Hayabusa 2: le operazioni in orbita

Le sollecitazioni (onde sismiche?) dovute agli impatti meteorici hanno qualche effetto nel ridistribuire il suolo sabbioso?

Super OT, ma

solo l’ultimo Kanji, il secondo simbolo del tuo screenshot, suppongo sia Ombra.
L’altro, pronunciato “no”, è la particella che fa il complemento di termine. Un po’ come il genitivo.
La parte precedente è il nome di hayabusa e le “virgolette”
“Hayabusa 2” 's shadow

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A marzo 2017, due ricercatori della Scuola superiore di fisica della Sorbonne hanno pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) un paper sulle dune di sabbia rinvenute sulla cometa 67P Churyumov–Gerasimenko, e studiate tramite lo strumento OSIRIS di Rosetta.
L’origine di queste formazioni deriverebbe dalla forte differenza di pressione che si crea al perielio tra le zone in ombra e quelle esposte alla luce solare, responsabile di una sorta di “vento termico” che, in determinate condizioni, consente il sollevamento e la distribuzione sulla superficie della cometa di grani di materiale assimilabili a particelle di sabbia.
Presupposto indispensabile è che il fenomeno di outgassing avvenga attraverso uno strato di terreno granulare e poroso, la cui coesione diminuisca progressivamente attraverso l’azione dello sfregamento meccanico delle particelle tra loro.
E’ un bell’articolo, completo di foto e diagrammi esplicativi (anche se ovviamente molto tecnico, con formule e riferimenti specialistici inintelligibili ai piu’, e di sicuro al sottoscritto).
Trovate il paper consultabile online qui

e la versione integrale in pdf qui

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Immagine ripresa da MASCOT durante la discesa a meno di 20 metri dalla superficie.

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Ecco il percorso di discesa di MASCOT e pure quello sulla superficie!

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Pubblicato oggi su Media INAF un ghiotto articolo sui primi risultati della discesa di MASCOT.
Il lander ha anzitutto permesso di appurare che il suolo dell’asteroide è del tutto roccioso, completamente privo di quelle dune di polvere di cui discettavamo pochi giorni fa.
Viene poi riportato come MASCOT sia rimbalzato ben otto volte, prima di posarsi finalmente al suolo, ma sul lato sbagliato, in modo tale da non consentirgli di comunicare i dati scientifici alla sonda madre, “come una tartaruga capovolta sul guscio”.
Problema risolto con una piccola spinta impartita al braccio di tungsteno del lander, che ne ha permesso il rotolamento (complice la bassissima gravità) in posizione consona.
I problemi riscontrati durante la discesa, causati dalla bassissima riflettanza della superficie che ha disorientato l’altimetro laser, hanno indotto infine i tecnici di Jaxa a posticipare al gennaio 2019 il tentativo di discesa della sonda madre, per il previsto prelievo di campioni del suolo dell’asteroide.
Prove di touchdown sono infatti in programma per il 14-15 ed il 24-25 ottobre, mentre nei mesi di novembre e dicembre le comunicazioni saranno interrotte, per il passaggio del Sole tra il pianeta Terra e Ryugu.

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Dispiace che una missione così interessante passi quasi inosservata sui media generalisti. In confronto Rosetta aveva destato molto più scalpore ed era salita alla ribalta e tutti, veramente tutti, la conoscevano (per dire anche mia mamma!)

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Hai ragione, anche se non ne comprendo appieno le cause.
Certo Rosetta godeva dell’effetto novità (non era la prima in assoluto, ma quella che ritrasmetteva immagini e video live), ed ESA aveva fatto un ottimo lavoro preventivo di marketing (il concorso per la scelta del nome per Philae, i cartoni animati etc.).
Per noi appassionati resta comunque una delizia, da gustare pian piano in questi lunghi mesi carichi di aspettative poco alla volta soddisfatte…

Ho la sensazione che nemmeno qui mi sembra sia stata seguita con particolare entusiasmo. Mentre i lander atterravano, le discussioni più calde erano quelle sul BFR e sul Gateway. Forse il motivo è stato proprio quello che diceva Marco. Pessimo tempismo.

Ma magari mi sbaglio e le persone che leggevano il thread senza intervenire erano molte. :woman_shrugging:

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A mio giudizio molto banalmente Rosetta era una missione europea, Hayabusa è giapponese; sta tutta qui la differenza (sto parlando dei media, sia ben chiaro).

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Può darsi che questo sia vero però ESA avrebbe dovuto fare di più per MASCOT… e forse anche il rinvio nella raccolta dei campioni di Hayabusa2 può aver contribuito.

ESA però non ha niente a che vedere con MASCOT. Il lander è DLR/CNES, ESA non c’entra niente…

Si, scusa, hai ragione @mcarpe, mi sono lasciato trasportare dal mio ESAnazionalismo…

A livello mediatico non so perché venga snobbate ma qui nel forum, secondo me, l’interesse crescerà per la fase finale della missione :slight_smile:

Non mi sembra sia stato fatto neanche l’articolo sul sito astronautinews…

Si accettano volontari.

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Infatti in Germania c’era molto più fermento. A Brema già ad Agosto c’era una mostra su Hayabusa ed allo IAC2018 hanno fatto più di una talk su MASCOT

Se era riferito a me, non ho nessuna capacità letteraria né tanto meno conoscenza sufficiente purtroppo… mi piacerebbe però

Comunque non penso che non sia stato fatto un articolo sulla missione per mancanza di forza lavoro, visto che sono stati scritti molti articoli successivi…

Brevissimo OT per dire che… la “forza lavoro”, composta da puri volontari, manca sempre. La coperta è sempre corta, e purtroppo a volte dobbiamo fare delle scelte e sono tante le notizie che non riusciamo a coprire con la redazione.
Per Hayabusa ci dovremo accontentare, per ora, di seguirla e commentarla bene qui, ed è già qualcosa :slight_smile:

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Oggi Hayabusa 2 ha effettuato la prima delle due ulteriori prove di avvicinamento a Ryugu in vista della raccolta campioni. La sonda è arrivata a 22,3 metri dalla superficie e poi è risalita, anzi sta ancora risalendo in questo momento.

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