Galileo prende il volo: dieci satelliti ora in orbita

YAY :slight_smile:

Aggiungendo qualcosa alla chiusura dell’articolo, direi che il ruolo di ESA verrà progressivamente ridotto, fino al punto in cui l’interfaccia del progetto verso la commissione europea sarà la GSA (european GnSs Agency. Ripeto: european Global navigation Satellite systems Agency. Randcronym, if you ask me :slight_smile: )

Io non ho capito se i ricevitori (navigatori satellitari) al completamento della costellazione agganceranno il segnale di Galileo invece del GPS.

Li agganceranno entrambi, ma credo che già oggi molti siano predisposti per ricevere il segnale :wink:

I ricevitori supporteranno più di un sistema satellitare (Già ora molti supportano almeno GPS e Glonass (Russia), ma alcuni anche il QZSS giapponese (satelliti in “quasi GEO”) e il Beidu cinese).
I vantaggi di avere più di un sistema sono molti. E’ successo al Glonass qualche anno fa, ma prima di allora qualcosa di simile al GPS, di caricare sui satelliti vettori orbitali sbagliati. I satelliti (e i sistemi di Assisted GPS di terra) comunicavano dunque una posizione sbagliata e i ricevitori calcolavano posizionamenti con errori di decine di km. Con 3 o più sistemi concorrenti (nel senso di contemporaneamente funzionanti, non in competizione) il ricevitore sarebbe in grado di riconoscere ed escludere problemi simili.

Per quanto riguarda Galileo, attualmente non credo ci siano ricevitori commerciali che lo supportano. il SIS ICD (Signal In Space Interface Control Document, il documento che descrive i segnali di Galileo e i processi da implementare per farne uso) è stato pubblicato nel 2006 ed è relativamente stabile dal 2010.
Si sta ancora discutendo (non so a che livello) se modificare un po’ il formato del messaggio di navigazione e l’ICD per includere nella costellazione i due satelliti del terzo lancio. Un esempio di incompatibilità dei satelliti nuovi, ad esempio, è che il doppler del segnale in E1 (banda L) è quasi il doppio degli altri, e dei GPS. Anche se non servono modifiche al front end di un ricevitore, lo spazio di ricerca del segnale è più ampio, e questo va tenuto in considerazione nella logica di un ricevitore.

Di implementazioni funzionanti, anche open, se ne trovano. Non saprei dire quando arriverà negli smartphone e nei navigatori, però.

[sub]
Disclaimer: le informazioni qui indicate sono di pubblico dominio. Le idee espresse sono le mie personali e non del mio datore di lavoro o di altri attori coinvolti nel progetto Galileo[/sub]

Eh no Mike, non puoi cominciare a fare così ogni post che scrivi! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Gasato! :grin:

Ah ok, allora forse mi confondevo io con l’EGNOS ma è un po’ diverso…

No, è che per certe informazioni se ne parla come dei segreti, ma poi sono spiegate chiaramente e pubblicamente, ad esempio, nel corso GNSS di Coursera. Per cui penso se ne possa parlare, ma uomo disclamerizzato, mezzo salvato.

Ah, EGNOS si, ma non credo sia in alcun ricevitore consumer… non ne so nulla però. Credo finirà sotto il cappello della GSA, ma non ha nulla a che vedere (almeno per le ops) con Galileo.

Un pò di fantapolitica, o almeno, speriamo molto fanta. Qualche anno leggevo su un quotidiano (NDR: il Resto del Carlino, quello passava il convento) che in caso di guerra Russia-America, i satelliti GPS sarebbero stati i primi ad essere colpiti. In effetti, tutti i sistemi di puntamento militari dipendono da questi. Il problema é che anche il settore civile lo sta diventando sempre più, basti pensare alle reti di trasporto pubblico, alle navi a guida automatica, al pilota automatico aerei, e alle automobili che si guideranno da sole… insomma, un default GPS significherebbe un problema considerevole per tutto il mondo, anche per chi non c’entra nulla. Di certo, l’arrivo di più sistemi GPS, potrebbe rendere troppo complicata, anche a livello politico, una disattivazione totale.

Mi pare una gran balla, e gira dal 1991, quando la gente parlava di disturbare i satelliti GPS per mandare fuori rotta i missili cruise. Fui persino intervistato da Radio3 sull’argomento. Due obiezioni: primo, se mandi fuori rotta un cruise, poi dove va a cadere? Secondo, nessun sistema di navigazione usa un solo riferimento. Nel 1991 avevano GPS, piattaforma inerziale e riconoscimento ottico dei waypoint. Oggi lo avranno anche in IR e radar, e il GPS è notevolmente irrobustito rispetto ad allora (antijamming e antispoofing).

Altro punto, esistono secondo voi sistemi ASAT in grado di colpire in HEO a 24000 km? Anzi non uno ma almeno 18 satelliti su 24?

Gli effetti elettromagnetici di una detonazione nucleare forse potrebbe danneggiarli o renderli inservibili, ma agirebbero allo stesso modo sui satelliti di entrami gli schieramenti.