GEMINI the Advance Mission

on 26 may 1965 McDonnell Proposal to NASA
Report B766 : the Gemini Advanced Missions

-Rendezvous with an Unmanned Satellite

A Gemini Spacecraft Rendezvous “noncoopertive” Target the Pegasus Satellite,

one: a slow catch-up Orbit
two: Doppel Rendezvous first with Agena, then with Pegasus.

the Gemini orbit the Peagaus making picture of it then a EVA for Close-up foto
of the meteoroid puncture panels and recover one of it.

-One-Man Gemini-Earth Surface Mapping

Low latitude earth surface photography with one Man for 7 day mission
the “right hand” Seat is replace by A unpressurized camera system the Crew comparment is Sealed from camera.

(is this a “surviror” from USAF Blue Gemini Mission ???)

-One-Man Gemini with Astronomical Telescope for year 1968
one: l6-inch diameter telescope located in the right-hand crewman’s seat
tow: 26-inch diameter telescope mounted in the adapter with access to the telescope through a hatch in the heat shield.
MOL bevor MOL :wink:
launcht in 370,4 km high orbit for a 7 Day mission.

-Artificial Gravity Experiment
one: rotation of the Gemini directly connected to the burned-out Stage II of the Titan II
Two: rotation of the docked Gemini-Agena vehicle
three: rotation of a cable-connected Gemini and either Stage II of the Titan II or the Agena
(last one was made on Final Gemini Mission 11 & 12)

-Simulation of LEM Rendezvous
Douglas concidert LEM test in Low Orbit as Dangerus because no Heat shield on LEM
and propose a Mission with Gemini spacecraft with LEM equipment

-Structural Assembly in Orbit
Man’s usefulness can be demonstrated by an experiment involving the structural assembly in orbit
of a 40’ (12 meter) diameter parabolic antenna,
and the disassembly and recovery of a 100-lb. OAMS Thrust Chamber Assembly (TCA) with EVA.
The antenna is folded and stowed on the nose of the Gemini for launch.

Some structural modification to tbe Gemini nose to accommodate the increased launch loads is required.
The surface of the antenna disk is an aluminum coated polyethylene mesh, irradiated, and formed in parabolic segments.

Voids in the surface allow for passage of the crewman and afford clearer visibility for manual pointing. After erection, the antenna can be used for a variety of communication
experiments.

-Propellant Transfer Tasks
In-orbit transfer of storable propellants between tanks which do not utilize positive expulsion bladders can be accomplished with a minimally modified Gemini and Agena

-Long Duration Mission
The in-orbit configuration of the long duration (30-45 days) mission
orbital spacecraft involves the addition of a “Mission Section” to the Agena and a combination “access tunnel/living quarters” segment which is used for transfer from the Gemini to the mission section.

The mission section contains the food, water, personal gear, and emergency oxygen supplies.
The section is 60 inches in diameter and 165 inches long.
The access tunnel provides direct access to the mission section.
It is inflatable and is erected by one man outside the spacecraft.
The tunnel is composed of multi layers of dacron, polyurethane, and vinyl foam.
The tunnel volume appears to be adequate for crew activities to be performed.
The major modification to the Gemini consists of redesign to include another smaller hatch within the present right hand hatch.

is this program is also know as Extended mission Gemini

-Land Landing
After the fiasco of NAA Paraglider, McDonnell propose there self two Land landing system

  1. landing Rocket Suspended from Parasail Risers
    Rendezvous radar is omitted, or relocated, and the parasail cannister changed to allow for installation of the landing rocket in the rendezvous and recovery (RSR) section.

  2. cloverleaf landing system

The recovery section is modified to accommodate the cloverleaf installation. At this time, it is believed the changes required are not extensive.

More Info here

WARINIG 498MB Big pdf

3 Other systems

Impact Bags like Mercury but Advance
2 Bags one
impact bag between the large pressure bulkhead and heat shield. the second one a toroidal impact bag around the recovery section, was investigated for application to Gemini.

