Leggendo in giro ho trovato molti utenti “appassionati” alla figura del buon Gordo.
Dei 7 Mercury è stato l’ultimo a volare,rimasto in forse fino all’ultimo,nel progetto Gemini ha avuto un ruolo abbastanza marginale ed infine,con Apollo 10/13 è stato preso bellamente in giro,sopravanzato dall’equipaggio di Lovell e di Shepard.
In alcuni siti e pubblicazioni,nonchè dall’immagine che viene data in Right Stuff,viene fatto capire che il suo carattere non fosse per nulla semplice,molto incline alla discussione,troppo sicuro di se e troppo poco controllabile;motivi che l’avrebbero posto negli ultimi posti della rotazione.
Eppure l’opinione di Armstrong,sua riserva nel ruolo di capitano,è che nn fosse affatto una persona difficile,non a caso nel periodo della preparazione della missione,disse che non vi furono mai problemi,inoltre i suoi voli ebbero sempre un ottimo successo,nonostante avessero subito numerosi problemi di affidabilità del veicolo(sia nei sistemi della Mercury,sia nelle celle a combustibile della Gemini).
Come mai venne trattato così?
Uno dei primi 7,il più giovane ed uno(in fase di pilotaggio)dei più dotati,messo da parte quando l’opinione di Slayton era di portare uno di loro sulla Luna.
Morto Grissom,perso Glenn(che era cmq troppo vecchio),defenestrato Carpenter(che nn convinse mai)e ritiratosi Schirra,rimanevano solo lui e Al…perchè illuderlo di una missione e farlo andare via?
Non molto più vecchio di Slayton e Shepard, e comunque ripresero tutti e tre volare anche se Glenn trent’anni dopo. Il povero John rimase a terra perchè si tagliò il volto.
Non sono molto d’accordo sul fatto che Cooper sia stato trattato male. Per quanto riguarda il programma Mercury è vero che è stato l’ultimo a volare ma è quello che si è fatto la missione più lunga, totalizzando una permanenza nello spazio maggiore di quella degli altri 5 messi assieme!
Gordon Cooper è stato anche il primo uomo al mondo ad andare per due volte nello spazio (parlo di missioni orbitali). Inoltre con la Gemini 5 ha stabilito il record mondiale di permanenza in orbita sia in un’unica missione (7 giorni e 23 ore) assieme a Conrad, sia in totale (9 giorni e 9 ore).
La considerazione di Cooper almeno fino al 1965 era quindi altissima e penso proprio che non si possa lamentare (pace all’anima sua) di come è stato trattato dalla NASA. Per il programma Apollo la concorrenza era molto agguerrita e si è preferito (giustamente) dare spazio anche ai nuovi astronauti.
Gordon Cooper non era affatto “troppo incline alla discussione” o “troppo sicuro di se”.
Parecchi Astronauti,come ad esempio Alan Shepard o il pur simpatico Wally Schirra,si sentivano dei padreterni,
parecchi altri,come ad esempio Frank Borman o Gus Grissom avevano un carattere difficile,
E gente come Wally Schirra e Pete Conrad,dei veri e propi burloni, erano piuttosto incontrollabili.
Il problema con Cooper non era affatto questo.
Gordon Cooper aveva cominciato col piede sbagliato lamentandosi con la stampa per il fatto che gli Astronauti non venissero fatti volare,e non avessero aerei a disposizione per i loro spostamenti tra le varie sedi della NASA.
Perchè lo fece?
Perchè per tutti gli ufficiali piloti era prevista un indennita economica per le ore di volo,e Gordon temeva di perderla volando come passeggero su aerei di linea.
L’ntervista fece un certo rumore e i dirigenti della NASA cominciarono a vedere Cooper di cattivo occhio.
Altro episodio che contribuì a farlo scrivere sul libro nero fu una manovra un pò spericolata in fase di atterraggio col suo aereo (ma queste cose nei vari stormi dell’USAF o dell’US Navy erano all’ordine del giorno).
Ma il vero problema è che Gordon Cooper non era uno dei migliori in questioni tecniche ed ingegneristiche,
era tardo nell’apprendimento delle varie materie che gli Astronauti dovevano studiare,
si annoiava moltissimo a passare ore ed ore nei simulatori,
tendeva ad essere un pò svogliato nell’addestramento,sopratutto se era nell’equipaggio di riserva.
Al momento di assegnare MA-9 si pensò addirittura di saltarlo sostituendolo con Shepard (che poi fu la sua riserva).
Fu Deke Slayton che si oppose dicendo alla NASA “se non volete farlo volare,allora abbiate il coraggio di rimandarlo al suo squadrone”.
Verso la fine del 1963 la NASA stilò una classifica supersegreta della valutazione degli Astronauti dei gruppi uno e due in vista di futuri assegnamenti.
Gordon Cooper risultò agli ultimi posti.
Cooper era un grandissimo pilota ed un grande pioniere dell’astronautica,ma il suo approccio era:“OK saliamo su questo coso,facciamo un paio di orbite ed andiamo a farci una birra”.
Altro difetto in un tempo in cui gli Astronauti erano sotto i riflettori e dovevano rilasciare interviste e parlare in pubblico,Gordon Cooper parlava con un terribile accento campagnolo.
Infine,non si adattò mai al passaggio dal volare da solo a volare con dei compagni,perchè non aveva gli stessi ritmi nell’addestramento e si coordinava male con i vari compiti.
Dopo il successo di MA-9 fu comunque assegnato a Gemini-5 e fece un buon lavoro.
Ma prese molta alla leggera l’addestramento come comandante di riserva di Gemini 12.
Anche con l’Apollo fu molto svogliato nell’addestramento e si prese una licenza di qualche mese per partecipare a corse automobilistiche.
Pare infine che come Comandante di riserva di Apollo 10 non sia stato molto brillante.
A sentire Slayron non fu mai preso in considerazione per Apollo 13 (che poi divenne 14 per lo scambio tra gli equipaggi di Lovell e Shepard),e se Alan Shepard non fosse tornato in servizio attivo probabilmente quella missione sarebbe toccata a McDivitt.
Infine Cooper non fu considerato neanche per un volo Skylab,e lasciò la NASA nel 1971.
Poi Gordon cominciò a…come posso dire…
Vediamo di trovare un eufemismo…a… ecco!
a sparare minchiate.
Raccontò che se non fosse stata cancellata avrebbe comandato la missione su marte,
raccontò di inesistenti incontri con gli UFO durante Gemini-5,
raccontò persino di essere stato contattato dagli alieni per un giro su un disco volante (era andato nel deserto all’appuntamento,ma poi gli alieni avevano annullato la cosa).
Grande Gordon, certo trattato un pò ingiustamente,
ma insomma,neanche lui…
Circa le sue note caratteriali,mi riferivo ad alcuni “rumors” che giravano nella NASA e riportati da Armstrong,il quale però smentì queste cose dicendo che lavorare con lui era ok e si prepararono al meglio per Gemini 5.
Dopo il suo ritiro dalla NASA,beh effettivamente ne sparò alcune di grosse,circa gli UFO,Alieni e similari.
Pubblicità o verità,non saprei,non mi espongo in giudizi su certi sensazionalismi(per quanto nn neghi questa possibilità),però direi che ne ha sparate di abbastanza grosse.
Circa Glenn,già ai tempi del suo primo volo,aveva 41 anni…la prima gemini volò nel 65…non penso che,a parte la scelta della politica,avrebbe avuto molte occasioni di essere assegnato a una missione.
Inoltre circolava anche la voce che lo stesso Kennedy volesse mettere al sicuro un eroe nazionale come lui,e lo rese “ineleggibile” per i futuri programmi
Si,Glenn era fuori.
Non tanto per l’età,ma perchè era un icona intoccabile e JFK in persona aveva chiesto ufficiosamente alla NASA di non mettere in pericolo la sua vita assegnandolo ad altre missioni.
Inoltre tra discorsi,visite di stato,ricevimenti,conferenze aveva praticamente abbandonato quasi ogni addestramento.
Inoltre Glenn pensava già alla politica.
Se Kennedy fosse vissuto avrebbe conferito a Glenn un grosso incarico (ci sono voci circa una alta carica direttiva all’interno della NASA).
La cosa che non capisco è perchè la figura leggendaria dell’eroe,fra i 7 Mercury,la “vinse” John Glenn.
Senza nulla togliere alla sua impresa,egli fu solo il terzo americano nello spazio,anche se il primo in Orbita.
Shepard fu il primo,a pochi giorni di distanza da Gagarin,Grissom il secondo e per poco non morì in mare…a loro non furono certamente concessi gli onori e lo status di cui godette Glenn(vuoi perchè completamente interessati al programma spaziale?)
Certamente il buon John era una figura mediatica importante,l’uomo forte,l’eroe di guerra,la faccia pulita e il classico figlio dell’America.
Tornando a Gordo invece,ricordo il suo pessimo accento,che spesso mi rende incomprensibile percepire ciò che sta dicendo
In parte ti sei già risposto, inoltre considera che Gagarin aveva viaggiato in orbita stabile, e quindi un semplice volo suborbitale non poteva essere celebrato come “la risposta” americana ai sovietici. Infatti si legge su wikipedia:
“Soviet Premier Nikita Khruschev criticized Freedom 7 as a mere ‘flea hop’ compared to the recent flight of Vostok 1 and its passenger Yuri Gagarin.”
Perchè fu percepito come il vero primo Americano nello spazio.
Shepard credeva di aver vinto la gara per diventare il primo astronauta USA nel cosmo,ma si accorse ben presto che la gente considerava la sua missione e quella di Grissom come delle prove generali in vista dell’impresa di Glenn.
La stessa denominazione di volo “SUB”-orbitale,la durata di pochi minuti dava l’impressione di qualcosa di preparatorio:
Per il pubblico avevano “toccato” lo spazio,ma in realtà senza volarci davvero .
Consideriamo che all’epoca MR-3 e MR-4 sembravano un pò miserelli se paragonati alle orbite trionfalmente inanellate da Gagarin e Titov.
Poi Glenn sembrava…no,dobbiamo essere giusti,ERA il prototipo dell’eroe Americano.
Simpatico,coraggioso,modesto,idealista,un vero boy scout a stelle e striscie,in pratica la versione in carne ed ossa di Superman (come era raffigurato nei fumetti all’inizio degli anni 60).
Shepard non era affatto simpatico;era arrogante ed egocentrico (chi lo ha capito bene fu Oriana Fallaci che lo definì “una pianta carnivora” (andate a rileggere il profilo che la giornalista toscana ne fa ne “Se il sole muore”).
Bisogna però ammettere che John Glenn fu molto fortunato.
Avrebbe dovuto compiere il terzo volo suborbitale nell’autunno del 1961,la prima missione orbitale,nel 1962,sarebbe toccata a Deke Slayton .
Dopo Titov però insistere con i voli parabolici era sembrato patetico,così Glenn fu assegnato a MA-6.
Dal punto di vista propagandistico per gli USA fu un colpo formidabile.
E quanto ci restò male Shepard quando si accorse che John-Boy Scout-Glenn lo aveva sorpassato sui libri di storia.
Nel 1988 Big Al (che poveretto,all’epoca stava già male) prese con un pizzico di acidità anche la seconda missione nello spazio di Glenn (vedi intervista su JSC Oral History Project nel quale dichiara che gli sarebbe piaciuto volare sullo Shuttle,“ma non come passeggero”).
Certo,era andato sulla luna,ma persino Apollo 14 aveva avuto meno risonanza sui media di quel vecchio boy scout che tornava in orbita accompagnato dall’affetto e dall’ammirazione dell’intero popolo Americano.
La verità è che, al contrario di quello che si potrebbe immaginare, i “Primi 7” erano si dei grandissimi piloti ma non per questo dei grandi astronauti, che invece arrivarono in seguito, con i Nuovi 9.
Gordo era un pilota dallo spirito analogo a quello yeageriano.
Una mentalità che poteva essere compatibile con i primi voli mecury(dove l’apporto tecnico/ingegneristico del pilota era minimo), a conti fatti non molto diversi da dei normali voli sperimentali a cui i piloti erano abituati, ma che non lo poteva essere per nulla con le ben più “tecniche” missioni apollo, in cui serviva molto di più che gran coraggio e nervi saldi.
Certo, non ebbe la fortuna e la “scaltrezza” di Shepard(che non era molto diverso da lui quanto a difetti tecnici), ma tant’è.
Altro difetto in un tempo in cui gli Astronauti erano sotto i riflettori e dovevano rilasciare interviste e parlare in pubblico,Gordon Cooper parlava con un terribile accento campagnolo.
A dire il vero era un difetto comune a molti astronauti, il peggiore che abbia ascoltato di sicuro è Deke Slayton, che tra l’altro aveva spesso a che fare con la stampa.
Chissà invece se Shepard fosse arrivato prima di Gagarin,se la stampa e l’opinione pubblica avrebbero visto il suo volo come un piccolo salto nello spazio o se avrebbero celebrato in modo entusiastico il primo passo nel vuoto cosmico.
(patetico o meno,io strapagherei per 15 minuti in una mercury in volo).
Cmq su una cosa Gordo ebbe ragione,ovvero affermare che Shepard nn aveva l’esperienza giusta per comandare una missione lunare.
Se pensate che astronauti come McDivitt,Stafford e Borman non misero mai un piede sulla luna,pur avendo l’esperienza,il carisma e il peso giusto,vien da dargli ragione,soprattutto per McDivitt.
Erano dei buoni piloti collaudatori,ma non al top della categoria.
I “grandi” guardarono con sospetto il programma Mercury,come qualcosa che avebbe potuto compromettere la loro carriera.
Sarebbe andato in porto o l’avrebbero cancellato?
Non era degradante per un pilota volare su un catino di bulloni collaudato da una scimmia?
ecc,ecc (vedi “The right stuff” dove la cosa è molto ben ricostruita).
I 7 invece non avendo un grosso nome avevano più da guadagnare che da perdere.
Gordo era un pilota dallo spirito analogo a quello yeageriano.
Una mentalità che poteva essere compatibile con i primi voli mecury(dove l'apporto tecnico/ingegneristico del pilota era minimo), a conti fatti non molto diversi da dei normali voli sperimentali a cui i piloti erano abituati, ma che non lo poteva essere per nulla con le ben più "tecniche" missioni apollo, in cui serviva molto di più che gran coraggio e nervi saldi.
Si,ma lo spirito Yeageriano che andava benissimo negli anni 40 era già un pò inadeguato nella seconda metà anni 50 dove ad un buon pilota collaudatore si richiedevano anche conoscenze ingegneristiche.
Gordon Cooper poi era un giovane,aveva solo tre anni in più della maggioranza degli astronauti del gruppo 2 dove c’erano fior di ingegneri.
Certo, non ebbe la fortuna e la "scaltrezza" di Shepard(che non era molto diverso da lui quanto a difetti tecnici), ma tant'è.
Questo è vero; ai tempi di Apollo 14 gli scienziati alla NASA erano scandalizzati dall'indifferenza di Shepard per la preparazione scientifica in vista della missione.
Apollo 14 non fu particolarmente brillante quanto a scienza,e quando Shepard si mise a giocare a golf sulla luna fu come agitare un drappo rosso davanti ad un toro.
"Perchè dovremmo spendere milioni di dollari per queste stupidagini" fu il commento più gentile da parte della comunità scientifica.
Solo il lavoro duro e serio svolto dagli Astronauti delle missioni J riuscì a rimediare al danno di immagine.
un difetto comune a molti astronauti, il peggiore che abbia ascoltato di sicuro è Deke Slayton, che tra l'altro aveva spesso a che fare con la stampa.
Pare che l’accento dell’Oklahoma sia uno dei più tosti.
Poi è anche vero che quando uno sta sulle scatole per qualche motivo,non gli si perdona nulla.
A proposito,il buon Gordon Cooper ha compiuto altre due missioni spaziali dopo morto.
Le sue ceneri a quanto pare sono andate disperse lo scorso 3 agosto durante il lancio di Falcon-1
Memorial spaceflights
On April 29, 2007 Cooper's ashes (along with those of Star Trek actor James Doohan and 206 others) were launched from New Mexico on a sub-orbital memorial flight by a privately owned UP Aerospace SpaceLoft XL sounding rocket. Although the capsule carrying the ashes fell back towards Earth as planned, it was lost in mountainous landscape. The search was thwarted by bad weather but after a few weeks the capsule was found and the ashes it carried were returned to the families. The ashes were then launched on the Explorers orbital mission (August 3, 2008) but were lost when the Falcon 1 rocket failed two minutes into the flight.