Fusione Fredda

Ragazzi forse questa volta ci siamo!

Date un occhiata al seguente link http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/nucleare-fusione-fredda.shtml?uuid=d215abee-2803-11dd-9bec-00000e25108c&DocRulesView=Libero

se le cose stanno così la fusione fredda è una realtà che potrà presto concorrere a risolvere in modo pulito i problemi energetici del mondo!

Che ne dite?

Troppo bello per essere vero. :thinking:

La prova del fuoco sarà la ripetizione del fenomeno in sedi “terze”.
Staremo a vedere. Come al solito :stuck_out_tongue_winking_eye: sono scettico di fronte ai soli annunci, ma non vedo l’ora di rimangiarmi tutto :smiley:

Letto, approvato e sottoscritto! :wink:

Quoto :stuck_out_tongue_winking_eye:

di fronte a queste notizie è bene muoversi sempre coi piedi di piombo, anzi di uranio. in teoria, cioè risolvendo su carta le relative equazioni la fusione fredda sembra funzionare, ma solo sulla carta perchè i problemi cominciano a sorgere quando si tenta di passare alla pratica e là nascono le delusioni perchè evidentemente anche se i calcoli sembrano dar ragione invece la pratica dovrebbe far riflettere che forse non si è capito proprio niente sulla fusione fredda e forse si deve di nuovo tornare a teorizzare ma cercando altre eventualità che forse prima sono state consapevolmente o meno trascurate.

comunque per chi volesse approfondire l’ argomento ho trovato questo forum:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1744297&page=23

ove se ne sta discutendo da qualche giorno.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_fredda

"I dubbi sulla realtà fisica del fenomeno.

Una consistente parte della comunità scientifica internazionale ha accolto con scetticismo e sfiducia i risultati sperimentali, risultati che spesso hanno suscitato grosse polemiche. Uno degli argomenti più citati dai detrattori sulla realtà delle caratteristiche nucleari del fenomeno della fusione fredda, è quello secondo cui in essa si producono un numero di particelle nucleari troppo basso per poter giustificare il calore prodotto. Inoltre esistono ancora moltissime controversie (principalmente di tipo teorico) sulla natura e sui meccanismi della fusione fredda."

per fare un esempio terraterra dovrebbe essere un pò come se una normale automobile la si rifornisse con acqua invece che con la benzina.

ovviamente nei cilindri del motore non si farebbe pervenire l’ acqua dal serbatoio così com’ è bensì l’ idrogeno in essa contenuta (ed i motori a scoppio funzionanti ad idrogeno sono una realtà) dopo essere stato scomposto dall’ ossigeno tramite un microapparecchio per elettrolisi installato nel vano motore del veicolo (una specie di impianto ad “acqua” invece che a Gpl). Nella teoria e probabilmente anche nella pratica ciò dovrebbe funzionare dopo opportune modifiche al motore che consisterebbero nell’ usare cilindri e camere forgiate in metalli resistenti alla combustione dell’ idrogeno, adeguate regolazioni di carburazione e delle centraline elettroniche e così via.

Però la domanda da porsi sarebbe s’ è l’ energia elettrica utilizzata, prelevata ad esempio da una batteria supplementare, per far funzionare il micro apparecchio di elettrolisi dell’ auto sarebbe maggiore di tutta quella occorrente per far marciare l’ auto.

Insomma sarebbe economicamente, in termini fisico/chimici (ed anche pecuniari) vantaggiosa un’ auto con impianto ad “acqua”?

Quoto anch’io! Ci vuole una conferma da parte di terzi!
Speriamo che ci sia presto e si riescano poi a superare i problemi che ancora esistono per una utilizzazione pratica del fenomeno!