Cable and Spike Landing Schemes -
Alternate approaches for using a cable attached to a spike for horizontal velocity attenuation

Source
http://www.astronautix.com/data/gemadvan.pdf
13.4 Mbyte big

Dispiace questa è una di traduzione di Google :flushed:

Il 26 può 1965 McDonnell Proposta per la NASA Relazione B766: le missioni Gemini avanzata

  • Incontro con un Unmanned Satellite
    Un Gemini Spacecraft Rendezvous “noncoopertive” Target il Pegasus Satellite,

Uno: un lento recupero Orbit
Due: Doppel- Rendezvous prima con Agena, e poi con Pegasus.
La Gemini orbita il Peagaus fare foto di allora un EVA per Close up foto Contattaci
Meteora la puntura di pannelli e recuperare uno di esso.

-Un uomo - Gemini - terra di superficie mappatura
Bassa latitudine terra con una superficie di fotografia Uomo per 7 giorni di missione
La “destra” Seat è sostituito da un sistema di telecamere unpressurized
l’equipaggio è vano Sealed dalla macchina fotografica.

Questo è un “surviror” da Blue missione Gemini ???

Uno Uomo Gemini con Telescopio Astronomico per l’anno 1968
Uno: l6 pollici di diametro telescopio situato nella cabina di destra del sedile
Stoppa: 26 pollici di diametro telescopio montato in adattatore con accesso al telescopio attraverso
un portellone nella scudo termico.
(MOL bevor MOL :wink: )
Launcht a 370,4 km di altezza orbita per una missione Giorno 7.

Gravità artificiale esperimento
Uno: rotazione della Gemini collegato direttamente alla bruciato la Fase II del Titan II
Due: la rotazione delle agganciata Gemini - Agena veicolo
Tre: rotazione di un collegato via cavo Gemini e di fase II o di Titan II o il Agena
(Ultimo è stato fatto il finale della missione Gemini 11 & 12)

Simulazione di LEM Rendezvous
McDonnell concidert LEM prova in orbita bassa come Dangerus perché non scudo termico su LEM
E di proporre una missione Gemini con apparecchiature spaziali con LEM

Assemblea strutturali in orbita
Man’s utilità può essere dimostrata con un esperimento che coinvolgono l’assemblea strutturali in orbita
Di un 40 '(12 metri) di diametro antenna parabolica,
E di smontaggio e del recupero di un 100 - libra. Spinta Sezione Assemblea Brown (TCA) con EVA.
L’antenna è piegata e stivate sul naso di Gemini per il lancio.

Alcune modifiche strutturali per ammirare Gemini naso per ospitare il lancio aumentato i carichi È obbligatorio.
La superficie del disco è l’antenna in alluminio rivestita con maglie di polietilene, irradiati, e formata nel parabolici segmenti.

Vuoti nella superficie per consentire il passaggio di equipaggio e permettersi chiara visibilità per il puntamento manuale. Dopo l’erezione, l’antenna può essere utilizzato per una varietà di comunicazione Esperimenti.

Trasferimento di compiti propellente
In orbita di trasferimento di archiviabile propellenti tra serbatoi che non utilizzano positivo vesciche espulsione può essere realizzata con una minima modifica Gemini e Agena

Missione di lunga durata
La configurazione in orbita di lunga durata (30-45 giorni),
la missione Orbitali spaziali comporta l’aggiunta di una “Missione Sezione” per il Agena e una combinazione di “accesso del tunnel / soggiorno quarti” del segmento, che viene utilizzato per il trasferimento da Gemini alla missione sezione.

La missione sezione contiene il cibo, l’acqua, l’attrezzatura personale, e le forniture di ossigeno di emergenza.
La sezione è di 60 pollici di diametro e 165 cm di lunghezza.
Il tunnel di accesso fornisce l’accesso diretto alla sezione missione.
È gonfiabili ed è eretto da un uomo al di fuori del veicolo spaziale.
Il tunnel è composto da più strati di dacron, poliuretano, e la schiuma di vinile.
Il tunnel di volume sembra essere adeguato per l’equipaggio attività da svolgere.
La principale modifica apportata al Gemini consiste di riprogettazione di includere un altro piccolo portello presenti all’interno della mano destra la schiusa.
È questo programma è esteso anche sapere come Extended mission Gemini

Atterraggio terra
Dopo il fallimento di naa Paraglider, McDonnell vi proponiamo due Land autonomo sistema di atterraggio

  1. Sospeso da sbarco Rocket Parasail riser
    Rendezvous radar, è stato omesso, o trasferito, e la parasail cassonetto modificato per consentire l’installazione dello sbarco nel razzo appuntamento e di recupero (RSR) sezione.

