Il nuovo veicolo di Obama

Molti non sanno neppure che a 80 km sopra le loro teste c’è lo spazio…

Dopo una visita al Nodo3 ho rotto le scatole a tutti i miei conoscenti per almeno 3 mesi: “ho visto il nodo di qua, il nodo di là”, cercando di spiegare cosa fosse. Dopo 3 mesi una persona (fortunatamente ho dimenticato chi fosse) sotto i 30 anni di età candidamente mi chiede: “Ma nello spazio mica ci vanno le persone, vero?”.
Finché me lo dice mia zia di 70 anni posso capire, ma in questi casi mi cadono proprio le braccia.

Guardate che internet ci ha viziato.
Grazie ai forum (ed al nostro forum) coloro i quali si interessano allo spazio possono mettersi in contatto,generando l’illusione che questo sia un tema condiviso,che “siamo in tanti”.
Ma non è affatto così.
Io,prima di imbattermi in forumastronautico non ho mai,dico MAI conosciuto qualcuno a cui della conquista dello spazio importasse qualcosa.
Nessuno dei miei compagni di scuola,nessuno dei miei compagni di Università,nessuno dei miei amici,nessuno dei miei conoscenti.
In Italia siamo un esigua minoranza,ed all’estero poco di più;forse i collezionisti di soldatini di piombo e sicuramente i modellisti ferroviari sono molto più numerosi.
Oggi poi si scopre cha persino ai ragazzi Russi di diventare cosmonauta non importa più nulla.
E volete che REALMENTE si metta in cantiere un programma per sbarcare su Marte,sia pure nel 2030?

Hai ragione, se ti interessi di spazio ti snobbano pure (solita storia che ci sarebbero altri modi di impiegare il denropubblico) dimenticandosi (o non sapendo) quante cose utilizzano tutti i giorni derivanti più o meno indirettamente dll’industria aereospaziale. Ad una mia amica volevo dire "la prossima volta che pensi che andare nello spazio non serva vai a sciare nuda, o quasi :slight_smile: )

Però anche 30 anni in LEO fanno un po’ svanire lo spirito pioneristico di un tempo (e l’attenzione dei media) :roll_eyes:

Come non quotarti! A me vengono i brividi solo pensando a quando non conoscevo ancora questo forum…tutto solo soletto a seguire la mia passione :cry:

FORUMASTRONAUTICO FOR EVER!!

E adesso possiamo dire “anche 50 anni in LEO”.
Perchè realisticamente si possono aggiungere altri vent’anni a quei trenta.
Circa l’attenzione dei media,sono più che certo che un intera nuova generazione sta per entusiasmarsi ai prossimi lustri di capsule private per la ISS.

credo che l’eccezionale livello di escusività, nella selezione delle persone che ossono accedere ad un veicolo spaziale o addirittura volarvici, abbia ucciso il sogno…

come dire, “tanto non ce la faro mai, lasciamo che le cose vadano avanti cosi, è meglio che mi dedichi ad altro…”

dipenderà tutto dal fatto che dovrebbero verificarsi numerose circostanze correlate fra di loro come fattori economici convenienti, volontà politica dei governi impegnati, nuove scoperte scientifiche, sviluppo di materiali più leggeri e resistenti, notevoli ricadute tecnologiche e così via altrimenti fermo restando le attuali conoscenze del primo mezzo secolo di pionierismo spaziale non è illogico immaginare anche il prossimo secolo concluso con al massimo qualche breve escursione umana sulla Luna e forse anche, ma con notevole impegno, una su Marte.

Prendetemi anche per fascista, ma oggi il denaro pubblico si preca per inseguire le mode. Negli anni '60 la gente era convinta che andare nello spazio fosse cosa buona e giusta, e si fece, ma subito dopo l’interesse si orientò altrove e le risorse idem.
Tutte le agenzie spaziali lavorano sui progetti che i loro governi assegnano. Abbiamo adesso visto come il programma Constellation di Bush sia stato affondato da Obama, reset e via un nuovo programma.
Manca una continuità. Quasi quasi il mondo spaziale vive alla giornata, L’ultimo programma di grande respiro è la ISS, ma non è eterna. Presto o tardi diventerà troppo vecchia, e dopo? qui si parla di 2020, 2030, ma la ISS sarà già vecchia prima, e dopo? Marte o gli asteroidi? E la ipotetica ISS 2? Nulla, nessuno ne parla. NON SERVE.
Questo sbriciolamento dell’astronautica è deleterio ed una perdita di tempo e risorse.
I have a dream.
Si, sogno un’agenzia spaziale internazionale che gestisca lo spazio. Non è forse vero che lo spazio è un bene di tutta l’umanità? E allora che collabori tutta. Si stabilisce un piano e lo si segue, poi ogni singola nazione si dedica ad un aspetto. Che so, i russi son bravi a fare missili, che continuino. Gli americani fanno veicoli manned, che continuino. L’Italia costruisce moduli pressurizzati, che continuino, ognuno in base alle proprie capacità e disponibilità. Poi le singole agenzie possono continuare ad operare al seguito dei loro governi, ma quella mondiale potrà portare avanti piani di ampio respiro.
Una o più STAZIONI SPAZIALI:
NAVETTA LUNARE;
COLONIA LUNARE;
VEICOLI PER L’ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO PROFONDO;
STAZIONE SPAZIALE MARZIANA ORBITANTE o colonia su Phobos o Deimos.
Sono tutte cose più che realizzabili con fondi provenienti da TUTTI gli stati e son tutte cose che daranno grande prestigio.
L’attuale campanilismo astronautico fa ristagnare le idee per concentrarsi banalmente solo sugli affari del businness. Spreca le risorse in programmi ridondanti o in progetti che non si concretizzano mai.
Diaciamocela tutta, a livello di spettacolo è una noia mortale. Lo spirito è usato solo nei proclami politici. Andiamo, facciamo… e noi sempre lì a sperare che questa sia la volta buona, ed intanto i capelli s’imbiancano.
Siamo troppo pochi e non abbiamo peso nel mondo, fino a quando il modo, messo alle strette, s’accorgerà che esiste anche lo spazio, allora i politici tuoneranno dall’alto dei loro pulpiti che lo spazio è vita e chi non ci vorrà andare sarà un sovversivo. Andare, andare, anche a discapito della sicurezza, ma non c’è tempo, bisogna fare alla svelta. In queste condizioni, Unknow, alla guida delle navette del futuro ci metteranno anche pazzi e drogati, basta andare e ci dovremo anche credere.
Andare nello spazio si, ma così no.

Ritornando al problema iniziale, o la NASA ha già pronto qualcosa da “decenni” (molto improbabile) o Obama ha voluto solo riattivare il sentimento “da numeri UNO” della sua nazione per distoglierla dalla crisi. Il 2030 è una scadenza vicinissima se dobbiamo parlare di spazio e nella mia testa risuonano le parole del mio Prof. di Propulsione Aerospaziale ovvero che probabilmente non ci basterà tutto questo secolo per riuscire a trovare o modificare il sistema propulsivo per una missione marziana umana in “piena sicurezza” :wink:

Io credo sia fuorviante paragonare l’attenzione riscossa dai vari programmi spaziali negli anni 50-60 con i tempi odierni.
All’epoca lo spazio era una novità assoluta, e ogni volo costituiva un passo in avanti nella conoscenza del volo umano (e non ) rispetto a quello fatto pochi mesi prima. Logico quindi che in queste situazioni l’interesse pubblico fosse consistente. I finanziamenti non mancavano mai (almeno fino al 1969-70) perchè la “space race” era nata sorpratutto come contrapposizione politico militare tra i due blocchi in cui era diviso il mondo in quel periodo storico. Secondo la percezione dell’epoca “arrivare primi” significava non solo conquistare prestigio, ma anche acquisire un importante know how tecnologico, con innumerevoli ricadute militari.
La situazione oggi è cambiata: la LEO è la regola da quasi 40 anni, e si è creata una routine che difficilmente cattura l’attenzione dell’opinione pubblica. Questo non toglie che operare nello spazio richiede ancora stanziamenti enormi, e non è facile farseli assegnare in un momento economicamente difficile come questo. Riguardo all’eccessiva selezione necessaria per avere nuovi astronauti non credo sia questo il problema: negli anni d’oro, quando i voli erano meno e anche i posti a disposizione (per non parlare del fatto che donne e minoranze etniche erano tagliate fuori per vari motivi) erano in molti a sognare di “Fare l’astronauta da grande”.
Poi il fenomeno si è stabilizzato, e sopratutto non ha costituito più una novità.
In quest’ottica credo sia possibile capire come mai i grandi programmi di esplorazione siano stati tagliati, persto o tardi. Richiedono degli stanziamenti altissimi, che devono per forza di cose essere “spalmati” in decenni, e a quel punto si aumenta il rischio che qualcuno per vari motivi decida di farne a meno. Senza andare tanto lontano: anche il progetto Apollo rischiò grosso subito dopo l’incidente di Apollo 1, ma ormai erano molto avanti, avevano già parte dell’hardware pronto e soprautto c’era ancora la guerra fredda.

Una società moderna si deve occupare del passato, del presente e del futuro. Che pianificare il futuro sia impossibile questo è ok,ma non è difficile capire già oggi qual’è il futuro prossimo, quello vicino, ed in campo spaziale è chiaro cosa serve, non ci sono sorprese.
Che la politica si sia dimenticata del prestigio dello spazio non è vero. Molti accordi internazionali sono siglati con la partecipazione a programmi spaziali congiunti di vario genere, ma questo potrebbe essere solo uno specchietto per le allodole. Con la messa in orbita della ISS il quadro delle Novità spaziali si è chiuso. Il resto è MENO importante, a parte forse eliocentrali in orbita geostazionaria, fabbriche orbitanti o l’ascensore orbitale, ma qui siamo già in piena SF. Per quanto riguarda lo spazio, l’attenzione si è spostata dalle masse al businness perchè le masse avevano altro da vedere e perchè, in buona sostanza, sulla Luna non c’erano gli UFO.
E’ anche vero che i progrsessi sono lenti ed i programmi richiedono decenni, ma è anche vero che un singolo stato deve progetare missile e payload, mentre se potesse concentrarsi SOLO sul missile, o sul payload… avrebbe più risorse, economiche, per ottenere anche un certo risparmio di tempo.
Ma viviamo in un mondo diviso in stati in eterna rivalità, quindi viva lo spreco di tempo e di risorse. E noi sempre lì a guardare.

una cooperazione economica internazionale più concreta porterebbe sicuramente a risultati più consistenti e non solo nell’ esplorazione dello spazio. ciò è logico ma la natura degli umani, o almeno di gran parte, invece è illogica visto che pare che riescano a creare salde alleanze che superino differenze di razza, nazionalità e lingua, solo in casi estremi tali da mettere a rischio la loro stessa esistenza come catastrofi naturali o guerre mondiali; esattamente il contrario di quanto avviene normalmente.
alla fine il logico interrogativo che rimane è se gli umani saranno così anche nei prossimi secoli o se l’ evoluzione potrà renderli più logici.

Quoto questa meravigliosa utopia!!! :wink:

logica impeccabile, Signor Spock

scusate, non ho potuto resistere :secret:

L’importante che non si comporti come Ozymandias di Watchmen :grin:

spero di non aver scritto qualcosa di scorretto o fuori luogo o magari peggio, di illogico.

Lo so. La logica e l’efficienza sono astruse al mondo politico, che invece fa della miopia e della lussuria il suo modus operandi. Ma il mondo politico non è che lo specchio di chi ce li ha messi lì. Sò benissimo che far cooperare gli stati per realizzare la ISs non è stato faciele. E’ stata solo la convenienza, una congiuntura favorevole… ma gli USA non accetteranno mai di far volare qualcosa di altamente tecnologico insieme ad un manufatto cinese o che sò io… che poi si accapiglieranno per stabilire se il primo astronauta a sbarcare su Marte dev’essere USA, russo o europeo o vattelapesca…
Sembra d’avere a che fare con i bambini dell’asilo che fanno i capricci.