Gusci di noce per simulare il suolo marziano

La creatività di scienziati e ingegneri non ha limiti. Il team della missione Phoenix usa gusci di noce polverizzati per simulare il suolo marziano in uno studio sulla contaminazione fisica e chimica causata dai thruster del lander: Will Phoenix’ thrust raise too much dust?. Leggendo l’articolo scoprirete perché hanno scelto proprio i gusci di noce.

Paolo Amoroso

Nemmeno a JPL riusciamo a simulare la ridotta gravita’ Marziana. Quando Opportunity rimase insabbiato in Purgatory abbiamo dovuto replicare le condizioni in cui il rover era finito. Nell’In-Situ Instrument Laboratory (ISIL) abbiamo replicato il tipo di suolo utilizzando materiali comunemente trovabili (sabbia, argilla e terre diomatocee) e le abbiamo mischiate (un lavoraccio). La consistenza semiliquida del materiale replicava molto bene quanto era successo su Marte. Il problema era che dopo un paio di ore il materiale diventava estremamente compatto rendendo ogni test invalido. Quindi mano ai rastrelli e in ginocchio a smuovere la terra da sotto il rover. http://marsrovers.jpl.nasa.gov/gallery/press/opportunity/20050506a.html