L’HST è riuscito a rilevare, per la prima volta in assoluto, anidride carbonica (associato ai processi vitali) nell’atmosfera di un pianeta extrasolare, HD 189733b che si trova in orbita intorno alla stella HD 189733a nella nebulosa del manubrio a 63 anni-luce di distanza dalla Terra.
La clamorosa scoperta è stata annunciata oggi nel sito della NASA.
Il pianeta, scoperto nel 2005, grande quanto Giove presenta anche del vapore acqueo in atmosfera nonché di metano, tutti agenti chimici legati alla Vita.
Importante scoperta che credo sia sensazionale nel fatto di aver potuto trovare, per la prima volta, questi elementi in un altro sistema planetario.
Ma purtroppo non vuol dire necessariamente che siano legati a fenomeni biologici… anzi sicuramente no!
Ho fatto una affermazione troppo azzardata? Non credo, viste le caratteristiche del Pianeta!
After all, this "hot Jupiter" will not be hospitable to the development of even the most basic lifeforms (life as we know it in any case).
Sicuramente no?? E perché?
Certo potrebbe trattarsi di un fenomeno naturale, ma la presenza contemporanea di vapore acqueo, metano e anidride carbonica lasciano pensare no?
Inoltre il pianeta in sé non sembra essere un buon candidato dato che si tratta di un gigante gassoso, ma potrebbe avere dei satelliti di tipo terrestre in orbita intorno a se…
Ti rispondo qui, Paolo 137, tanto credo che unificheranno i 3nd!
Probabilmente si basano sulla luce dei due astri che arriva a noi sommata, poco prima del’eclissi, e la luce della sola stella che ci arriva durante l’eclissi! Le righe spettrali mancanti sono quelle del pianeta! Lato diurno.
Grazie Lem!
In realta’ lo pensavo anche io: quello che mi perplime ( ) e’ che questo sistema presuppone che riescano a risolvere i due corpi anche quando stanno quasi per allinearsi!
Solo 2 anni fa gli extrasolari li desumevano per via gravitazionale, adesso li vedono in technicolor!
Non credo serva risolvere i due astri, ma solo, si fa per dire, raccoglierne la luce totale e poi quella di uno dei due e vedere quali righe spettrali mancano.
Infatti nell’articolo linkato si dice che sono favoriti per questo tipo di osservazioni, sistemi con orbite complanari rispetto a noi, in quanto sono sistemi dove si possono osservare le eclissi.
Si, sono quelle tecniche stile “uovo di Colombo” con cui si ottiene tanto con pochi mezzi.
In questo caso ci vuole si, lo strumento, ma anche il genio di chi lo usa!