Foto ravvicinate di un modulo LK

Eccovi alcuni scatti segnalati sulla mailing list FPSPACE

http://s44.radikal.ru/i105/1005/b0/3c6bf9e87bda.jpg
http://s04.radikal.ru/i177/1005/b3/883bd3ded0e6.jpg
http://s56.radikal.ru/i154/1005/6d/ca63c8203119.jpg

Queste foto mi danno lo spunto per una domanda. Se i sovietici avessero preceduto gli americani portando un loro cosmonauta sulla Luna per primi sarebbero poi seguite anche altre missioni oppure si sarebbero “accontentati” di aver battuto sul tempo la NASA?

Hoi, il primo indirizzo è bloccato per sito pedopornografico…
il secondo è interessante, ma non riesco a capire la struttura…

Questa immagine può aiutare?
http://3.bp.blogspot.com/_iOUWsYnNbmo/S0y8sjuadHI/AAAAAAAAHe8/RI81hfR5HbE/s640/94_3b.jpg
Il secondo link mostra un dettaglio del lato destro dell’immagine ché ho segnalato.
Il terzo link, invece l’interno dell’abitacolo. La zona convessa visibile nel link di Marco corrisponde alla concava vista dall’esterno. Mi sembra comunque molto spoglio l’interno di questo modulo, in questa immagine infatti si vede anche la strumentazione:
http://www.espacial.org/images/jpg/lkcabina.jpg

se non ricordo male, i russi volevano prima raggiungere la luna e poi con un ulteriore nuovo mezzo stabilire una permanenza.
in pratica si, lk serviva solo per arrivare primi.

Quindi se ho capito bene era prevista un’unica missione con l’utilizzo della LK a cui avrebbero fatto seguito (immagino a distanza di qualche anno) missioni di preparazione di una base permanente. Giusto?

Giusto! Il che era una roba particolarmente interessante, perchè ora noi vediamo che la NASA vuole piantare sulla Luna una base nel 2020, figuriamoci a quell’epoca lì! E poi a me viene da drizzare le orecchie quando si parla di base di superficie permanente! Non so chi è stato a dire che l’uomo sarebbe sbarcato su Marte nel 1987 e sulle lune di Giove nel 2020, comunque l’ho sentito dire… ma a cosa è dovuto 'sto orribile ritardo? O semplicemente era quello che ha detto questo a essere troppo ottimista? E poi ancora, lasciando un attimo da parte il fatto che sto andando un pò OT, ricordate la serie Spazio 1999? In base a cosa gli autori negli anni '70 (quando fu girata la serie) hanno fatto i loro calcoli? O più semplicemente gli autori volevano creare qualcosa che fosse fantascienza?

Sull’onda dell’ottimismo, per il 200 lo spazio doveva essere pieno di astronavi e basi spaziali.
Poi si è aperto il portafogli ed è venuto da piangere.
Tra una guerra e l’altra si ritagliano fondi per lo spazio. Poi, a pensarci bene, ma a parte noi non è che all’opinione pubblica interessi troppo una colonia lunare. E fino a quando le folle non scenderanno in piazza reclamando colonie lunari, i gestori della cosa pubblica=politici non se ne preoccupano se non in minima parte, molto minima…

Io penso che sulla Luna ci torneremo, ed anche con basi permanenti. Certo prima si dovranno ridurre i costi di accesso allo spazio e all’orbita lunare, ma la natura umana di esplorare prenderà il sopravvento. Se non oggi fra 100 o 200 anni, ma sarà inevitabile.

Già, infatti. Tutte queste previsioni (e prendo in considerazione sia i progetti seri, di Nasa, URSS e altri, sia quelle fantascientifiche di Spazio 1999 o 2001 Odissea nello Spazio) si basano sull’estrapolazione dell’esperienza corrente negli anni '60. I soldi che si spendevano erano tanti e, almeno all’inizio, continuavano a crescere. Se fosse continuato così magari davvero eravamo su Marte nel 1987, avevamo vaste basi lunari nel 1999 e preparavamo la spezione verso Giove nel 2001… Ma, dopo il 1969 sappiamo come è andata.

Aver raggiunto un obbiettivo non significa affatto che non ci si deve più andare. I politici avranno pensato “bene, volevate andare sulla Luna? Ebbene ci siete andati, adesso i soldi li prendiamo noi, perchè ne abbiamo bisogno” e questo è sbagliatissimo. La corsa allo spazio non si doveva fermare appena si è scesi sulla Luna. No, appena dopo il successo di Armstrong nel 1969, si doveva pensare a costruire una base sulla supeficie lunare, sfruttarla fino ad ampliare le conoscenze in modo da preparare una missione su Marte e fare da punto di rifornimento per le astronavi. Una volta arrivati su Marte, qualche annetto là per accrescere ancora le conoscenze per poi andare sulle lune di Giove.
Ragionando così per il 2030 saremo già ad ammirare i panorami ghiacciati di Miranda o Tritone, ma sappiamo com’è andata. Ma non è ancora troppo tardi, se riusciamo tutti insieme a risvegliare i politici che ora stanno un pò dormendo spazialmente parlando ce la si può ancora fare!

Concordo pienamente, non avrei trovato un’espressione migliore :stuck_out_tongue_winking_eye:

quello che è mancato è l’obbiettivo economico: il ritorno economico non è forte ed evidente, e giustificare la spesa al contribuente risulta difficile.
magari se si fosse fatta la giusta propaganda… ma lo spazio a tutt’oggi resta qualcosa di astratto per la mente pubblica.

guardiamo ad esempio il giappone, che notoriamente e più propenso allo sviluppo della tecnologia “fantascientifica”.

pare assurdo, ma questa mentalità apertà gli viene da decennni di manga e robot!!!

Non avere fretta. La base lunare permanente si farà, ma molto più tardi di quanto si crede (e si spera). La conquista del polo sud terrestre è avvenuta nel 1911, ma la base permanente è stata costruita ben 47 anni dopo. Se riproporzioniamo la difficoltà tecnica e l’impegno economico che separano il raggiungere il polo sud dal raggiungere la Luna non è affatto strano che dopo 41 anni dal primo sbarco lunare non ci sia ancora una base permanente. Casomai sarebbe stato strano (e straordinario) se si fosse già fatta.

La mia non è fretta, la mia è voglia di esplorare nuovi mondi. Certo che se tutti avessimo questa voglia, e dato che sono 50 anni che la NASA esplora, a quest’ora saremmo già su Alpha Centauri! :star_struck:

x phoenix 1994: concordo.
x unknow: disaccordo. Le missioni Apollo hanno dato un bel pò di ritorno economico al governo USA, che investiva il 4% del PIL, ma se conti che il ritorno è stato assorbito dal 42% del PIL che andava in funo in Vietnam, chi se ne poteva accorgere? Nessuno, se poi i mass media non lo dicono.
Sarà comunque un caso che tutte le nazioni che mirano ad un futuro tecnologico (e militare) puntano allo spazio?
Io mi ripeto, come dice anche phoenix 1994: bisogna svegliare i politici, ma per svegliare loro occorre svegliare la gente, dal momento che i politici cavalcano l’onda.
Adesso però siamo o.t.

no, mi sono spiegato male forse…

intendo che per l’opinione pubblica il ritorno viene percepito come misero se non addirittura uno spreco!

al contrario in un paese propenso all’impegno tecnologico come il giappone, è probabile che la sensazione sii tutt’altra anche in merito ad una cultura più vicina al “futuro spaziale”, vicinanza che viene senza dubbio inculcata dai manga e cartoon!