Grosse novità programma Orion

Importanti novità alla capsula Orion, e più in generale al programma Constellation.
Senz’altro la più importante è l’abolizione dello scenario d’atterraggio nel deserto di Edwards in favore di un ammaraggio standard.
La motivazione è da ricercarsi nella volontà di salvare peso e aumentare il payload disponibile dato che la capsula doveva essere ugualmente certificata per un eventuale ammaraggio per cui si è deciso di rimuovere dal progetto tutta la struttura di airbag di nuova concezione.
Diretta conseguenza di questa scelta è l’abolizione dell’utilizzo di “carburanti verdi” nel sistema RCS tornando ai più tradizionali e collaudati carburanti ipergolici, questo perchè visto il nuovo scenario di ammaraggio in mare, l’acqua salata è in grado di neutralizzare il potenziale dei carburanti ipergolici prevenendo molti rischi in caso di perdite accidentali di carburante e vista la già colleudata teconlogia di salvare ulteriormente peso. Con questi due interventi si risparmierà circa mezza tonnellata.
Altri cambiamenti sono riferiti alle infrastrutture del KSC, in particolare è stato deciso che i tre OPF (Orbiter Processing Facility) verranno demoliti al termine del programma Shuttle fra il 2010 e il 2012 insieme al Hypergol Maintenance Facility (HMF) e alla palazzina per la revisione degli SSME.
Tutte le infrastrutture sulla Shuttle Landing Facility (la pista del KSC) relative all’assistenza in fase di atterraggio e post-atterraggio dello Shuttle verranno smantellate, insieme alla Orbiter Mate-Demate Device, la strutture che permette di caricare e scaricare lo Shuttle dal 747 modificato.
Ugualmente tutte le TAL (le basi europee per atterraggi d’emergenza dello Shuttle) verranno abbandonate dal personale e dalle infrastrutture NASA.
Altre strutture verranno poi modificate per una riqualificazione per il supporto al nuovo programma: l’STS Flight Simulator diventerà un simulatore per l’Orion, la Space Station Processing Facility (dove ora sono custoditi tutti gli elementi della ISS da inviare nei prossimi anni) diventerà una struttura di supporto per le attività della ISS e probabilmente un’area di integrazione dell’Orion.
Sulla rampa 39B invece sarà modificata la Mobile Launch Platform e il sistema di soppressione delle onde acustiche, entrambi questi lavori saranno terminati entro l’anno prossimo per permettere l’inizio dei test dell’Ares I, stessa cosa per la LCC (Launch Control Center) firing room 1.
La rampa per le missioni test (FSS-Fixed Service Structure), per il supporto all’upper stage “inerte” dei primi Ares I, il grosso parafulmine sopra la FSS e la high bay 3 all’interno del VAB saranno pronti per Gennaio 2009.
La progettazione della rampa di lancio per Ares I (Mobile Launcher) è attualmente al 60%, con una massa totale al rollout, compreso il lanciatore di 5670ton (5728 per Saturn V e 5450 per lo Shuttle). Il peso a vuoto dell’intero Ares I sarà di 1000ton.
I prossimi appuntamenti sono la Preliminary Design Review a metà 2008 e la Critical Design Review nel 2010, il passaggio dalla progettazione dell’Ares I all’Ares V inizierà nel 2011 e si completerà nel 2013, il primo volo del Ares V-Y con un upper stage inerte avverrà nel 2018 e al termine dello stesso anno avverrà il primo lancio verso la Luna con Orion 13/LSAM 1.
Quest’anno inizieranno anche le procedure per la scelta dei primi equipaggio per Ares I e Orion con l’addestramento effettivo che inizierà nel 2011.

Interessanti novità, grazie.
Speriamo non continuino a ‘limare’ il progetto, comunque…

Salute e Latinum per tutti !

Che tristezza lo smantellamento di tutte le strutture relative agli shuttle.
E l’ammaraggio: sempre più anni '60.
Mi dispiace, ma non riesco ad appassionarmi all’Orion.

Per quanto riguarda l’ammaraggio ritengo che, oltre alle istanze riportate da Albyz, ci sia anche quella della traiettoria al rientro.

In realtà per poter rientrare dalla Luna ed atterrare negli USA la capsula Orion avrebbe dovuto compiere mandatoriamente una “double skip re-entry maneuver” ovvero “manovra di rientro a doppio salto” che implica un primo passaggio sull’atmosfera a 11 km/sec, un “salto” (come uno sasso lanciato su di uno stagno) e poi un rientro “standard” a 7,2 km/sec.

Nelle missioni Apollo questa manovra era stata utilizzata fino ad un certo punto, successivamente sostituita con un profilo di traiettoria diverso che evitava il “doppio salto”.
Tale manovra implicava un corridoio di rientro più largo nonché un minor consumo di carburante del sistema di controllo attivo.

Evidentemente alla NASA ci hanno ripensato, oppure proprio il risparmio di carburante deve essere stato alla radice di questo “ripensamento”, in ogni caso è un’altro “pezzo” innovativo del programma Constellation che se ne va.
A quando la riduzione da quattro a tre membri di equipaggio per le missioni lunari?

Saranno coinvolti anche astronauti attualmente in servizio o se ne selezioneranno solo di nuovi?

Paolo Amoroso

Ovviamente l’ammaraggio richiede il dispiegamento di navi e di una gran quantita’ di personale (a differenza dell’atterraggio sulla terra ferma). Questo spingera’ i costi di ogni mission in su…

Grazie ad Archipeppe per la spiegazione tecnica: il “double skip re-entry maneuver” mi ricorda un “doppio salto mortale carpiato” o la “manovra alla Wile E. Coyote” di Armageddon… :slight_smile: :wink:

Dopo aver visto un rientro Soyuz nella steppa, sono felice che l’Orion esegua l’ammaraggio…
L’ho trovato molto squallido e soprattutto mi ha fatto impressione l’impatto con il terreno… tremendo…
Divertente poi quando 4 energumeni sono scesi da un camion che si è avvicinato alla capsula e a forza di braccia l’hanno girata per mettere i cosmonauti a testa in sù.
Ancora più divertente l’inquadratura dal portello aperto che faceva vedere l’interno con 3 persone appese sul fondo (sembravano nel cestello di una lavatrice) che sono state slegate, tirate fuori come dei salami ed adagiate su tre sdraio da spiaggia…

Sicuramente il dispiegamento di mezzi della NASA sarebbe stato diverso, ma che differenza dall’eleganza dello Shuttle…

…e comunque, altro passo indietro… :frowning:

Non potrebbero chiamarlo “Progetto Apollo 2000”?

P.S.: costa di più il recupero in mare, ma si toglie mezza tonnellata dal lanciatore che è già in crisi di peso…

Si però vola da 40 anni,ha avuto pochi incidenti,costa poco,ci vogliono poche persone a recuperarla…si…è tutto molto squallido…

Non ho capito una cosa, se si fosse voluta eseguire la “double skip” perchè sarebbe stato impossibile atterrare a Edwards? D’altra parte se già con l’Apollo si era abbandonato questo approccio sarà difficile rivederla anche sull’Orion… non ho comunque info su questo argomento, mi informerò… :wink:

Non è stato specificato… però non si parla di nuovi concorsi almeno per ora…

Beh bisognerà valutare tutto il complesso, ammarare risparmiando peso e denaro o atterrare e risparmiare sul recupero? Non so quale sia meglio…

Perchè passo indietro?
Io non penso che le cose che vengono trasferite dal programma Apollo siano tutti dei peggioramenti, a meno di considerare il programma Apollo un completo fallimento, se una cosa viene effettuata allo stesso modo segno che allora era la più conveniente e oggi rimane tale… Sarebbe un passo indietro se i punti di forza del programma Apollo venissero abbandonati… ma scegliere una cosa piuttosto che un’altra solo sulla base che se era sull’Apollo allora è da scartare perchè “vecchia” non penso sia un principio molto ingegneristico… gli aerei volano con una forma simile da almeno 60 anni e non è che si sono fatti passi indietro, si è cambiato quello che non funzionava non quello che funzionava ma era vecchio…

Scusa, non mi sono spiegato…
Passo indietro nel senso che si torna in toto al progetto Apollo. Infatti ho poi scritto: chiamiamolo Apollo 2000. L’avrei trovato più onesto e probabilmente l’avrei capito.
Non riesco a trovare l’innovazione in un programma di 40 anni fa che cambia cambia arriva a capire che quello fatto allora era il meglio… #-o :stuck_out_tongue_winking_eye:
Come si può considerare un fallimento il programma Apollo? Caspita, non diciamolo neanche per scherzo… 8)

E’ quello che rinfaccio alla NASA: non si può ripartire da zero con qualcosa che c’è già.
Se ricostruissero esattamente il Saturno V con tutti gli annessi e connessi, fra tre anni saremmo sulla Luna.
E invece no.
Dobbiamo dimostrare di aver fatto passi avanti…
E ci mettiamo dieci anni per tornare alle origini.

Spero (non so neanche io quanto!) di sbagliarmi, ma si tornerà ai 3 membri di equipaggio a lancio unico!

Beh si chiama evoluzione e sviluppo, si prova a migliorare sempre e si tiene quello che c’è di buono e si scarta quello che non va… se oggi si costruisse un Saturn V e si andasse sulla Luna si continuerebbe ad andare sulla Luna per 3 giorni spendendo delle fortune (non disponibili oggi) per ogni lancio senza poter fare praticamente niente sul suolo Lunare…
E se si seguisse la strada che dici tu, di fare copia-incolla tutti i passi avanti fatti in elettronica, informatica, propulsione e sistemi vari non sarebbero buttati via? questo non sarebbe un GROSSO passo indietro?

Infatti la mia ipotesi di partenza sui nuovi progetti astronautici si basa sulle migliorie “quotidiane”.
Come era stato fatto, in parte, con le navette.
Per esempio è stato inventato il “Glass Cockpit”? Bene, è stato implementato a bordo.
Quando c’è qualcosa che funziona, è molto più semplice eseguire miglioramenti progressivi e non partire da zero.
Di fatto sta succedendo così: se partivano dal progetto Apollo e, gradualmente, applicavano le varie migliorie che l’evoluzione tecnica permetteva, oggi avremmo l’Orion già bello che fatto.
Se prendessero uno Shuttle e lo costruissero adesso migliorando tutto il migliorabile, ma lasciando il “nocciolo” della navetta come base, sarebbe sicuramente più leggera, meno costosa, più sicura e più performante.

Quello che non riesco a capire è perchè si parta dalla fine per poi dover risalire all’inizio e poi ridiscendere l’evoluzione fino ad oggi.
Prendiamo un LEM, vediamo com’era fatto e poi iniziamo a dire:“Ma qui possiamo usare questo materiale… qui invece cambiamo questi strumenti…” e via così.
Invece partiamo da qualcosa di totalmente nuovo e dobbiamo correggere “per strada” per accorgersi di dover comunque partire dall’originale. Nel frattempo abbiamo sprecato un sacco di risorse.

Avrei trovato più onesto dire:
“Siamo senza soldi.
Partiamo dal progetto Apollo e arriveremo ad una nuova serie di missioni che seguono tutta l’evoluzione tecnica di questi 40 anni.
Le navette sono state una parentesi che non ha dato i risultati sperati.
La nostra intenzione è quella di fare evolvere il concetto di capsula fino al terzo millennio.”

Invece hanno detto il contrario: l’evoluzione del viaggio nello spazio… la nuova frontiera del trasporto spaziale… il futuro dell’astronautica…
Tutto questo mi sa di una presa per i fondelli…

Ecco quello che non perdono alla NASA.
Ma si sa che quando si muovono grandi interessi, l’Uomo ritorna nelle caverne…

Poi seguiremo ogni passo del nuovo programma, ovviamente faremo di necessità, virtù! :wink:
E penso che lo faranno anche tutti gli altri del forum: saremo davanti al PC con NASA TV a seguire ogni momento dei vari lanci… :slight_smile:
La passione spiana i contrasti… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Hai perfettamente ragione, ma ogni mezzo alla fine arriva ad un punto di fine evoluzione perchè ogni modifica comporterebbe costi e spese che non la renderebbero conveniente. Ovviamente il discorso vale anche per lo Shuttle, le evoluzioni ci sono state dove era possibile (ad esempio il glass cockpit di cui parli) e anzi oggi probabilmente non c’è nemmeno un impianto simile a quello che era nel 1981, ciò nonostante come sappiamo la navetta continua ad avere costi spropositati…
Ecco quindi che, se si fosse voluto evolvere lo shuttle, sarebbe stato necessario un mezzo (se l’impiego fosse lo stesso di 20 anni fa) completamente riprogettato con i mezzi disponibili oggi, ma che sia evoluzione dello Shuttle, non un upgrade continuo di una macchina con più di 20 anni. La stessa cosa accade per gli aerei, oggi un 737 nuovo non ha praticamente nulla a che fare con quello della prima serie, ma si sta già pensando al suo pensionamento e ad un aereo completamente nuovo che ne possa prendere il posto, questo perchè è arrivato a fine sviluppo e ulteriori modifiche costerebbero più della progettazione di un nuovo velivolo in rapporto ai benefici portati…
E la stessa cosa accade oggi fra Apollo e Orion, sarebbe stato impossibile riprendere una capsula di 40 anni fà e semplicemente upgradarla, si sta invece realizzando un mezzo che deriva per molti aspetti dall’unico predecessore che possa esserci ma che è comunque un mezzo completamente nuovo. Considerando anche che i grandi sviluppi non sono quelli che vediamo dall’esterno ma sono all’interno di essa e nelle fasi di studio, i mezzi di calcolo odierni non sono neanche paragonabili con quelli di allora, i sistemi sono di generazioni più avanti, idem per i materiali, ma tutto quello che noi stiamo giudicando dall’esterno è solo la parte superficiale di un progetto che è radicalmente diverso per metodi e strumenti utilizzati.

Invece partiamo da qualcosa di totalmente nuovo e dobbiamo correggere "per strada" per accorgersi di dover comunque partire dall'originale. Nel frattempo abbiamo sprecato un sacco di risorse.

Beh questa è progettazione… :smiley: parti da un concept e piano piano modifichi tutto per arrivare a qualche cosa che alla fine funzioni, quella che tu proponi sarebbe una semplice evoluzione o peggio un upgrade, ma il gap di anni e conoscenze è troppo grande per riprendere il discorso da dove lo si era lasciato.

Avrei trovato più onesto dire: "Siamo senza soldi. Partiamo dal progetto Apollo e arriveremo ad una nuova serie di missioni che seguono tutta l'evoluzione tecnica di questi 40 anni. Le navette sono state una parentesi che non ha dato i risultati sperati. La nostra intenzione è quella di fare evolvere il concetto di capsula fino al terzo millennio."

Beh non è molto diverso da quello che è stato detto e non è assolutamente incompatibile con le “esclamazioni” che hai portato sotto, visto che così sarà e non ci saranno alternative…

Invece hanno detto il contrario: l'evoluzione del viaggio nello spazio... la nuova frontiera del trasporto spaziale... il futuro dell'astronautica...

Volevo porre l’accento sul fatto che hanno quasi paura di ammetterlo…
Visto che 40 anni fa ha funzionato, e bene, trovavo logico evidenziare queste radici gloriose, senza che si debba, dopo anni di sviluppo, andare a smontare un modulo di comando per vedere com’era fatto…
Per carità, il progetto DEVE essere nuovo, ma un po’ di umiltà da parte loro non guasterebbe… :wink:

Beh non è molto diverso da quello che è stato detto e non è assolutamente incompatibile con le "esclamazioni" che hai portato sotto, visto che così sarà e non ci saranno alternative...

… è per questo che non so se ridere o piangere…

:wink:

Perchè non riesco ad essere dispiaciuto? :roll_eyes:

Un’ulteriore notizia (quella dell’ammaraggio perchè il resto, lo smantellamento di tutte le strutture che potevano essere utilizzate da una navetta spaziale era OVVIO che lo fossero…) è l’ennesima conferma di quello che sto dicendo da 2 anni… :kissing_heart:
Avremo (forse) nuovamente un Apollo… bè sicuramente saranno contenti quelli di questo Forum che non hanno vissuto in prima persona le missioni della fine degli anni sessanta… :sunglasses:
Quello che continuo a non capire è quando parlate che Orion sarà molto meno costoso dello Shuttle… #-o
Intanto da quello che si vede i costi di progettazione della capsula e dei motori dei vettori hanno (per me) già dei costi spropositati… Sono proprio curioso di sapere alla fine quanto costerà un lancio di un Ares-1 o di un Ares-5… temo che non si discosterà molto (per quello che porterà su’…) da quello di una navetta spaziale… Quindi per favore non mi dite che Orion e Ares costeranno poco… anche negli anni '70 pensavano di lanciare uno shuttle con 15/20 milioni di dollari una volta alla settiamana… e non mi dite che non sapevano fare i calcoli prima perchè anche negli anni '90 la NASA ha “toppato” nelle previsioni della ISS… e di TANTO!!!
Straquoto in pieno quello che dice Monzi… Poi saremmo tutti lì di fronte alla TV tridiemsionale (nel 2020/2025…) a vedere (di nuovo) il primo passo sulla Luna… :smiley:/
Inutile dire che questo era il meglio che si poteva fare… forse è il meglio per far guadagnare altri miliardi di dollari alla solita LM, B e C.!!! :twisted:

I calcoli di cui parlava albyz nn erano riferiti alle previsioni,ma proprio alla progettazione,dove l’evoluzione dei sistemi di calcolo ha cambiato molto il modo di costruire un mezzo.In ogni caso se il lancio di un cev per andare sulla Luna costasse come il lancio di uno shuttle,sarebbe molto economico.Ad ogni modo se per l’orbita il prezzo sarà lo stesso…addio voli manned (NASA).

Esatto, se anche una missione Ares I+V avrà lo stesso costo di una missione Shuttle sarà un grande risultato visti gli obiettivi di gran lunga più importanti e la frequenza minore rispetto alla navetta attuale…
E ribadisco che il percorso che si sta seguendo è abbastanza normale per qualsiasi realizzazione (capsula o navetta che sia), avete mai visto un progetto che durante la sua definizione ha costi che diminuiscono e prestazioni che aumentano? Io mai… per cui è tutto preventivabile e prevedibile e da qui al primo volo magari ci saranno ancora aumenti di costi o modifiche ma tutta storia già vista e rivista e probabilmente inevitabile, insomma sarebbe preoccupante non succedesse visto che anche dall’elenco che hai fatto Maxi hai nominato tutti progetti gloriosi che hanno seguito lo stesso processo, conosci invece qualcuno che ha seguito il corso inverso?
Non rodetevi troppo il fegato, è solo il corso di un normale processo ingegneristico che viene sviscerato al pubblico in maniera limpida e cristallina, e queste possono esserne le conseguenze…

landing in water

orginal they want to land at Edwards Air Force Base
to save expensive cost of a sea recovery Fleet
and lower cost for the reusability
because landing in Salty Sea water is not good for Space Craft.

Hypergol RCS
first NASA want a High Performance RCS and main Propulsion System with same Fuel: Lox/Methan
but the Copyright on that is Russian. Congress and Senat say No ](,)
then NASA start Research program for Lox/ethanol and water yes V2 fuel ](
,)
to have High Performance no toxic Fuel
now back to Toxic Hypergol :kissing_heart:

NASA launch facility at Kennedy Space Center
a lot of Shuttle infrastuctur gona be Demolish
but still no Save Bunker for SSRB/Ares SRB fueled segment #-o
please god lets them build one [-o<

Arrivano intanto alcune smentite dall’Exploration Systems Mission Directorate:
“NASA has not abandoned the concept of land re-entries. The decision has not been made.”
Scott Horowitz dell’ESMD: “Has NASA deleted the requirement that Orion make routine landings on land instead of in the ocean? Has NASA directed Lockheed Martin to make these changes in the design of Orion? No. Still being studied, currently part of the trades to see what effects each requirement (including land landing nominally) has on weight.”