e Canada non si possono accordare per i fatti loro con i russi per l’invio dei loro astronauti? perchè dobbiamo passare attraverso la NASA? almeno, nella malaugurata possibilità che non si pervenga ad un accordo con i russi, almeno noi ci salviamo.

Infatti è così, a rischio sono gli accordi con la NASA di queste agenzie non quelli con la Russia per l’invio di astronauti.

Per quanto riguarda l’ASI se non ricordo male dovrebbero esserci degli slot che abbiamo pagato alla NASA con la costruzione di moduli vari, quindi, come detto, sono questi gli accordi a rischio!!

ah ok ora mi più chiara la cosa…al più se gli slot che abbiamo con la NASA saltano li possiamo tenere per Orion!!

Il meccanismo di separazione è cambiato rispetto alle precedenti versioni di Soyuz, quelle che non hanno avuto problemi?

No, non è cambiato, ma da quello che scrive Paolo

Sembra abbiano individuato il problema in uno dei bulloni e relativo cavo di controllo, quindi la soluzione è modificarlo con anche il profilo di volo.

Il problema non dovrebbe verificarsi su quella in orbita poichè il bullone è stato prelevato e quindi non può fallire il suo innesco :grin: così la separazione dovrebbe avvenire nominalmente come il rientro in generale

Almeno così ho capito io…

Oh bene, finalmente si è scoperta la causa, almeno cosi pare… Del resto era un po’ strano che il problema fosse della meccanica del bullone… mentre un problema data dalla interazione elettromagnetica plasma/cavo, sebbene schermato, appare sensata… E noi che dubitavamo degli esperti russi :stuck_out_tongue_winking_eye:

Mi pare di ricordare che i bulloni fossero gli stessi ma i cablaggi e i sistemi di controllo fossero nuovi nelle ultime due missioni.

Ma non e’ un po’ buffo che solo UN bullone venga intaccato dal plasma?
Sara’ anche il piu’ esposto, pero’…:thinking: