Salve a tutti! Come ho detto nel post di presentazione, ho un serio dubbio che mi affligge, e che vi vengo ad esporre.
Frequento il 5° liceo scientifico, e naturalmente, devo scegliere l’università… Sin da quando ero bambino (precisamente da quando mi avevano regalato il lego Shuttle), ho sempre sognato lo spazio, e fino ad ora ho letto qualche libro di Hawking o di Miller… Da 2 anni fa, fino all’ anno scorso, sono sempre stato convinto a laurearmi in fisica per poi specializzarmi in astrofisica… Navigando un pò per internet, però, sno venuto a conoscenza di questo corso di laurea, ingegneria aerospaziale, e me ne sono innamorato. Il problema è questo: per il 3° e per il 4° ho avuto professori di fisica chenon erano molto preparati, e nonostante avessi dei buoni voti, la materia non mi è parsa interessante… Quest’anno, invece abbiamo avuto in fisica un prof grandioso, che al solo nominare Einstein gli lacrimano gli occhi, e ogni volta che gli pongo qualche domanda su qualcosa incontrato su dei libri (ad esempio, l’altro giorni gli chiesi dei tensori), lo stesso succede a me mentre me lo spiega… Perciò sono così indeciso! Da una parte, amo l’ingegneria, la progettazione, l’innovazione, ma dall’altra amo le varie teorie di grandi fisici, prima di tutte quella della relatività, e poi quelle delle stringhe, buchi neri, etc, tutte cose che frequentando ingegneria saprei al massimo il nome …
Ok, ho scritto un monologo , ma sono seriamente in crisi, spero mi possiate dare qualche consiglio, aspetto con ansia vostre risposte!!!
Se ti attira la Fisica fai Fisica…a me piace disegnare ed ho fatto Architettura, ma alla fine lavoro lo stesso nel settore spaziale.
Non importa la strada che prendi se voi davvero lavorare in questo campo una via si trova.
Del resto conosco fin troppi ingegneri che NON lavorano nel settore spaziale…
Premetto che sono un grande appassionato di Lego e lo Shuttle Lego, spero tu stia parlando della versione Technic, è una grandiosa scatola di montaggio.
Veniamo alle cose serie. Io sono ingegnere, non lavoro nel campo aerospaziale, e sono appassionato di fisica da sempre. Il consiglio che ti do è, se ne hai la possibilità, quello di fare ciò che ti piace, che ti da il massimo della soddisfazione. Può essere Fisica, Ingegneria o Filosofia medioevale, poco importa. Nemmeno importa la prospettiva di lavoro che una determinata laurea ti può dare. Credimi, i soldi ed il guadagno sono sempre un sottoprodotto, Quella che va ricercata è la sintonia con la tua attività … i soldi a questo punto arrivano. E’ bello leggere il tuo entusiasmo, io sono convinto che il vero male della scuola è il numero esiguo di professori, come il tuo di Fisica, che sono in grado di far appassionare gli alunni ad una materia.
Ho inviato una mail ad un parente che lavora all’ Iasf di Roma, per farmi dare altre dritte… Per quanto riguarda l’ ateneo, sapete dirmi qualcosa? per quanto riguarda ingegneria aerospaziale, la andrei a fare al polimi, mentre per fisica, la studierei in Bicocca sempre a Milano… Io sono di Potenza, ma avendo uno zio a Milano, avrei un punto di appoggio lì, e finchè si tratta di politecniico, a me va benissimo… Ma per quanto riguarda fisica? Com’è la Bicocca per chi la conosce?
Proprio qui sta il fulcro del dubbio… Passare minimo 5 anni della mia vita per inseguire un mio sogno, e poi crederere di aver perso tempo per sola cultura personale mi darebbe un pò fastidio… In ogni modo, con una delle due lauree sarei disposto, direi anche volentieri, a lasciare il paese, per lavorare nel settore che mi interessa!
Beh la domanda non è delle semplici perchè ci chiedi un parere su qualcosa che noi conosciamo poco, visto che ti conosciamo poco… ergo cercherò di essere obiettivo anche se potrei sembrarlo poco, visto che sono studente di ing.spaziale al polimi.
La cosa più importante è dare spazio alle proprie passioni: se la fisica è una tua passione, forse è quella la strada giusta. In un corso di ingegneria vedrai molta fisica applicata, ad esempio a milano ci sono molti corsi di dinamica dei fluidi, gasdinamica, aerodinamica, trasmissione del calore e termodinamica, meccanica razionale, e tutto il mondo delle strutture in campo aerospaziale. Quindi farai comunque fisica, diciamo meno teorica e più applicata, nel senso che spesso ti verranno assegnati elaborati e mini progetti. Senza poi contare i corsi specialistici come meccanica del volo orbitale e i vari corsi di progetto strutturale, termico, etc.
Lo spettro che vedrai a fisica pura sarà decisamente più ampio. Non aspettarti di trovare teoria della relatività o meccanica quantistica ad aerospaziale… sono semplicemente approcci diversi…
Da fisico potresti comunque lavorare in campo spaziale: ricordo che ogni payload dell’universo è di fatto costruito secondo le specifiche di scienziati e fisici, e non parlo solo di esperimenti di astrofisica …
Forse dal punto di vista della domanda lavorativa, potrebbe sembrare che ingegneria offra più sbocchi, ad ampio spettro, rispetto a fisica. Ma vista la situazione economica attuale, direi che conviene decidere solo in base alle proprie passioni.
…oddio,tutto giusto, ma tra 5 anni spero che le condzioni siano migliori Aj!!!
io credo che se cerchi bene, troverai un corso che coniuga passione e buon lavoro… e poi, un giorno chissa, potrsti esser tu l’ideatore el motore per giove!
Nel paese dove abito io il becchino del paese (beh, in realtà è l’impresario di pompe funebri ) è laureato in medicina…e conosco un architetto che fa l’agricoltore e allevatore,a loro sta bene così e li capisco.
Quindi i percorsi lavorativi possono essere assai strani rispetto ai titoli di studio di cui si è in possesso.
Io ti porto l’esperienza di mia sorella.
Poiltecnico di Milano, ingegneria nucleare, specializzazione studi sui materiali.
Prima ancora di laurearsi le erano già arrivate alcune richieste di assunzione. Una volta laureata è andata in Inghilterra, a Cambridge, peri i master… alla fine è rimasta nel campo della ricerca. Si è poi trasferita in Germania dove la Merkel le ha donato fior di quattrini con la vincita di un premio prestigioso. Ora stà per tornare in Inghilterra per lavorare accanto ad un premio NOBEL. Ma nel frattempo ha tenuto seminari in USA ed Europa. Ha ricevuto offerte anche da società asiatiche…
Insomma, prendi un indirizzo. Una volta dentro poi vedi cosa ti offre il mercato. Non è detto che ti arrivi un’offerta vantagiosa ma diversa da quello che era il tuo obiettivo, ed oggi come oggi, talvolta bisogna prendere quello che c’è.
Io mi sono ritrovato come capo un ingegnere aerospaziale, ed il mio lavoro con aerei ed astronavi c’azzecca poco…
Stai parlando di 2 lauree, dal mio punto di vista, “consistenti”.
Il tuo dubbio e’ un bel dubbio, ma visto e considerato che rimane circoscritto tra Fisica ed Ingegneria, ti consiglio di seguire il corso di laurea che piu’ ti piace, il resto diventa quasi un corollario.
I rimorsi , e qui parlo per esperienza, ti rimarrebbero a lungo nella mente.
Concordo. Io sono un ingegnere aerospaziale e lavoro in un’azienda aerospaziale. Ma ho fatto un master (in esplorazione spaziale) con colleghi che provenivano da percorsi formativi nettamente diversi: dalla fisica delle particelle all’informatica passando per le l’ingegneria delle telecomunicazioni e quella nucleare. Ai piani alti dell’azienda ci sono un sacco di nucleari e parlando solo del mio ufficio ci sono aeropaziali, meccanici, nucleari ed anche una biologa.
Direi che indipendentemente dal percorso che fai le possibilita’ di lavorare nel settore spaziale ci sono (in italia accettando di passare da vari stage, contratti di consulenza, somministrazioni varie etc etc… ma questo e’ un’altro discorso).
Poi 5-6 anni non sono un periodo di vita breve. Specie a 20 anni!
Ti consiglio quindi di fare quello che piu’ ti piace, se vorrai entrare nel settore aerospaziale le possibilita’ si presenteranno o te le creerai.
Capisco i tuoi dubbi.
Al di là del discorso lavorativo penso che ingegnaria sia più pragmatica, metodica, applicata, mentre la fisica ti offre la possibilità di scoprire l’essenza vera della natura e quindi è molto più idealista. Purtroppo la fiscia è talmente vasta (e difficile) che difficilmente potrai approfondire tutto quello a cui hai accennato (se fai stringhe, probabilmente farai solo quello, se fai relatività uguale, ecc.) Fisica è un po come i licei, ti da una grossa preparazione di base ma non ti insegna nulla di concreto (o poco), per cui sia nel caso in cui volessi lavorare, sia che volessi fare ricerca, praticamente avresti ancora moltissimo da imparare. Ingegneria credo ti dia una preparazione più mirata ad un certo indirizzo (ma qui parlo per supposizioni, non essendo io ingegnere).
Per quanto riguarda il lavoro invece se vuoi continuare a fare il fisico e a lavorare nella ricerca dovrai sicuramente fare un dottorato, e poi almeno altri dieci anni di precariato, e alla fine se riuscirai a diventare ricercatore avrai 1600 euro al mese :-(. Altrimenti (ed è un consiglio) vai all’estero.
Per mia esperienza ti dico che nonostante le tribolazioni economiche (soprattutto se vorrai farti una famiglia) la fisica è la mia vita e mi ha dato enormi soddisfazioni (solo morali purtroppo)
Grazie a tutti per i preziosi consigli, anche se, direi anche giustamente, non sono giunto a una conclusione vera e propria… Proprio per questo mi sono iscritto al politest di marzo, poi la decisione finale la prenderò più avanti… Per quanto riguarda il test al poli, le domande sono simili a quelle della dimostrazione online o sono un pò più difficili? Ovviamente pongo la domanda a coloro che hanno fatto il test al politecnico di Milano!!
Come molti hanno detto scegli quello che ti piace…
Io sono Ing.Aerospaziale al Polimi e lavoro da un pò di anni nel settore aeronautico/difesa. Dalla mia esperienza ti posso dire che ingegneria è tosta, davvero tosta quindi ti consiglio di scegliere guardando le tue inclinazioni e preferenze e non scegliendo quello che succederà fra 5/7 anni nel mercato del lavoro.
Poi mal che vada hai sempre tempo di cambiare facoltà nel corso della vita universitaria…
Io credo che la cosa più difficile è capire ciò che ti piace…
la difficoltà del politest è uguale a quello della dimostrazione online.
Io sto studiando ing aerospaziale e sono al secondo anno e credimi che se uno non ha la passione molla sicuramente. Soprattutto per il fatto che il primo anno a parte l’esame “istituzioni di ingegneria aerospaziale” il resto non c’entra niente col mondo aeronautico/spaziale essendo tutta matematica, fisica e un pò di chimica.
Stessa cosa al secondo anno al primo semestre! Praticamente sviluppi meglio gli argomenti trattati dall’esame fisica sperimentale del primo anno!
Dal secondo semestre del secondo anno (e quindi parliamo della seconda metà della laurea breve) inizi a vedere, finalmente, quello che ti interessa e ti danno la possibilità di scegliere un corso facoltativo tra un elenco (io ad esempio ho scelto “sicurezza del trasporto aereo”).
Devi fare quello per cui ti senti portato (che poi è il modo con cui si esprime il “ti piace”). E basta, c’è tutta una vita per poter avere rimpianti, la scelta del lavoro almeno quella non può avere questo condizionamento.