Come di prassi è bene essere cauti anche se pare strano che nessun “media” italiano abbia sbandierato la notizia (e questo potrebbe essere un asso a favore della sua “sincerità”… :grin:).
Ho trovato un riferimento anche qui: http://physicsworld.com/blog/2008/05/coldfusion_demonstration_a_suc_1.html

da un sito sconosciuto ho appena trovato questo:

http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.6934

"FUSIONE FREDDA, RICERCHE RIGUARDARONO ANCHE IL GRAN SASSO
FUSIONE FREDDA, RICERCHE RIGUARDARONO ANCHE IL GRAN SASSO
di GIANFRANCO COLACITO
admin lunedì 26 maggio 2008

L’Aquila, 23 mag. - Che sogno poter ricavare energia pulita, poco costosa, eterna e quindi da elargire a tutti nel mondo senza bruciare nulla, proprio mentre l’Italia si vede costretta a decisioni urgenti sulle centrali nucleari.
Ma a fissione, dunque non pulite nè economiche. Solo una necessità ineludibile, visto anche che è inutile rifiutarle, mentre ne siamo circondati da ogni lato attorno alle Alpi. E usate per produrre quell’energia elettrica che comperiamo a caro prezzo…
Un sogno, ma non tanto, almeno secondo alcuni ricercatori. In Giappone stanno investendo risorse e spremendo cervelli in nuovi esperimenti sulla fusione fredda: in pratica, energia come per miracolo tratta da alcuni elementi chimici e da alcuni composti. Per fusione e non per fissione degli atomi, quindi senza ricadute nucleari.
Perchè parliamo di nuovi esperimenti?

I laboratori del Gran Sasso
A parte che su certi vecchi libri di chimica degli anni '70 già si accenna ad ipotesi del genere, torniamo indietro di alcuni anni, una decina o una dozzina. Allora due scienziati, un inglese e un americano, sostennero di aver ottenuto la fusione fredda dal Palladio (elemento metallico, numero atomico 46, appartenente alla famiglia del Platino, simbolo PD). Esperimenti si svolsero (e forse non sono del tutto dimenticati neppure oggi) nel Laboratorio del Gran Sasso, dove si tennero anche conferenze stampa. L’idea non piacque al mondo scientifico, che quasi al completo la bocciò, forse non del tutto estraneo alle reazioni di enormi potentati economici che vedevano con sospetto crollare programmi e investimenti giganteschi.
La scienza non sempre è pura e guarda solo alla conoscenza…
I due scienziati, oggi dimenticati, sostenevano che la fusione nucleare - fonte di inesauribile energia, quella delle stelle e del nostro Sole - si può ottenere anche usando il Palladio, mediante enormi pressioni favorite dalla sua struttura naturale. Agendo in questo modo, con esperimenti semplici e pochissimo costosi, dicevano di aver ottenuto energia. Nessuno volle insistere e magari approfondire. Facile che allora non convenisse a nessuno, se non al sapere scientifico, arrivare a qualche risultato.
Oggi sui giornali di mezzo mondo c’è la notizia che in Giappone (Università di Osaka) scienziati guidati da Yoshiki Arata hanno usato Deuterio gassoso (isotopo dell’Idrogeno) in un materiale a struttura nanometrica composto da Palladio e ossido di Zirconio, esercitando pressioni di 50 atmosfere. Risultato, energia. Sono in corso esami per accertare se sono presenti anche particelle di Elio-4, che compare in caso di fusione di nuclei atomici: esattamente come in natura. Se l’Elio-4 c’è, la fusione fredda è possibile. Come in pochi pensavano già molti anni fa, senza incontrare apprezzamento alcuno.
L’esperimento risulterebbe riuscito se, aumentando le quantità di materiali in gioco, si ottenesse più Elio-4.
Cosa significa? Una svolta per l’umanità, energia in quantità illimitate, per tutti, ovunque, a costi accettabili e senza inquinamento.
Risulta che nelle ricerche sono impegnati anche scienziati italiani dell’INFN di Frascati: quello, appunto, del Laboratorio del Gran Sasso. Che stia per spuntare il Sole? "

da

http://www.ecplanet.com/canale/scienza-1/ricerche-21/0/0/210/it/ecplanet.rxdf

qui:

http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2001/Ucau010503d003

i pareri illustrati col massimo rigore scientifico possibile da due fisici italiani, Giacomo Torzo del Dipartimento di Fisica dell’ Università di Padova e Emilio Del Giudice dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (preciso però che ciò fu scritto nel 2001).

