I.S.A.A. non vola solo con Samantha!

Grande Micol!

Grazie a te Micol! Felice che ti sia divertita!

Complimenti micol, ora ti manca solo il caschetto di Snoopy da aviatrice.

…e la spilletta di “donna che ha volato nell’aria” :grin:
Bella iniziativa il volo rosa, simpatica

Mi attrezzero’ :slight_smile: poi voglio mettere un bel manicottino a vento fuori dal balcone.
Iniziativa davvero bella per noi ragazze! Mi informero’ x altri svolazzamenti ed anche sui corsi nella mia zona, magari piu’ avanti qualcosa si puo’ fare.

Grandissima Micol!! :clap: :beer:

E complimenti a Daniele e al suo gruppo per l’iniziativa!

Molto interessante anche la check-list. Poi che dire, decollo dolcissimo (non me ne sono accorta subito) ed anche l’atterraggio…l’unica durezza era dover scendere.
Erano presenti gli operatori di Mantova tv e da martedì sul loro sito saranno visibili le riprese sul campo!

Le Check List sono essenziali, anche in aerei semplici e leggeri come il Tecnam P92 (versione ultraleggera o VDS). Diciamo che spesso e volentieri ti fanno “arrivare alla vecchiaia” l’unica volta che mi sono distratto e ho saltato un punto sono decollato senza flap… nulla di grave ed assolutamente fattibile (ed indicato in certe situazioni) ma il fatto di non aver innescato la “catena decisionale” ovvero se metterli e quanto metterne mi ha fatto credere di fare un decollo “standard” con 15° di flap mentre ero a 0°… in un decollo in pianura con pista lunga l’unico effetto è stato, a parte la corsa a terra più lunga… salire molto più velocemente (il rateo di salita)! se fossi stato su pista corta, con ostacoli in fondo e soprattutto una temperatura ambientale alta… mi sarei piantato! pensate che molte equipe chirurgiche stanno adottando, insieme a consulenti aeronautici delle vere e proprie Check List per le sale operatorie.

Non vorrei andare OT, ma questo è un argomento interessantissimo per me… durante uno dei vari corsi Human Factor fatti ho scoperto che (almeno qualche anno fa) paradossalmente in sala chirurgica non esistono delle vere e proprie check list… e questo se ci pensate è incredibile visto che in aeronautica esistono da sempre o quasi e ci sono tomi di studi sull’utilizzo delle stesse nel prevenire una serie infinita di guai derivati dai fattori umani…
Ora non so come sia la situazione, sarebbe però interessante sapere come vengano gestiti attualmente in ambiente chirurgico o comunque medico critico questi fattori, se ci sono checklist, procedure mirate al fattore umano, doppi controlli, se il personale è aggiornato e addestrato a riconoscere le principali cause di errori umani facendo magari corsi ricorrenti di human factor…
Mi interessa molto, eventualmente scorporiamo il thread :wink:

Per il flap… diciamo che ti è andata bene… :wink: Ma il solo fatto che tu abbia scelto di raccontarlo e farlo conoscere ti fa onore ed è segno che non è successo invano… due cose non scontate!

Con un aereo che pesa 450 kg e 100 cv a disposizione, 750 mt di pista davanti un decollo a flap 0° è una “piece of cake” e ci addestriamo a farlo!( è previsto anche il decollo a 0° dal manuale) anziché staccare a 200 mt stacco a 250 mt dall’inizio della corsa… ripeto se si fosse verificato su una pista corta (meno di 400 mt) ed in condizioni di alta temperatura ambientale mi sarei fatto male probabilmente! (come odio l’altitudine di densità)

Intendi ad esempio a problemi legati al saltare degli step della checklist perché dopo tanti anni la si fa “a memoria” invece di veramente leggere ogni step?
Lo chiedo perché questo è un tipico esempio di errore anche nelle operazioni spaziali. La prima cosa che ti insegnano è “Non fare niente a memoria. Anche se lo sai, vai comunque a leggere la procedura o la flight rule”. Ma inevitabilmente dopo anni che si fa lo stesso lavoro ogni tanto l’errore di questo tipo scappa, sia agli operatori a terra che anche agli astronauti…

i “MEM Items” sono previsti solo ed esclusivamente nella fase iniziale dell’emergenza e contengono pochissimi step che vengono provati e riprovati con la “memoria tattile” ovvero immagini l’emergenza e tocchi i comandi senza attivarli.

Affidarsi troppo alla memoria ed alla sicurezza di sè aumenta l’errore soprattutto nelle persone esperte, lo vedo anche nel mio lavoro: la tentazione di andar via più lisci…qualche collega anziana che a volte un po’ lo fa…invece no, mai abbassare l’attenzione. Non succede niente a scuola, ma se succede la responsabilità verso i minori è schiacciante.

@Daniele: sono andata a curiosare nelle scuole di volo del milanese e all’AGV di Senago (la più vicina a casa escludendo Bresso) ho letto che l’età richiesta per VDS è 16 anni: vero?? Per la teoria usano “Il nuovo volo ultraleggero” editore AviaBooks Manuale di Volo P92s, anche voi?
Bellissimi corsi al Vittoria Alata di Cogliate, un po’ più fuori mano e un po’ più onerosa.
Chissà magari per i 50 anni ce la posso fare!! :slight_smile:

Il libro di teoria è corretto, ce ne sono molti in commercio e tutti validi, il corso teorico però è fondamentale, il problema è trovare un buon maestro! il manuale di volo dell’aereo varia a seconda dell’aereo che utilizzi. Si l’età minima è 16 anni, tu che li hai superati da un paio non dovresti avere problemi! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Si esatto, oppure interrompere una sequenza di operazioni e non riprenderla da dove si era arrivati, oppure ancora, passaggi di consegne non corretti, procedure non aggiornate, sequenze errate non applicabili, interpretazioni personali nelle procedure ecc…
Alla fine è incredibile come gli studi realizzati in decenni nel mondo dell’aeronautica siano facilmente applicabili in molti altri settori ad alto rischio, come appunto quello medico, e invece non lo siano per nulla o quasi… Alla fine quello che in aeronautica da decenni viene chiamato Human Factor dai tecnici oppure Crew Resource Management (CRM) dai piloti è sempre basato su tecniche di riduzione del rischio applicabili facilmente a molto altro…

Thomas Pesquet aveva parlato di Crew Resource Management sul blog degli Shenanigans ESA.