L’Agenzia spaziale canadese ha fornito alla MacDonald Dettwiler and Associates (MDA) l’avvio per lo studio di una nuova generazione di braccio robotico che potrebbe essere utilizzato per la capsula Orion .
Lo studio in questione è effettuato nella collaborazione già consolidata fra NASA ed Agenzia Spaziale Canadese.
La costruzione del braccio robotico è offerta in cambio di voli di astronauti canadesi su Orion.
MDA è stata selezionata dalla Canadian Space Agency (CSA), il mese scorso, per sviluppare i progetti concernenti un continuo impegno per la partecipazione a iniziative di esplorazione dello spazio sia con la NASA che le altre agenzie spaziali internazionali.
Nell’ambito di un contratto del valore di 1,8 milioni di dollari canadesi (1,4 milioni dollari USA) MDA studierà la componentistica robotica per l’assistenza in orbita e per l’assistenza robotica alle missioni lunare nel programma Costellation.
Steve Oldham, Vice Presidente responsabile della robotica dell’ MDA, ha detto che anche se il contratto è limitato da un punto di vista finanziario, si ha la possibilità di gettare le basi per futuri programmi.
Infatti Orion non solo farà da spola verso la Stazione Spaziale, ma sarà il fulcro delle missioni lunari, per cui l’esperienza venticinquennale del canada in questo campo può aver nuova importanza anche con la nuova generazione di velivoli spaziali USA dotandoli di braccio robotizzato, anche in funzione di un eventuale uso d’Orion come sistema di manutenzione di strutture orbitanti come telescopi spaziali.
Anche se portavoci della NASA hanno affermato che allo stato attuale Orion non necessita di manipolatore robotizzato, non hanno completamente escluso una sua possibile configurazione nel futuro.
Al Canada comunque preme anche non perdere il canale privilegiato ottenuto in questo tempo per la presenza di suoi astronauti, tanto che è in corso una nuova selezione d’astronauti canadesi.
Interessante questo tipo di uso, potrebbe tornare molto utile viste anche le possibilità di Orion (o meglio del sistema ad esso collegato) di uscire da LEO…
Un po’ più versatile, da questo punto di vista, dello Shuttle!
P.S.
Lungi da me riaprire la diatriba Shuttle vs Orion mi riferisco a questo possibile utilizzo, non hai due sistemi in toto!
Mi piace un sacco l’idea di mandare Orion in GEO a riparare qualcosa che si è rotto!
Pero’ effettivamente Orion avrà la capacità di sopravvivere in ambiente diverso da LEO, ma non la capacità propulsiva per arrivarci. Per questo servirà l’Ares-V…
Beh certo, infatti ho specificato parlando di “sistema” Orion/Constellation…
Ci vuole Ares V, che invece di Altair magari porti in orbita il necessario vettore di trasferimento e l’hardware necessario alla riparazione, ma almeno teoricamente la cosa è fattibile…la realizzazione poi…vedremo
L’unico posto dove potrebbero piazzarlo è il modulo di servizio,quindi sarebbe “a perdere”.
Ne vale la pena?
Missioni di riparazione di satelliti con Orion?
Consideriamo che in caso di EVA tutta la capsula va depressurizzata,quindi non sarebbe comodissimo per l’intero equipaggio (anche per quelli rimasti dentro) rimanere per ore ed ore in tuta pressurizzata.
Naturalmente questo è un problema relativo.
Tuttavia,da tempo si è compreso che dal punto di vista economico riparare i satelliti con lo Shuttle è molto meno conveniente che lanciarne di nuovi,così come si è capito che costruire satelliti destinati ad essere manutenzionati dalla navetta è inutilmente costoso.
Di conseguenza non c’è la necessità per Orion di performare questo tipo di missioni.
Concordo in linea di massima con Carmelo, certo se un intervento su una sonda particolarmente costosa e importante potesse essere fatto valuterei la cosa… ma credo si possano contare sulle dita di una mano le eventualità del genere nel corso della vita operativa di Orion… e forse neanche quelle…
vorrei ricordare che i candesi in primis parlavano di manutenzionare telescopi spaziali, strutture costose e destinate a lungo uso nel tempo (Hubble ad esempio).
Sono molto dubbioso a riguardo!
Il modulo di servizio è molto compatto. Dovrebbero essere fate modifiche strutturali importanti per ricavarne un alloggiamento per il braccio.
E questo già da ora… Il braccio dovrebbe avere molti gomiti per poter essere trasportato ed il suo utilizzo servirebbe soltanto ad agganciarsi hai satelliti…
Allora non è più semplice prevedere un sistema di aggancio a questi? Perché sviluppare un braccio intero? Per poter permettere la collaborazione dei Canadesi? Non possono “riciclarsi” per qualcosa di più utile e coerente con Orion?
Dico la prima cosa che mi viene in mente… un braccio per il rover lunare per raccogliere campioni e per lavori in genere, una sorta di Dextre lunare?
Fermi restando i dubbi sull’utilità economica sollevati da Albyz, io credo che non andrebbe integrato nel modulo di servizio.
Come abbiamo detto in precedenza, per raggiungere eventuali satelliti/telescopi/“quello che si vuole” oltre la LEO (sto pensando agli ipotizzati L1, etc.), Orion deve necessitare di qualcosa di lanciato da Ares V, quindi basterebbe integrarlo in questo qualcosa quando e se eventualmente si penserà di realizzare questo tipo di missioni.
Vorrei anche dire che nulla vieta di sviluppare una nuova versione di Dextre per uso lunare, ma magari già pensarlo per l’utilizzo di servizio a satelli, direi tipo con la “mano” intercambiabile a seconda del tipo di usi…
A questo punto però bisognerebbe anche pensare a riportarlo a terra senza perderlo ogni volta, oppure alla possibilità di parcheggiarlo in orbita per usi successivi, e questo mi stuzzica parecchio come idea: una sorta di Mezzo di Soccorso parcheggiato in orbita con Orion che arriva, si aggancia e va a fare il lavoro…
Certo bisogna valutare come rifornirlo questo mezzo e se conviene economicamente, e quindi ovviamente potrebbe sorgere il solito dilemma: quante volte si userebbe? Per poche missioni non varrebbe la pena ma per molte ci si potrebbe pensare.
Vista così allora sarà un problema di costi!
Francamente le opzioni possibili sono molte ed interessanti ma i costi mi sembrerebbero elevati rispetto alle reali necessità.
Staremo a vedere…
il canada stugia anche sistemi robotizzati per le missioni lunari, per Orion il braccio potrebbe essere integrato in un complesso da agganciare tipo adattatore docking della Apollo/Sojuz