Il cratere di Tunguska

Ricercatori italiani hanno pubblicato un articolo in cui sostengono che un piccolo lago a pochi chilometri dall’epicentro dell’“evento Tunguska” (la collisione di un piccolo asteroide o cometa il 30 giugno 1908) potrebbe essere il cratere scavato dall’esplosione. Sono previste nuove ricerche per confermare o smentire questa ipotesi

Incredibile, finalmente dopo anni di “mistero” forse sono riusciti a trovarlo!
Grazie delle news Paolo.

La storia della collisione con un minuscolo “buco nero” Mi era sempre sembrata piuttosto ridicola. A proposito,ma oggetti di questo tipo esistono realmente o si tratta di elucubrazioni al limite con la fantascienza?

I buchi neri sono il risultato della morte di stelle molto massicce, quindi esistono realmente e ce n’è proprio uno al centro della nostra Galassia, ma non solo!
Hanno un campo gravitazionale talmente intenso, che neppure la luce può sfuggirgli, per questo si chiamano buchi neri, e sono invisibili. Un ipotetico astronauta a distanza di sicurezza, si accorgerebbe della sua presenza notando la distorsione della luce delle stelle che si trovano “dietro” il buco nero. Avvicinandosi inizierebbe a risentire della forza gravitazionale immensa dell’oggetto e inizierebbe un processo chiamato despaghettificazione. L’astronauta con la sua navicella inizierebbe a sentirsi schiacciare sui fianchi e ad allungarsi, per poi morire. Verrebbe così ridotto a filamenti di particelle e risucchiato dal buco nero. Nel buco nero spazio e tempo si spezzano e non esistono più. Cerca su google notizie riguardo il Multiverso o Universi Paralleli, ci sono ipotesi riguardo il ruolo del buco nero come tunnel spazio-tempo, giusto per sapere qualcosa in più. Spesso i buchi neri possono essere grandi come una moneta, quindi non immaginiamoli immensi, ma con potentissima forza distruttiva.
Ciao

Si,questo lo so,ma mi chiedevo se l’esistenza di MICRO BUCHI NERI,come quello ipotizzato nel caso di Tunguska fosse realtà comprovata da esperimenti ed osservazioni o solo un ipotesi bislacca.

No penso che siano realmente possibili, il che non implica che esistano naturalmente, ma da quel che ne so sono periodicamente creati negli accelleratori di particelle, ovviamente per frazioni infinitesime di secondo, poi “evaporano” però che possano esistere penso di si…

Anche in Abruzzo ( :grinning:) abbiamo il nostro bel cratere da impatto, più precisamente a Cesinaro (nella Provincia Dell’Aquila), ai piedi del Monte Sirente:

http://www.italia.it/it/guide/5,it,SCH1/objectId,TOU6442Pit,curr,EUR,season,at1,selectedEntry,home/home.html

http://www.meteoritedoro.it/meteorite_secinaro.html

Lo sapevate ??

Come fa questo cratere ad essersi formato distante dall’epicentro dall’evento Tunguska e non subito nei pressi?
Oppure è’ il risultato di una scheggia del corpo principale scagliata lontano nel momento dell’esplosione?

L’evento Tunguska avvenne il 30 giugno 1908, mentre il meteorite che causò il cratere di Cesinaro precipitò, in data approssimativa, tra il IV° ed il V° secolo dC, periodo che segnò il passaggio tra il mondo antico ed il medioevo, dalla civiltà greco-romana a quella occidentale.

Ma in natura questi minuscoli buchi neri da cosa sarebbero creati? Inoltre possono “viaggiare” nello spazio?

No, proprio no :sunglasses:
Non riesco però ad accettare l’idea del micro-buco nero … :kissing_heart:

Neanch’io riesco ad accettarla. Penso che, anche se microscopico, la forza gravitazionale immensa di un buco nero si farebbe comunque sentire…

Pare estremamente improbabile anche a me. :kissing_heart:

Beh immensa se il buco nero è immenso, ma se è minuscolo sarà tutto proporzionato, tant’è vero che si pensa che buchi neri di quelle dimensioni se non vengono continuamente “alimentati” possano evaporare nel giro di frazioni di secondo… poi non sono un gran esperto di astrofisica, bisognerebbe sentire qualcuno più informato…

Ricordo un articolo in proposito.Farò delle ricerche,dovrei averlo da qualche parte.

Vorrei ricordare che l’ipotesi corrente, più accettata, in merito all’evento di Tunguska è quella dell’impatto cometario.
Qualsiasi altra ipotesi può facilmente sfociare nel campo della fantasia se non in quello della fantasicenza (come quelli che pensavano si trattasse di un’astronave aliena esplosa sopra la Siberia…).

Ci sono ancora dubbi però anche su quella, nel senso che non combacerebbe l’energia dell’esplosione e la dinamica del rientro…

Il caso Tunguska oggi sarebbe tenuto più in considerazione se la cometa, invece di cadere in Siberia, avesse ritardato un pochino… sarebbe finita su una grossa città russa. Forse oggi ci sarebbe più attenzione per le cose spaziali.
Per i buchi neri, sembrerebbe adirittura che alcuni si siano frormati con la nascita dell’universo stesso. Resto però perplesso quando si parla di possibilità di viaggiare nello spazio-tempo con un buco nero. Abbiamo praticamente un super buco nero per ogni galassia esistente, poi ne abbiamo molti altri “isolati”, il che fa un numero enorme. Se sono porte d’accesso, dov’è l’uscita? Se fossero porte verso un altro universo, chi e da dove entra nel nostro? E’ anche vero che le leggi dela fisica nei buchi neri vanno a farsi benedire e su cosa succeda al loro interno possiamo solo fare congetture. Sappiamo solo quello che vediamo da fuori, ovvero che in un determinato punto vi è della materia tanto densa che la velocità di fuga è superiore a quella dellla luce. Che ci siano mini buchi neri vaganti nel cosmo… non mi torna. Basterebbe un incontro ravvicinato con un pò di polvere cosmica per farli svanire…
Tornando a Tunguska, sono uno dei sostenitori dell’ipotesi cometa. Povera piccola…

In cosa si differenzia la dinamica di rientro, è diversa a seconda del materiale di cui è composto l’oggetto?

Si esatto, se aspetti stasera quando sarò a casa ti posso dare qualche informazione in più presa da un libro dedicato all’accaduto.