Il nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko è binario a contatto

Speriamo non ne tiri troppi… soprattutto a Philae!

C’è qualche info sul periodo di rotazione?

12,4 ore

That’s fast. Come si calcola la velocità limite a cui si disintegrerebbe?

Davvero? A me, da perfetto profano, sembrava fin lenta…

direi che dipenda dal carico a rottura del materiale (l’Ftu del materiale, per gli strutturisti aerospaziali).
chiaramente poi il classico “rubble pile”, un mucchio di sassolini come sono molti piccoli asteroidi si separa molto piu’ facilmente di un oggetto monolitico.

Credo che il limite sia la forza centrifuga alla periferia, sempre per l’ipotesi del rubber pile. Stasera provo a fare due conti, avevo fatto un programmino excel per la forza di gravità superficiale dati massa e raggio. Qui il raggio è un concetto bislacco, ma insomma, una stima.

Ho cercato un pò in letteratura, e per un corpo così elongato il limite è nell’ordine di 4 ore, +/-2. Ok, per ora non si disgrega. Ma dove fareste atterrare il povero Philae? Sarà molto perplesso, credo!

Nel frattempo, la blogosfera si sta surriscaldando per il fatto che le immagini ed i dati raccolti da Rosetta rimarranno proprietarie e non rilasciate al pubblico. L’articolo che ha mandato su tutte le furie appassionati e scienziati (vedasi il twitter dell’utente “doug_ellison”) e’ il seguente:

http://blogs.esa.int/rosetta/2014/07/16/access-to-rosetta-data/

Dopo aver letto diverse opinioni (compresa quella della signora Lakdawalla), sto maturando una mia personale presa di posizione.

Emily Lakdawalla ha postato un’opinione specifica su questo? Hai un link?

amoroso, ha semplicemente fatto un tweet “strategico” parlando di New Horizons, in cui “casualmente” dice che intendono rilasciare tutti i dati rapidamente, come hanno gia’ fatto in occasione del flyby di Giove. Io non sempre sono d’accordo su quello che dice, specialmente quando parla del pianeta Plutone, per cui valuto molto attentamente le sue affermazioni.

Purtroppo non ho il link, uso una applicazione indipendente per ricevere i messaggi del Twitter.

Il tweet è questo: https://twitter.com/elakdawalla/status/489422697269833728

Ma non è normale?
Mica tutte le foto scattate nella ISS sono pubbliche, c’é un team che le rivede una per una e decide se pubblicarle. E i dati degli esperimenti fatti non sono assolutamente pubblici. A dire il vero in molti casi quei dati non sono neanche visibili a tutti gli operatori, si privatizzano le comunicazioni in modo che i dati possano essere visti solo da chi svolge l’esperimento. Perchè per Rosetta dovrebbe essere diverso?

PS: non sto dicento che sono d’accordo (io e la proprietà intellettuale non siamo grandi amici), sto solo dicendo che non è niente di diverso da altre missioni

Buzzzz, anche io sono assolutamente contrario alle leggi sul copyright e la proprieta’ intellettuale. Detto questo, non si tratta di copyright qui, ma di rilascio delle immagini. Il fatto che poi tali immagini siano o non siano utilizzabili in altri contesti (regolati dalla legge sul copyright) e’ pertanto irrilevante.

A quanto pare molti sono convinti che il rapido rilascio delle immagini (non calibrate) non possa dare nessuna ragionevole noia agli scienziati coinvolti. Ci sono molte missioni (anche ad alto budget) che rilasciano tutto subito: tanto per fare un esempio Cassini ed i robottini su Marte (correggetemi se sbaglio). Altre missioni non funzionano cosi’ (Hubble) ma la mia nota personale e’ che ‘n’ team nel mondo scientifico “acquistano” del tempo su Hubble per la loro specifica ricerca, invece in questo caso l’osservazione e’ “unica”.

In ogni caso vedasi il twitter dell’utente “doug_ellison” come dicevo prima, ha elaborato su molti degli interrogativi posti dalla popolazione di appassionati

Ok, ma come ho detto, perchè nessuno fa storie sulla mancata pubblicazione immediata di tutti i dati degli esperimenti fatti sulla ISS? Probabilmente solo perché questi esperimenti sono molto meno “visibili” di Rosetta, ma questo non vuol dire che siano meno importanti per la ricerca scientifica…

E i robottini su Marte rilasciano immediatamente tutte le informazioni raccolte dagli strumenti scientifici? Oppure rilasciano solo le immagini? E le rilasciano tutte?
Probabilmente se le rilasciano pensano che le immagini non hanno un grande contenuto scientifico (non me ne vogliate, ma sono sempre gli “stessi” panorami desertici). Invece i dati scientifici, più “sensibili” se li tengono per sè almeno finché non li hanno analizzati. Per Rosetta evidentemente le immagini sono considerate ad alto contenuto scientifico, e quindi hanno deciso di pubblicarle in ritardo. E probabilmente comunque pubblicheranno qualche foto di tanto in tanto sul loro sito. Quindi io continuo a non vederci niente di strano…

Qui si sta parlando solo delle immagini, niente altro. Sonde paragonabili rilasciano le immagini subito, Rosetta no (almeno fino a questo punto). “Per Rosetta […] hanno deciso di pubblicarle in ritardo.” ma e’ stato fatto notare che ci sono dei contenuti vecchi di quasi dieci anni che non sono ancora stati pubblicati.

Per Marte e per la Cassini vengono rilasciate le jpg prive di exif ma qualche dato c’è e gli appassionati possono ricostruire la situazione con altri strumenti. Per i mer ad esempio, le immagini hanno un nome parlante, per Curiosity c’è sempre una didascalia che da qualche informazione, l’ora dello scatto e conosciamo l’inquadratura, per la Cassini abbiamo la distanza dal target e il Solar System Simulator. Le immagini MRO non vengono rilasciate giornalmente ma abbastanza velocemente e in blocco e una volta pubblicate si accede già a tutte le informazioni.
Noi processatori di immagini (mi ci metto pure io!) ci aspettavamo un rilascio di png, jpg… o qualsiasi cosa, un po’ più aperto soprattutto in questa fase della missione e soprattutto dall’ESA. Perciò, continuo ad essere dispiaciuta che questo non avvenga ma comprendo anche le ragioni che ci sono dietro alle loro scelte.

Potresti farle capire anche a me queste ragioni?

questa e` la norma anche per quanto riguarda l’astronomia fatta coi vari telescopi terrestri, e i tempi di rilascio di immagini sono simili (intorno a 1 anno).

diciamo che le ragioni sono comprensibili, e sono quelle che spiegano nel blog http://blogs.esa.int/rosetta/2014/07/16/access-to-rosetta-data/
dal punto di vista della comunicazione pero’ e’ l’ennesima catastrofe dell’ESA, che ci riporta indietro di 40 anni. come fa notare il divulgatore tedesco Daniel Fischer (cosmos4u su twitter) gia’ negli anni 80 la NASA metteva in streaming in diretta sui media dell’epoca (la tv) le immagini dei Voyager, e lo stesso ha fatto (maldestramente in realta’) l’ESA per il flyby della Halley.
e non e’ sostenibile che rilasciare dei jpg compressi, quindi con perdita dell’informazione, possa pregiudicare la precedenza giustamente accordata agli scienziati. perche’ da un lato nessuno si sognerebbe di usare i jpg per delle analisi scientifiche, dall’altro in 10 anni che il JPL mette a disposizione le immagini dei rover e di Cassini non c’e’ stata una sola “scoperta” che sia stata rubata agli scienziati dagli appassionati “smanettoni” che giocano con quelle immagini.