I primi commenti e reazioni al "Piano Obama" per lo spazio

I Russi avevano accennato alla cosa al tempo delle tensioni con l’America,per lo scudo antimissile di Bush piazzato ai confini e per il sostegno alla fazione antirussa in Ucraina,nel caso di un ritorno alla “guerra fredda”…
Che poi fosse una vuota minaccia propagandistica,o che allora la cosa fosse ancora tecnicamente possibile è un altro discorso.

Tornando in argomento,
Leonardo il TG della scienza oggi ha parlato di un Congresso molto battagliero contro la decisione del Presidente.
L’opposizione sarebbe bipartisan.
Vedremo.
Continuo a pensare che l’eventuale scelta di Orion Lite,con l’impegno di arrivare ad un block-II ,e lo studio di un vettore Heavy lift entrambi da impiegare oltre il LEO quando i tempi lo permetteranno,potrebbe essere una soluzione di compromesso in grado di accontentare tutti.

No, la proposta era nata dalla ventilata possibilità che la NASA abbandonasse la ISS nel 2015 come da Constellation “prima versione”, a quel punto ne Russia ne ESA avrebbero potuto permettersi di mantenere tutta la ISS per cui l’Agenzia Russa aveva intrapreso uno studio per poter continuare ad utilizzare la propria sezione anche senza il segmento internazionale. Già allora però la sola sezione russa non era autosufficiente e per questo si era concretizzata la possibilità di lanciare i due moduli SPM (ancora ufficialmente presenti nei piani).
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=5109.msg70904#msg70904
Nessun ritorno di fiamma da guerra fredda quindi…


ISS_russ_sef_07-2006.jpg

Allora avrò letto una minch… cavolata.
Ricordo che era in un thread su Nasaforum.
P.S.
Circa la notizia riportata da Leonardo,risulta un “rumore di sciabole” al Congresso,o è la solita esagerazione giornalistica Italiana?

Qui tradotto integralmente il comunicato stampa di Lockheed Martin, responsabile fra le altre cose dello sviluppo di Orion:

Siamo profondamente delusi circa la proposta di budget dell'Amministrazione che cancellerebbe il Progetto Orion insieme alla cancellazione del Programma Constellation. La maturità di Orion è evidente dall'essere pronto per il primo test in volo che si svolgerà nelle prossime settimane. E' un dato di fatto che Orion possa essere pronto per voli umani in orbita bassa e per nuove missioni di esplorazione nel 2013, in modo così da assottigliare il gap attualmente presente nel volo spaziale umano USA al ritiro dello Space Shuttle, al termine di quest'anno.

Sono già stati fatti significativi investimenti dall’industria privata e dalla Nazione nel progetto Orion che è “human rated” e in grado di assicurare livelli di sicurezza per l’equipaggio mai raggiunti da nessun veicolo in passato e non raggiungibili nemmeno fra quelli attualmente proposti.
Quasi 4000 persone, più di 500 imprese commerciali e migliaia di piccoli fornitori nel Paese hanno lavorato fermamente al progetto Orion per supportare lo sforzo della Nazione nel settore dei voli spaziali umani.
Nuovi stabilimenti sono stati costruiti e altri aggiornati. Tecnologie innovative come quelle per un nuovo sistema di abort, un nuovo sistema di rendezvous e docking autonomo, un sistema di supporto vitale quasi a ciclo chiuso, pannelli solari allo stato dell’arte e nuovi sistemi avionici erano presenti nel progetto.
E la prossima generazione di ingegneri, scienziati, insegnanti e studenti, così importante per il futuro dell’America, da questo è stata ispirata.
La cancellazione di Orion sacrificherebbe queste capacità e questi risultati.

La proposta di budget del Presidente verrà, ovviamente, esaminata dal Congresso e richiederà un’approvazione del Congresso. Nelle future fasi di approvazione del budget Lockheed Martin sarà impegnata nei lavori con il Congresso, l’Amministrazione e NASA per assicurare un sicuro, percorribile e robusto programma di esplorazione che non ceda ad altri la leadership spaziale degli USA.

In effetti erano già stati costruiti nuovi impianti per il Constellation e stavano iniziando i test per Orion, mah. Il Congresso può cambiare qualcosa?

In teoria si.

Chissà se la Lockeed e l’indotto che gravitavano attorno al progetto sono sufficientemente influenti da indurre il Congresso a respingere le decisioni di Obama.
Io non lo credo perchè la Lockeed è solo una delle big dell’aerospaziale veramente interessate mentre l’indotto è troppo piccolo e frammentato per costituire un fronte solido di opposizione.

Ed è proprio quello che si stà prospettando, se non fosse che, per ora, i vari Senatori e Deputati stanno “abbaiando” singolarmente, difendendo ciascuno l’interesse del proprio stato.

Personalmente, dopo giorni di letture e dopo l’abbaglio iniziale, posso affermare che:
“sono pienamente d’accordo a metà col Mister!”…

  • Concordo sull’abbandono del Constellation, soprattutto come architettura.
  • Non concordo sull’abbandono totale del sitema Shuttle Derived: l’ET e gli SRBs non andavano lasciati morire.

Concludo con una curiosità sulla non tanto simpatica Lori Garver, cito da Wikipedia:
"In 2001 and 2002, Garver initiated a project to increase the visibility and viability of commercial spaceflight. Supporting a client who was paying for a trip to space led to her own quest for a sponsored space flight aboard the Russian Soyuz vehicle to the International Space Station.
Devo dire che c’è riuscita, ha trovato un GROSSO cliente per la Soyuz!

Goodbye Moon! Hello Mars?

Interessante video che spiega come il rinunciare, per ora, alla Luna, possa favorire lo sviluppo di tecnologie per l’esplorazione di Marte

http://www.youtube.com/watch?v=72bRbYE391I&feature=sub

Video interessante!

Bravi Urania!!

Le opinioni sul piano di Obama per la NASA dell’astronauta di Apollo 17 Harrison Schmitt: New Space Policy Cedes Moon To China, Space Station To Russia, And Liberty To The Ages.

Paolo Amoroso

Gene Cernan ha già bocciato il piano definendolo catastrofico (e polemizzando a distanza con Buzz Aldrin).

Credo che sia opportuno ricordare che Schmitt dopo la fine del suo lavoro alla NASA ha intrapreso una carriera politica come esponente del partito repubblicano, rivestendo la carica di senatore per un “term”.
Logico quindi che oltre alla frustrazione per la rinuncia al ritorno sulla Luna l’articolo sia motivato da un attacco politico vero e proprio (non per nulla parla apertamente delle elezioni di mid-term da tenere quest’anno).
Anche i toni di diversi passi dell’articolo sembrano parlare più alla pancia dell’america profonda piuttosto che a un pubblico di addetti ai lavori.
Questo logicamente INHMO

Concordo. E i toni apocalittici da nuova guerra fredda con la Cina e i pericoli per la “libertà” dall’abbandono del ritorno sulla luna sono onestamente risibili/ridicoli.

Fra le ragioni delle frsutrazioni di Schmitt può esserci anche il ricordo di un discorso di Nixon, che Schmitt ascoltò insieme con l’equipaggio di Apollo 17 mentre ritornava verso la Terra dopo l’allunaggio, dal quale risultò chiaro che gli USA non sarebbero tornati sulla luna almeno fino alla fine del XX secolo.

Paolo Amoroso

Condivido in pieno il pensiero di Paolo, la Guerra Fredda è finita da un pezzo e non ha senso resuscitarne il fantasma solo per giustificare un progetto ingiustificabile, nei modi e nei tempi in cui è stato proposto.

Non fraitendetemi, come ho scritto più volte, io sono un fautore del ritorno alla Luna, prima (molto prima) di Marte.
Ma non così non come pretendeva il Constellation, non con una replica sterile, seppur più performante, delle missioni Apollo.
Buzz Aldrin ha ragione, non ha senso guardare al quel passato “mitico” cercando di riproporlo peridocamente, bisogna guardare avanti e bisogna impiantare stabilmente la presenza umana in LEO, la Luna poi.

Quanto al discorso di Nixon, l’equipaggio di Apollo 17 sapeva benissimo che sarebbe stato l’ultimo ad andare sulla Luna e lo sapevano almeno da un paio di anni. Il resto è ipocrisia bella e buona…

Sarebbe interessante conoscere le reazioni degli astronauti Apollo al nuovo piano di Obama. Ecco quelli di cui ho letto:

Favorevoli: Aldrin
Contrari: Cernan, Schmitt

Paolo Amoroso

Beh,non era scontato.
Se lo Shuttle avesse mantenuto le sue promesse, un ritorno sul nostro satellite dagli anni 90 appoggiandosi al sistema STS non sarebbe stato impossibile (qualcosa sul tipo del l’architettura LEV/LTV http://www.astronautix.com/craft/lune1989.htm ),
e del resto se invece di puntare sul Buran,negli anni 70 i Russi avessero preferito procedere col programma LEK e LK Energia, gli Americani avrebbero di certo tentato un ritorno in tempi brevi (Reagan non avrebbe mai lasciato la luna ai comunisti)!
Nixon non era affatto autorizzato a stabilire che Apollo 17 sarebbe stato l’ultimo allunaggio del XX secolo,e quella frase fu un grave errore.
Circa il pensiero degli Astronauti sul “nuovo corso” sarei interessatissimo a conoscere quello di John Young.
Sospetto comunque che (a parte Aldrin) vi sia una certa delusione.

Interrompo il piagnisteo generalizzato per segnalare questo interessante articolo di analisi apparso su Le Monde (alla faccia… se ne leggessero piu’ spesso di articoli cosi’ ben informati su un quotidiano…)
http://www.lemonde.fr/opinions/article/2010/02/10/la-revolution-spatiale-de-barack-obama-par-jerome-fenoglio_1303706_3232.html