I 100 anni di von Braun

Oggi, 23 marzo 2012, ricorre il centenario della nascita di Wernher von Braun uno dei “padri” fondatori dell’Astronautica ed anche il primo a renderla di pratica applicazione (con il suo A4/V2).

Con questo post voglio ricordare questo grande, grandissimo personaggio storico.

http://it.wikipedia.org/wiki/Von_Braun

von Braun in posa difronte al SaturnV con in cima Apolo11

consiglio vivissimamente la lettura della biografia (equilibrata e per niente agiografica) di Michael Neufeld.
uno dei personaggi piu’ interessanti del 20o secolo. nel bene e nel male

Beh, c’é poco da dire. Un mito e una fonte di ispirazione per tutti noi. :clap:
Nessuno organizza qualche grande evento per questo centenario?

EDIT: guardando sull’OSTP di oggi, c’é un PAO event solo per Burbank oggi. Potrebbe essere per la ricorrenza…

oddio… von Braun “fonte di ispirazione” almeno per me proprio no.
personalmente preferisco di gran lunga Frank Malina (fondatore del JPL), che fondeva passiore per l’astronautica con una visione etica del proprio lavoro (proprio quella che difettava a von Braun, Korolev e compagnia)

Per carità ognuno ha diritto ad avere la fonte d’ispirazione che vuole, ma con tutto il rispetto per Frank Malina ed il suo lavoro (e la sua eticissima visione della vità per carità) ma è un nome sconosciuto ai più.
Sopratutto, e qui bisogna essere intellettualmente onesti, nessuna sonda robotica di nessuna nazione avrebbe mai lasciato la superficie di questo pianeta se non fosse stato per gli sforzi di persone come von Braun e Korolev nel progettare, realizzare e far divenire realtà il razzo balistico multistadio.

I personaggi sopra citati, aldilà di scelte eticamente discutibili (ma evitabili? Sopratutto considerando i luoghi dove sono nati e cresciuti) , hanno un valore tecnico e storico che va ben oltre tutte le altre possibili considerazioni.

Il tutto imho e senza voler fare alcuna polemica.

Il problema parlando di Von Braun e di Korolev è proprio questo, le loro scelte (eticamente discutibili) erano evitabili o no? Probabilente erano inevitabili, come anche molte scelte attuali (molto meno tragiche), questo perché siamo tutti condizionati e condizionabili, in qualunque epoca storica ci tocchi vivere! Non sempre si può fare liberamente tutto quello che si vuole, se così fosse vivremmo nel mondo dell’utopia e non in quello reale! Certamente bisogna cercare, sempre, di farsi condizionare il meno possibile!

Salve a tutti :slight_smile:

Questo tema di discussione è uno di quelli che difficilmente trova tutti d’accordo. In molti altri campi, lo sport ad esempio, ci sono stati o ci sono attualemnte persone di talento, di successo, che però non sempre poi si comportanto secondo la comune morale o l’etica della maggioranza delle persone.

Insomma anche qui è difficile dare un “giudizio” definitivo sull’uomo von Braun. Ma penso ad un altro altrettanto brillante scienziato come von Neumann che pure non faceva mistero delle sue idee in tema di necessità dello sviluppo delle armi atomiche. O Teller, il padre della Bomba H. Chi ha letto il libro “Che ti importa di ciò che dice la gente?” pieno di aneddoti sulla vita di Richard Feymann, sa di cosa parlo.

Io, dato che ho studiato e lavoro nel settore spaziale, non posso non riconoscere che i von Braun, i von Neumann hanno dato un impulso (non solo in senso figurato :-)) unico alle discipline in cui si sono applicati. Ritengo che questo fosse il loro obiettivo primario, il miglioramento di una tecnica, e che l’applicazione, l’utilizzo di questa tecnica fosse qualcosa di secondario (per loro).
Se posso aggiungere un’altra considerazione, alle volte il confine tra l’etico e il non etico è, come dire, non direttamente collegabile a ciò che si fa. Uno lavora, che so, ai satelliti GPS ma non è responsabile se il segnale GPS viene utilizzato da un missile che va a centrare un’asilo invece dei Taliban. E’ brutto dirlo, ma è così.