Nel frattempo nel campo dell’energia alternativa parrebbe esserci un altra buona notizia:

Un team di ricercatori dell’Universita’ di Tecnologia di Delft (Olanda) e della Foundation for Fundamental Research on Matter ha provato a costruire dei pannelli solari utilizzando nanocristalli come semiconduttori. Il risultato e’ e’ chiamato “effetto valanga”, ed era stato gia’ ipotizzato nel 2004 da ricercatori del Nuovo Messico. Le celle fotovoltaiche con nanocristalli colpite da un singolo fotone hanno prodotto l’emissione non di un solo elettrone come normalmente avviene, ma di due o tre elettroni contemporaneamente. La produzione del singolo pannello e’ dunque triplicata, con una sensibile riduzione dei costi, rispetto ai pannelli “tradizionali”.
Lo studio verra’ pubblicato sulla rivista Nano Letter e subito dopo inizieranno le prime sperimentazioni.
(Fonte: Repubblica)

ritornando alla fusione fredda il fatto è che se davvero vale la pena proseguirne ricerca e sperimentazione il tutto può essere screditato e ridicolizzato in un colpo solo da notizie simili:

http://www.ecplanet.com/canale/tecnologia-2/invenzioni-55/0/0/8730/it/ecplanet.rxdf

/Arma a Fusione Fredda

a cura di Tom Bosco / Nexusitalia/

"WASHINGTON (CNN) – Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la creazione di un’arma ibrida che potrebbe annullare la differenziazione tra armi convenzionali e nucleari. Un tipo di arma che, temono gli esperti, potrebbe riaprire la corsa agli armamenti.

L’arma agisce rilasciando energia dal nucleo di alcuni elementi senza ricorrere a fusione o fissione. L’energia prodotta, emessa come radiazioni gamma, risulta migliaia di volte maggiore rispetto a quella degli esplosivi convenzionali. Questo nuovo tipo di esplosivo è stato già incluso nella Lista Critica delle Tecnologie Militari del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che, tramite un portavoce, ha commentato: “Un’energia del genere è in grado di rivoluzionare ogni aspetto del modo di fare la guerra tradizionale.”

Gli scienziati hanno utilizzato l’afnio (Hf), bombardandolo con raggi X a bassa energia, per scatenare il processo esplosivo. Nel corso dell’esperimento condotto per la prima volta dal professor Carl Collins dell’Università del Texas di Dallas, l’energia prodotta è risultata essere sessanta volte maggiore rispetto a quella immessa nel nucleo, ma i ricercatori hanno dichiarato che è possibile raggiungere livelli ancora maggiori. Prima di poter scatenare il processo, comunque, il nucleo dell’afnio deve essere “caricato” con fotoni ad alta energia, il che necessita un laborioso procedimento. Una volta “arricchito” l’afnio è in grado di sviluppare una potenza esplosiva devastante; un solo grammo di afnio, infatti, equivale a cinquanta chilogrammi di esplosivo tradizionale. Gli esperti statunitensi hanno già messo in guardia dalla possibilità di realizzare dei missili in miniatura con testate ben più potenti di quelle delle armi convenzionali, dando un potere di fuoco impressionante all’esercito in grado di sfruttarne la tecnologia.

Il Dipartimento della Difesa americano, ha comunque fatto notare che applicazioni pratiche di questo nuovo tipo di arma sono di là da venire, e potrebbero volerci decenni prima di vedere sviluppata un’arma che sfrutti l’afnio, ma ha anche tenuto a precisare che “a suo tempo passarono solo sei anni dalla prima pubblicazione scientifica che riguardava il fenomeno della fissione e l’uso di un’arma nucleare nel 1945.” - Se non sapessi quello che so mi verrebbe da dire: “Bush e Co. quei bombaroli guerrafondai ora vogliono imitare pure Jeeg Robot!” e, impotente mi fermerei qui. In fondo, una notizia come molte altre. Ma, per fortuna, appena ho iniziato a leggere l’articolo mi è suonato un campanello d’allarme, seguito e supportato, ad ogni riga, da altri sempre più insistenti.

Due parole suonavano in quei campanelli: Fusione Fredda!"

Purtroppo ogni fonte di energia e quini anche quella derivante dalla fusione fredda può essere usata per costruire delle armi! E’ come i coltelli che possono essere usati per tagliare una bistecca o per uccidere qualcuno!

E’ uno dei lati negativi e tristi della natura umana! :cry: