Era la fine degli anni 90, forse il 1998. Io ero un ragazzino affascinato dallo spazio, incuriosito da questa nuova frontiera.C’era un signore gentile,pacato, che non usava le parole di quelli “che sanno le cose”, riusciva a farmi capire tutto e stimolare ulteriormente la mia curiosità. Quel signore gentile faceva capire che ciò che studiamo non sono “le cose dei libri” ma sono la vita ed é meraviglioso guardare il mondo in questo modo.Se amo lo spazio e sono curioso di sapere come funziona tutto é anche grazie a lui.
In un mondo dove tutti urlano e pensano di sapere tutto, quel gentile ed umile signore se ne é andato in silenzio.
Non era un professore che spiegava, era un nonno che raccontava storie ai nipoti…
Superquark era un appuntamento fisso, immancabile…
La sua chiarezza, la sua pacatezza e la sua “signorilità” ci mancheranno…
Ci ha lasciati un grandissimo e non è tanto per dire.
Quando ero bambino negli anni '70 (dunque molto prima di Quark e Superquark) Angela già si occupava di Scienza, di Spazio e di fenomeni parapsicologici (in maniera critica però, tanto da essere annoverato tra i cofondatori del CICAP).
Sebbene non seguissi assiduamente ogni episodio di Superquark, quando il mercoledì sera accendevo la televisione vedere la sigla del programma (e sentire l’iconico arrangiamento dell’Aria sulla quarta corda di Bach) era sempre un piacere e Piero Angela riusciva a portare la scienza e la cultura nei salotti delle famiglie italiane in una maniera formidabile.
Oggi ci lascia un grande divulgatore scientifico (ricordo per noi appassionati che fu presente al lancio di Apollo 11 e intervistò von Braun) ma anche una grande persona.
Ci ha lasciato il più grande divulgatore scientifico che l’Italia abbia mai avuto. FIn dai tempi delle missioni Apollo fino alle ultime puntate di SuperQuark ha sempre stimolato la curiosità e spiegato i fatti della scienza in modo che tutti, veramente tutti, potessero capirli ed apprezzarli.
Ci mancherai.
Grazie di tutto Piero Angela e ti faccio i miei più sentiti auguri per il tuo viaggio più importante… al di là delle stelle.
Concordo. Lo seguivo fin dagli anni settanta, dai suoi primi programmi-inchiesta come “Nel buio degli anni luce” e “Indagine sulla parapsicologia”. La sua capacità divulgativa, il suo garbo e la sua signorilità ci mancheranno sicuramente. Addio Piero.
Mi unisco al cordoglio del gruppo. Abbiamo perso un Gigante della Cultura e un pilastro imprescindibile della divulgazione scientifica. Un abbraccio forte, Piero, ovunque tu sia!
Ho ancora, da qualche parte, “Nel cosmo alla ricerca della vita”. Fu uno dei libri più importanti della mia adolescenza. Mi mancherà, e spero che la sua opera possa proseguire: questo paese ne ha tanto bisogno!
Godspeed!
L’anno scorso ho trovato una paccata di vecchie vhs fine '90 inizio 2000 tutte di superquark, che dire, mi aggiungo al cordoglio sperando di non risultare banale, ma per me era il più grande italiano vivente, fino a pochi giorni fa. Sarò di parte, mio concittadino, jazzista sopraffino, ha avvicinato l’italia alla cultura a tutto tondo come nessuno saprà mai più fare, l’eleganza, il tono e la cordialità dei suoi modi lo hanno reso un esempio per chiunque , del settore e non, d’altronde, è il nonno che tutti avremmo voluto avere, o che forse, abbiamo avuto, perchè ha saputo essere il giornalista prima, poi l’ospite sempre ben gradito di generazioni, diventando padre e infine nonno della mia che ho appena compiuto 30 anni. Ricordo da bambino, guardando le sue trasmissioni, che non vedevo l’ora ci fossero i dinosauri e lo spazio…inutile dire che ci mancherà. grazie Piero!
In questi giorni ho rivisto il suo intervento al TEDx al CNR sull’importanza dell’innovazione che è illuminante ed è una sintesi della sua ‘missione’ come divulgatore scientifico.
Inoltre mi ha toccato molto il discorso di Alberto alla camera ardente.
Rende giustizia al grande Piero e ne trasmette la caratura umana.
