Il LauncherOne di Virgin Galactic utilizzerà un aereo a lui dedicato

Stick (o meglio Nicola?) avrei una domanda riguardo il metodo di aggancio del lanciatore (se non puoi rispondere per ovvi motivi non c’è nessun problema):
Come avviene effettivamente l’aggancio (e lo sgancio) del vettore? È unito al velivolo tramite una sorta di tenaglia? Oppure si utilizzano pistoni pneumatici per allontanarlo secondo una precisa traiettoria o, ancora, si lascia fare alla gravità?

Non so ancora come verra’ agganciato perche’ non ho visto il design del pylon che lo portera’. Nei velivoli da combattimento che sganciano armamento convenzionale, ci sono degli attuatori (generalmente pneumatici) che rilasciano il carico. Tuttavia, il carico ha masse contenute in questi casi, per LauncherOne il discorso sara’ diverso. Poiche’ generalmente si tende a limitare al minimo la sollecitazione meccanica di un rocket carico di propellente e payload, immagino che il release verra’ effettuato semplicemente per gravita’, anche se la cosa potrebbe essere problematica perche’ bisogna valutare la safe separation dal velivolo, in quanto il rocket tende ad essere instabile dal punto di vista aerodinamico quando rilasciato finche’ non ha una certa velocita’ ed efficacia delle fins stabilizzatrici. Quindi sara’ interessante vedere che idee ci sono da parte di L3 che integrera’ il sistema. Pegasus si separa per gravita’, ma ha un ala che garantisce molta stabilita’ al sistema, quindi in questo caso il tutto e’ piu’ semplice.

Ci sono poi dei sistemi di back up, generalmente pirotecnici, che separano comunque il carico in caso di emergenza o di unsafe separation (hangout). Ti aggiorno se ne sapro’ di piu’. Anche qui stiamo parlando di tempistiche comunque lunghe, in quanto la trasformazione richiedera’ molto tempo.

Grazie grazie davvero per la risposta così dettagliata!
(Vado un po’ OT, ma anche noi nel piccolo al PoliMi, stiamo cercando di fare una cosa simile! Sarebbe un sogno potersi confrontare!)

L’idea in Italia gira da molto tempo. Quando ero in AM eravamo pronti a partire con un programma simile per l’immissione in orbita di microsatelliti da 5-15 Kg lanciati da un Eurofighter Typhoon. Il programma e’ stato cancellato poi per difficolta’ relative all’integrazione su un velivolo a stabilita’ artificiale come il Typhoon ma soprattutto per il non-commitment dell’industria nazionale (AleniaAeronautica e ThalesAlenia space). Gli americani stanno facendo una cosa simile in ambito USAF con un F-15 e il loro programma sta andando avanti speditamente.

In bocca al lupo per i vostri tentative!

Si hai ragione! Ma la cosa interessante è che noi siamo un gruppo di studenti finanziati dal Poli e non veri ingegneri con una idea un po’ pazzaCi hanno dato fiducia! Speriamo di farcela! Se vuoi confrontarti con qualche dettaglio in più sarei felicissimo di farlo privatamente

Qual è l’ordine di grandezza del payload che potrebbe essere messo in orbita da un F-15?

Immagino non piu’ di 20-30 Kg. Lo studio di fattibilita’ su Typhoon fatto in AM non riusciva a portare piu’ di 15 Kg con un rocket a due stadi lanciato da 50000 ft a Mach 1.3. L’F-15 prevedo che lanciera’ in salita con un angolo di 20-30 gradi, ma a velocita’ minore. Le grosse perdite avvengono durante la rotazione da volo orizzontale a verticale (gamma turn) quindi piu’ si lancia con un assetto a cabrare e meglio e’. Non conosco i dettagli comunque per F-15, sara’ solo un programma per nanosatelliti militari, quindi piuttosto classificato.

Sicuramente mi farebbe piacere capire cosa state facendo! nicola.pecile@gmail.com

E’ un po’ OT, ma visto che l’argomento è stato toccato e interessa parzialmente questo topic, una bella serie di immagini e video a corredo di questo articolo che illustrano come viene utilizzato il punto di aggancio sotto la semiala sinistra nei 747 civili per il trasporto del “quinto” motore. Tecnicamente da quello che ho capito Virgin non utilizzerà esattamente questo punto di aggancio già presente (ovviamente non essendo fra le altre cose dotato di latch per il rilascio in volo) ma sfrutterà la robustezza di quest’area già presente nel velivolo per predisporre l’area destinata a supportare il LauncherOne.
Il trasporto documentato è avvenuto nei giorni scorsi con un 747 di Qantas

In quali casi viene aggiunto il quinto motore a un 747? Solo per esigenze di trasporto?

Quando la compagnia ha bisogno di portare motori in hub lontani tra loro in modo veloce. Il quinto motore non è assolutamente cablato al resto del veivolo se è questo che intendevi.

Quando la compagnia ha bisogno di portare motori in hub lontani tra loro in modo veloce. Il quinto motore non è assolutamente cablato al resto del veivolo se è questo che intendevi.

Si esatto, solamente per trasporto, in caso si abbia un velivolo in AOG (Aircraft on Ground) da qualche parte nel mondo potrebbe essere più facile, rapido e economico utilizzare un altro velivolo della compagnia, che comunque dovrebbe già andare sul posto per “dare il cambio” al velivolo in AOG, per il trasporto del motore spare in situ.

Non avevo idea che si potessero “portare a spasso” dei motori all’esterno di una aereo, pensavo li trasportassero in vani di carico di cargo
Ma usano normali voli commerciali o sono comunque dei cargo appositi?

No, sono normali voli commerciali di linea :wink:

Potrebbe essere anche usato come banco prova per testare nuovi motori, come ad esempio fa la Pratt&Whitney e General Electric, anche su B-757 di Honeywell.

Confermo l’utilizzo del punto di forza per scopi strutturali nel caso di VG. Comunque il peso di LauncherOne dovrebbe essere notevolmente maggiore rispetto a quello di un extra motore, quindi molte altre problematiche strutturali, nonche’ di controllabilita’ del velivolo.

Eh si, un motore RR agganciato al pod sono circa 6 ton, non so quanto sarà il LauncherOne pronto allo sgancio ma direi decisamente di più…
Mi sorge una domanda, senza metterti in difficoltà se non puoi rispondere, il LauncherOne al momento del decollo del 747 sarà già rifornito oppure ci sarà un sistema di trasferimento del propellente dall’aereo madre al lanciatore e il riempimento dei serbatoi avverrà solo in volo, per cercare di avere il velivolo sbilanciato per il minor tempo possibile e per questioni di sicurezza in caso di mancato sgancio?

Nel caso del quinto motore sul 747 mi risulta che esso sia sempre stato usato semplicemente per il trasporto di uno spare engine che non viene acceso durante il trasporto, non so nemmeno se esistano le predisposizioni per i relativi allacciamenti.

Non saprei rispondere ancora a questa domanda. Sono comunque abbastanza convinto che sara’ gia’ rifornito. Sarebbe molto diffcile poter certificare un velivolo del genere, che comunque manterra’ il type certificate originale, portando carburante in fusoliera…

Alcuni 747 sono presdisposti per il funzionamento del 5 motore, quindi esistono tutti gli allacciamenti carburante ECS, spillamenti, ecc… Non tutti pero’. Per una compagnia aerea non coinvolta in flight testing, sicuramente non sara’ cosi’.