  2. Nicola sistema di atterraggio
    La sezione di recupero viene modificato per accogliere il trifoglio installazione.
    Al momento, si ritiene che i cambiamenti necessari non sono ampi.

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3 Altri sistemi

Impatto Borse ma come Mercury Advance
2 Borse l’una Sacchetto di impatto tra la grande pressione paratia e scudo termico.
La seconda un impatto toroidale borsa intorno alla sezione di recupero, è stata studiata per l’applicazione di Gemini.

Via cavo e Spike schemi - Atterraggio
Un’altra approcci per l’utilizzo di un cavo collegato a un picco di velocità orizzontale attenuazione

source
http://www.astronautix.com/data/gemadvan.pdf
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Thanks Michel, once more these drawings testify that the Gemini baseline project was very flexible and outstanding for that time, I can only say “too bad that Gemini project was not continued…”

Grazie Michel, ancora una volta questi disegni testimoniano la validità e la versatilità del progetto di base della Gemini, posso solo dire peccato che non sia continuato…

Francemente io non sono molto d’accordo su questa interpretazione; secondo me il programma spaziale americano è stato un percorso organico strutturato in tre fasi che è partito dalla Mercury ed è arrivato sulla Luna con l’Apollo…
Quindi mi sembra ingiusto dire che il progetto Gemini non è continuato, si è giusto evoluto in Apollo, tutto qui.
O mi sbaglio?

Io mi trovo d’accordo con Archipeppe: la Gemini, nei mille progetti di possibile sviluppo che ha lasciato in testimonianza, dimostra una potenziale versatilità senza pari… L’Apollo era fondamentalmente costruito e progettato per un solo motivo: andare sulla Luna.

Salute e Latinum per tutti !

Eh no, le cose non sono andate così.
Il progetto Apollo è nato PRIMA del programma Gemini, per la precisione è stato avviato dalla NASA, come programma interno destinato a succedere alla Mercury, nel 1960.
Dopo il discorso di Kennedy del 1961, il progetto ha avuto un “boost” ed una missione precisa: da capsula triposto per operazioni in LEO a veicolo per operazioni in orbita lunare.

La Gemini, invece, è nata da una costola del programma Mercury non a caso come “Mercury Mk II” nel 1962.
Il progetto è stato rifinito e “congelato” letteralmente a tempo di record nel 1963 con la scelta del Titan II come lanciatore.
Quindi con il programma Apollo, che procedeva in parallelo, non ha alcun collegamento diretto.
Il programma Gemini fu avviato come “crash program” per colmare il gap temporale che si sarebbe inevitabilmente creato tra la fine del progetto Mercury (1963) e l’avvio di quello Apollo (1967).
Oltre a servire da “riempitivo” il progetto Gemini doveva essere sostanzialmente rivolto al conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Realizzazione di una capsula pluriposto
  • Possibilità di condurre EVA (Attività Extraveicolare) attraverso la decompressione del mezzo
  • Possibilità di condurre Rendez-vous con bersagli in orbita
  • Possibilità di condurre Docking con bersagli in orbita
  • Capacità di permanenza in orbita maggiore di una settimana

Tutti obiettivi pienamente raggiunti.

Aspetta non mi sono spiegato bene :flushed:
Intendevo dire dal punto di vista delle conoscenze e delle tecnologie.

Mi sembrerebbe strano che le conoscenze e le esperienze fatte con le Mercury e Gemini non siano state travasate ad un certo punto in Apollo…
Per esempio le esperienze e tecnologie necessarie alle EVA al docking ed alle “lunghe” permanenze nello spazio.
O continuo a sbagliarmi?

Si e no.

Nel senso che senz’altro la Gemini è stata, più che altro, un “dimostratore di capacità” per le tecnologie utilizzate nell’ambito del programma Apollo, sopratutto in termini di sistemi di guida e navigazione, computer, celle a combustibile e qualcos’altro.

Però non possiamo parlare di sistemi specifici che siano stati travasati “direttamente” dalla Gemini all’Apollo.
Si trattava comunque di veicoli diversi, nati per scopi diversi.
Torno a ripeterlo la Gemini non si trova, nella linea evolutiva dei veicoli spaziali americani, prima dell’Apollo quanto a fianco ed in parallelo.

Da un punto di vista squisitamente tecnologico, e metodologico, si può tranquillamente intedere la Gemini come un precursore dell’Apollo (sopratutto temporalmente).
E’ sbagliato, invece, affermare che la Gemini si sia poi “evoluta” nell’Apollo perché ciò non è avvenuto.
La Gemini avrebbe potuto evolversi in qualcos’altro, forse anche di competitivo rispetto all’Apollo (e persino rispetto allo Shuttle), basta vedere progetti quali “Gemini Ferry”, “Big Gemini” e “Winged Gemini”.

Come dimostratore tecnologico ed operativo la capsula Gemini è stata senza dubbio eccezionale. Una autetica palestra per tutto il programma spaziale americano e di chi vi ha partecipato.
Visto il proliferare di studi, progetti, missioni, evoluzioni etc. assomiglia molto alla sagra delle occasioni perdute.
Certo visto con gli adesso. Ma le priorità e le risorse disponibili all’epoca hanno deciso per altro.
Non che sia andata male dopo, però se qualcuna delle cose pensate allora avesse volato davvero.
Penso ad esempio il telescopio.

Eh già, paradossalmente si è fatta molta più “Scienza” a bordo delle Gemini che non a bordo dell’Apollo (Skylab ed ASTP esclusi ovviamente).

Una premessa:come tragicamente dimostrato da Apollo-1,la nuova capsula triposto avrebbe avuto bisogno di un maggiore tempo di sviluppo e meno fretta.In ogni caso il LEM non sarebbe stato pronto prima della fine del 1968-più realisticamente 1969 (tanto è vero che dopo Apollo-1,la successiva Apollo-2 con McDivitt,Scott e Schweickart ,missione che avrebbe dovuto testare il modulo lunare in orbita terrestre,era ottimisticamente prevista per l’autunno del 68).Quindi,con un pò di fondi in più (ed ai tempi non mancavano)avrebbero potuto benissimo essere programmate per il 1967 altri cinque voli Gemini con obiettivi molto interessanti.La piccola stazione rifuggio sull’Agena e la Gemini - telescopio con portello nello scudo termico avrebbero potuto essere missioni molto costose e complesse quanto a realizzazione ,ma utilizzando l’hardware esistente sarebbero stati possibili il rendez-vous e l’ispezione di satelliti Pegasus ,la missione con un solo membro di equipaggio per mappare la superficie terreste,l’assemblaggio di strutture in orbita,l’esperimento sulla gravità artificiale,una missione di lunga durata con un solo astronauta a bordo,e magari un nuovo rendez-vous tra due Gemini con trasferimento dei piloti mediante EVA da una capsula all’altra,allo scopo di simulare quello di emergenza tra Apollo e LEM.Nuovo hardware,come ad esempio l’avanzato “umbilical assembly”,poi usato sullo Skylab ed il nuovo sistemi di addestramento all’EVA,in piscina,sperimentato da Buzz Aldrin su Gemini 12 avrebbero dato grandi risultati nelle attività extraveicolari delle missioni di abbordaggio al Pegasus e nel montaggio di strutture in orbita.Il programma Gemini avrebbe così contato cinque voli “pionieristici” nel 1965,cinque missioni per perfezionare e sviluppare tecniche di rendez-vous ed EVA nel 1966,e cinque missioni avanzate nel 1967.Gemini sarebbe stato chiuso nel Dicembre 67-Gennaio 68 con il volo di Gemini 17. Nell’estate del 68 Grissom,White e Chaffe avrebbero potuto collaudare Apollo in tutta sicurezza.