Io mi sono dato come confine il lavorare su missioni scientifiche o commerciali, non su militari. Fin ora ci sono riuscito ma alle volte mi chiedo se comunque si riesca sempre e comunque a non essere, anche indirettamente, coinvolti.

Ritengo von Braun un genio ed uno scienziato senza pari. Le considerazioni etiche esulano da queste considerazioni e sono (credo) molto personali

Oggi von Braun sarebbe processato per crimini contro l’umanità in conseguenza del suo ruolo nella gestione del lager nazista di Dora-Mittelbau. Anch’io lo considero uno degli scienziati più visionari del XX secolo, ma certe responsabilità storiche non possono essere ignorate. Inoltre, non dimentichiamolo, per il suo passato fu contestato duramente anche nel periodo di massimo successo. Dopo un lancio ben riuscito, una giornalista gli chiese in modo provocatorio se l’obiettivo raggiunto dal razzo fosse Londra… Korolev era invece una vittima di un campo di lavoro staliniano e quindi il paragone con von Braun mi sembra improponibile…

Questa frase è da incorniciare, ed esprime al massimo il mio pensiero. Ogni tecnologia può essere usata in qualunque modo, e non si può colpevolizzare chi l’ha scoperta perchè qualcun’altro ne ha fatto uso. Pensate che fatica fare una galleria o estrarre ghiaia da una cava se non ci fosse la dinamite, giusto per fare l’esempio più ovvio possibile.

E allora alla fine uno deve fare un bilancio dei risultati: le cose che Von Braun ha regalato all’umanità, hanno fatto più male o più bene? In potenza, direi senza dubbio più bene, perchè se un giorno mai ce ne andremo da questo pianeta, lui sarà uno di quei pochi che hanno dato un contributo fondamentale…

Forse mi sono spiegato male. Le responsabilità di Von Braun non riguardano la progettazione e l’impiego dei razzi nella guerra, ma la morte di migliaia (forse 20.000) di internati in un lager in cui svolgeva un ruolo non marginale. In un processo si sarebbe potuto difendere da accuse tanto gravi (molti sopravvissuti di Dora testimoniarono contro di lui), ma oggi non si può far finta di niente solo perché ha portato l’uomo sulla luna… Fu un criminale o solo un cinico senza scrupoli capace di chiudere gli occhi davanti all’orrore di un campo nazista? E’ un giudizio storico difficile (molti tedeschi allora si comportarono così), ma l’ombra resta e non è corretto, nel centenario della sua nascita, dimenticarla!

purtroppo l’immagine di von Braun che molti appassionati si sono fatti e’ ancora quella basata sulle sue biografie degli anni 50: un sognatore molto ingenuo che non sapeva quello che ci stava dietro ai suoi progetti, che non si rendeva conto di stare aiutando un regime efferato e che ad un certo punto si ritrova persino arrestato dalle SS perche’ aveva osato pensare ai viaggi spaziali invece che al contributo bellico. questa e’ l’immagine molto ripulita che von Braun aveva voluto dare si se’ negli stati uniti e che i militari avevano avallato per non dovere ammettere di stare utilizzando “scienziati nazisti”.
la realta’, almeno quella che emerge dalla biografia di Neufeld (considerata “la biografia definitiva” sull’argomento) e’ un’altra: senza dubbio era un sognatore, forse ingenuo, sicuramente molto spregiudicato in fatto di etica, tiepidamente simpatizzante per Hitler, almeno fino al 44, quando venne effettivamente arrestato (in realta’ venne arrestato per un gioco di potere tra le SS e l’esercito su chi dovesse gestire il centro di Peenemünde), e soprattutto perfettamente cosciente della realta’ del lavoro forzato che c’era dietro la produzione dei V-2. Neufeld cita due documenti chiavi che da soli configurano la partecipazione a dei crimini contro l’umanita’. questi documenti per sua fortuna sono stati riscoperti solo dopo la sua morte, ma per esempio hanno decretato la caduta in disgrazia di altre persone “importate” negli stati uniti durante l’operazione Paperclip (Arthur Rudolph per esempio, responsabile della produzione del Saturn V ma anche delle officine sotterranee-lager di Dora, definito in un rapporto di intelligence “100% nazi”, o Hubertus Strughold, “il padre della medicina spaziale”, implicato nel progetto Mercury ma anche negli esperimenti su cavie umane a Dachau).
la domanda ovviamente resta: von Braun avrebbe potuto fare diversamente? probabilmente no, una volta entrato nell’ingranaggio ne divento’ parte attiva ed assorbi’ la subcultura nazista fino a non porsi nessuno scrupolo morale. probabilmente, come fecero altri tra gli appassionati tedeschi di astronautica, l’unica soluzione sarebbe stata sfilarsi dal gruppo quando iniziarono ad arrivare i finanziamenti militari, negli anni '30. dopo era troppo tardi

Come scrive Paolo non ha senso chiedersi cosa avrebbe fatto von Braun in un’altra situazione geopolitica, forse negli USA sarebbe divenuto un campione di democrazia, forse.
Non che vivere negli USA renda le persone automaticamente democratiche o sane (basta pensare a pensare a personaggi come Hoveer per ricredersi).

Sicuramente nessuno qui vuole restituire a von Braun una “verginità democratica” che non può riavere ma nemmeno disconoscerne i meriti solo perché ha collaborato con il regime nazista. Anche Korolev può essere sottoposto alla stessa “gogna”, è vero che si è fatto alcuni anni nelle miniere di (rura pente) Kolyma ma non avversione al regime staliniano ma solo per la gelosa delazione del suo nemico Glushko. D’altra parte lo stesso Korolev non ebbe nessun problema a lavorare di nuovo nel settore con la benedizione di Stalin una volta riabilitato tanto da “regalare” all’URSS il suo primo MRBM ed il primo ICBM.

La Storia non tutta bianca o tutta nera spesso, molto spesso, è fatta di grigi perché tale è la natura umana. Dobbiamo accettarlo, nascondere le cose non servirebbe a nulla.

Se l’Umanità è andata sulla Luna, se le porte del Cosmo si sono aperte non è solo grazie a personaggi come Einstein e Malina ma anche grazie a persone come Fermi, von Braun e Korolev.

che Von Braun non fosse un cosiddetto “santo” è assodato.
se eventualmente, per ipotesi, avesse avuto dei pentimenti circa le sue idee naziste
dell’ epoca senza però dissociarsi una spiegazione potrebbe magari essere che almeno
fino al 1941 gran parte dei tedeschi fossero erroneamente convinti di poter vincere
la II Guerra Mondiale ma quando verso il 1944 si capì che ciò non era logicamente
possibile e per tale motivo presumibilmente la dittatura diventò più feroce sia contro
i civili che anche gli stessi militari a quel punto per tirarsi fuori era sicuramente necessario
un atto di eroismo con grave rischio di vita specialmente appunto se trattavasi di militari.
vedere come esempio il fallito attentato ad Hitler nel 1944 organizzato da suoi gerarchi
e riguardo i civili vedere la cosiddetta “Rosa Bianca”.

E’ molto probabile che se si fosse ribellato avrebbe fatto la stessa fine di Stauffenberg e degli altri cospiratori della operazione Walkure (se ne salvò, credo, solo uno) o dei dissidenti della Rosa Bianca (i principali capi del gruppo furono tutti uccisi e i fiancheggiatori finirno tutti in prigione) e a quel punto la storia dell’astronautica, e forse non solo dell’astronautica, sarebbe profondamente cambiata!

Che dire avrebbe fatto bene o no?

Siamo ancora temporalmente troppo vicini a quei tragici avvenimenti per dare un giudizio distaccato (se mai sarà possibile darlo).

Aii posteri l’ardua sentenza!