I codici degli studenti europei raggiungono la ISS e vincono i ragazzi italiani

Pensavo che scaricassero poca CO2, invece è un’enormità! :fearful: Basti pensare che un uomo in moderata attività fisica produce circa 60 grammi all’ora di CO2. Gli ECLSS devono lavorare alla grande quando sono in funzione le Spheres

Il fatto che le sfere possano espellere 800 g/h non significa che le sfere abbiano i motori accesi per un’ora.

http://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/experiments/SPHERES.html

Leggendo sulla pagina dell’esperimento, generalmente ci sono test da 3,5 ore con una decina di esperimenti che vanno dai 10 min al quarto d’ora.
Guardando questo filmato

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=I-ecRSSHhII#!

sembra che usino pochissimo i propulsori.
Ora sto vedendo un altro video e anche lì sembra che li usino pochissimo

http://www.youtube.com/watch?v=nKvpnyXZr7I#ws

Sarebbe interessante vedere quanto propellente viene consumato in una “missione”

Nel documento citato da IK1ODO si parla di “– Average of 4.8 tanks per hour – below safety limit of 6.5 tanks per hour” e si aggiunge più avanti di sostituire la bomboletta quando scende sotto il 20% della capacità. Sarebbe interessante approfondire l’argomento, qualcuno ha altri dati a disposizione? :thinking:

Esatto. E’ il parallelo del tempo di conversazione di un telefono cellulare, che è molto minore al tempo di stand-by. Piuttosto sarebbe da capire con uno “sbuffo” da diciamo 10 secondi quanta CO2 emette una sfera.
Considerando che con uno sbuffo da 10 secondi credo riesca a farsi tutta la ISS lungo fuori …

Sì, ne usano relativamente poco per ogni “accensione”, ma è previsto che l’operatore cambi la bombola più volte per ora, e che la cambi (facendo un “vent” della bombola semivuota) se la capacità è sotto il 20%. Grosso modo una bombola basta per una sessione di test (un quarto d’ora, o giù di lì). La spinta di ogni thruster è inferiore a 0,1N, le sfere hanno massa di 4,5 kg, ma non ho trovato il consumo specifico di CO2.

Adesso faccio una telefonata “su”, poi vi dico di preciso quante ne cambiano :wink:

Fonti molto autorevoli mi dicono che l’accensione dura max 200 ms per secondo. Però non ho trovato il dato della V di uscita del CO2 per calcolare il consumo specifico data la spinta (che è di 0,13N).
Nella sessione ultima di Zerorobotics una bomboletta è durata per le due ore del test, quindi forse il parametro di 800g/h è il worst case. Comunque qualcuno ha fatto una email al MIT, e mi farà sapere.
I team italiani saranno a Roma per registrare la puntata di Geo&Geo il 6 marzo. Appena avrò la data della trasmissione vi farò sapere.

Wow, ho scatenato una mega discussione e poi mi sono eclissato :stuck_out_tongue_winking_eye:
Cmq tranqiulli che non confondo la CO2 con il CO, e la CO2 rimane un gas tossico che va controllato molto attentamente. Non vi sarete mica dimenticati il film Apollo 13 vero? :slight_smile:

L’uomo emette circa 1 kg di CO2 al giorno, quindi effettivamente i 100-200 g di Spheres non sono granchè nel loro complesso. Il problema è però che emettono CO2 al 100%, e questa ci metterà un po’ a diffondere per arrivare a concentrazioni normali… mi chiedo a sto punto se ci siano dei controlli a livello di operazioni per evitare che goli astronauti stiano troppo vicino agli Spheres durante l’attività.

