Il corpo umano sostituisce il Bluetooth

Ricercatori coreani hanno scoperto che la pelle ha una capacità di condurre segnali elettrici abbastanza alta da poter fare da collegamento tra il generatore di segnali e la cuffia di riproduzione
Il corpo umano può essere proficuamente utilizzato come parte integrante di un sistema di trasmissione dati e segnali: un gruppo di ricercatori coreani del del dipartimento di ingegneria elettrica del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST), guidato dal prof. Yoo Hoi-jun, ha reso noto di avere messo a punto una tecnologia che utilizza il corpo umano per la trasmissione di segnali quali quelli da un riproduttore MP3, un telefono cellulare o una qualsiasi apparecchiatura wireless.
In termini generali il corpo, o meglio la pelle, fungono da collegamento tra il generatore di segnali e la cuffia di riproduzione.

Rispetto all’aria, il corpo umano presenta una minore resistenza elettrica (per un fattore di oltre 106) e pertanto la conduzione dei segnali elettrici risulta facilitata. Il generatore di segnali deve essere naturalmente in contatto con la pelle, e le correnti trasmesse (confrontabili con quelle cui il corpo umano è solitamente sottoposto in natura) e raccolte dalla cuffia sono di trascurabile pericolosità per la salute, secondo i ricercatori coreani, in ragione dei bassissimi campi elettromagnetici generati.

I vantaggi rispetto al noto sistema Bluetooth risiedono, sempre secondo i ricercatori coreani, nel minore consumo energetico, nella economicità, nei minori disturbi e nella migliore resistenza alle intercettazioni dei segnali.

In particolare, in riferimento ai costi, rispetto al Bluetooth che ha costi intorno ai 90-100 euro, viene valutato che il sistema proposto per la sua semplicità costerà meno di 5 euro e la commercializzazione è prevista entro il 2006.

Yoo Hoi-jun si occupa brillantemente al KAIST da alcuni anni di ricerche avanzate su nuove famiglie di chip, ma si occupa anche del rapporto uomo-macchina associando all’ingegneria elettrica lo studio delle proprietà fisiche del corpo umano integrandole nella valutazione, studio e progettazione di nuovi sistemi tra i quali in particolare alcuni originali bio-microsistemi.
Le ricerche di Yoo Hoi-jun sui nuovi chip sono svolte in collaborazione e con il supporto dell’industria nazionale (Samsung, Hynix, Anam, Dongbu) ed i risultati hanno portato a numerosi brevetti internazionali.

09 marzo 2006
http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2006/03_Marzo/6/bluetooth.shtml