IL PIU’ GRANDE POLO DI RICERCA D’EUROPA MOBILITATI 4 MILA SCIENZIATI GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE STATO-PRIVATI
19/7/2006
A poco più di tre ore di treno da Torino, nella vallata francese dell’Isère, sta nascendo un’entità nuova, che rivoluzionerà uno dei settori di punta della ricerca scientifica di frontiera: si chiama «Minatec» ed è il più grande polo europeo di innovazione nel settore delle nanotecnologie. Concepito come centro leader nel campo dell’infinitamente piccolo, «Minatec» può contare su dimensioni decisamente mastodontiche: il progetto, infatti, ha comportato un finanziamento iniziale di oltre 190 milioni di euro e, con i suoi 44 mila metri quadrati di superficie, assomiglia a una vera e propria cittadella della scienza, capace di ospitare fino a 4 mila ricercatori. Il programma di «Minatec» è ambizioso: tre assi di ricerca pura, destinati a essere affiancati da concrete applicazioni tecnologiche. Le ricerche verteranno sui semiconduttori di nuova generazione, sulla sperimentazione di materiali innovativi che sostituiscano il silicio insieme con il nuovo tipo di elettronica da sviluppare a scale nano-metriche e, infine, l’elettronica molecolare, governata dalle leggi della meccanica quantistica. Le applicazioni sono già in cantiere: nuove tecnologie per la visione (come immagini ultra-definite grazie a nanotubi di carbonio e vetri che si autopuliscono, quando vengono illuminati) e per le telecomunicazioni (telefonia, strumenti di controllo e collegamenti a distanza incorporati direttamente nei vestiti), insieme con microsistemi per esseri viventi (nuovi tipi di medicinali «mirati» e monitoraggio ambientale ad alta precisione) e per il risparmio energetico (lampadine a basso costo e pile elettriche a lunghissima durata). Grenoble, che ospiterà «Minatec», non è stata scelta a caso dalla CEA, l’ente pubblico francese focalizzato nei settori dell’energia, della difesa, delle tecnologie dell’informazione e della sanità: il tessuto imprenditoriale del dipartimento dell’Isère (e della relativa regione Rhône-Alpes) è infatti costituto da migliaia di piccole e grandi società che ruotano attorno al business della miniaturizzazione delle tecnologie, un settore economico ormai particolarmente sviluppato attorno al quale sono sorti veri e propri distretti industriali: sistemi di misurazione quantistici a Valence, biotecnologie tra Lione e la stessa Grenoble, ottica avanzata a Saint Etienne.
E’ stata la peculiarità di questo tessuto produttivo a reclamare la costruzione di «Minatec»: le nanotecnologie, forse ancora più delle tecnologie informatiche, sono soggette a continui cambiamenti, dettati dall’incessante susseguirsi di scoperte e innovazioni e, quindi, garantire una crescita economica costante è possibile soltanto se questa è organizzata da un centro-guida. Così «Minatec» è stato concepito non solo come un punto di attrazione della ricerca, ma allo stesso tempo diventerà un polo di insegnamento e formazione tecnica: come luogo di innovazione industriale sarà in stretto contatto sia con l’università sia con i distretti produttivi. E’ significativo che a rendere possibile il «trittico» insegnamento-ricerca-valorizzazione industriale di «Minatec» non è stato solo l’intervento statale. Fondamentali si sono rivelati i finanziamenti della città di Grenoble, del dipartimento dell’Isère e della regione Rhône-Alpes, che, insieme, hanno destinato più del 40% dei fondi necessari alla costruzione del centro: una sinergia tra Stato, Regioni e forze produttive che dovrebbe essere esportata al più presto in Italia. {Testo} Minatec è il maggiore polo europeo di innovazione nel settore delle nanotecnologie. I NUMERI Il progetto ha richiesto un finanziamento di oltre 190 milioni di euro e ospiterà fino a 4 mila ricercatori. LE RICERCHE I settori riguardano 3 campi: i semiconduttori di nuova generazione, i materiali che sostituiranno il silicio e l’elettronica molecolare. I SITI INTERNET Minatec http://www.minatec.com/ CEA http://www.cea.fr/.
da la stampa web