Ah dimenticavo, IK1ODO, la CO2 si usa per gli estintori perchè è più pesante dell’aria, e quindi si deposita su ciò che sta andando a fuoco scacciando via l’ossigeno e quindi spegnendo il fuoco. Il problema è che anche i PFE della stazione sono caricati a CO2, seguendo la tecnologia terrestre, e questo darebbe non pochi problemi in caso ci sia bisogno di usarli (visto che loro di CO2 ne hanno un bel po’ di più di Spheres).
Avevo studiato la cosa tempo fa per capirla, con l’idea di concepire gli estintori del futuro usando azoto invece che anidride carbonica, visto che nello spazio non farebbe differenza e per lo meno l’azoto non è tossico. E non sono mai riucito a trovare un buon motivo per usare la CO2 nello spazio, se non quello di usare tecnologie già esistenti e testate, e neanche nessuno che si fosse mai preoccupato del problema nel progettare la ISS…
Poi ho cambiato lavoro e ho lasciato perdere… :slight_smile:

Le safety rules per utilizzare gli estintori a CO2 della stazione richiedono di indossare una maschera con ossigeno. (Non mi pare che sia un requisito per le attività con Spheres (ma non ho davanti la procedura)).

L’azoto non è tossico, ma una bolla di azoto non è piacevole lo stesso, e credo che un estintore a N2 avrebbe le stesse precauzioni di utilizzo di uno a CO2…

Curiosità (non per Buzz credo :wink: ) IT nell’OT: Columbus riceve Azoto puro dalla stazione per pressurizzare un serbatoio di stoccaggio dell’acqua del sistema di regolazione termico (TCS).
Nelle procedure di apertura del rack che contiene il serbatoio, è previsto l’utilizzo di un dispositivo per controllare la pressione parziale di ossigeno nell’aria, per sincerarsi dell’assenza di bolle di azoto.

Buzz sa anche perché so bene questa cosa, oggi :wink:

Fare un bollone con un estintore avrebbe le stesse controindicazioni della CO2, meno la tossicità…ma esiste qualcosa che rimuove azoto in eccesso dall’aria nell’ECLSS della stazione?

si potebbero imbarcare batteri azotofissatori?

Già, e in teoria dopo bisogna anche isolare il modulo, depressurizzarlo per far uscire la CO2 e poi ripressurizzarlo con l’aria di stazione attraverso le valvole sull’hatch.

Beh, no, la cosa è completamente diversa. È vero che una bolla di azoto ti uccide comunque.
Però una cosa è liberare 5 chili di azoto in un modulo in cui ce ne sono già altri 50 chili in atmosfera, al massimo aumenterai la percentuale da 80 a 85%… tutt’altra cosa è liberare 5 chili di anidride carbonica in un modulo in cui ce ne sono meno di 50 g, il che ti fa aumentare la concentrazione dallo 0,05% al 5-10%.
E in un’atmosfera con 85% di azoto e 15% di ossigeno si può ancora vivere, in una con il 5-10%di CO2 no :wink:

Bravo, studia! :slight_smile:
Cmq in alternativa l’equipaggio può usare il Portable Fan Assembly per ventilare il rack, oppure aspettare mezz’ora. E in genere non fanno nessuna delle tre cose… ah gli astronauti! :smiley:

Di nuovo, dipende dalle concentrazioni. Si è vero che un bollone al 100% di azoto ti uccide. Ma un bollone all’85% di azoto e 15% di ossigeno no… mentre invece un bollone al 75% di azoto, 15% di ossigeno e 10% di CO2 ti fa molto male :wink:

E comunque no, non esiste niente che rimuova l’azoto in eccesso. Semplicemente c’é la leakage fisiologica della struttura della ISS, che viene compensata dall’ACS (Atmosphere Control & Supply) con le giuste quantità di ossigeno o di azoto per bilanciare eventuali eccessi

Non sono sicuro di capire :help:

Sono quei batteri anaerobi o simbionti che, nel suolo, trasformano l’azoto gassoso N2 in ammonio. I nitrificatori e nitratori trasformano l’ammonio rispettivamente in nitriti e nitrati che poi vengono assorbiti dalle piante. (Ci sono anche i denitrificanti che trasformano i nitrati in azoto gassoso che torna all’atmosfera.)
Ok ok, è impraticabile sulla ISS

Capito! Grazie!

Si ma per cosa? L’azoto è la cosa che ci preoccupa di meno nella stazione, visto che è totalmente inerte ed è il componente principale dell’atmosfera… se vogliamo è molto più pericoloso l’ossigeno, visto che a concentrazioni oltre il 30% anche il metallo comincia a diventare infiammabile :wink:

congratulazioni! :clap: