Il Papa alla Sapienza: è polemica.

Non credo se ne sia già parlato, quindi ho deciso di postare questo articolo tratto dal sito studenti.it.

Giovedì 17 gennaio si terrà all’università La Sapienza di Roma la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico. E Papa Benedetto XVI è stato invitato a partecipare.
Ma i professori e gli studenti dell’ateneo non sono d’accordo: la Chiesa in varie occasioni ha dimostrato di non concordare con le sperimentazioni della Scienza e l’università deve restare un luogo laico. La partecipazione del Papa alla cerimonia inaugurale è un contro senso per i professori delle materie scientifiche.
Durante l’intervento di Ratzinger potrebbe quindi svolgersi un sit-in di protesta da parte degli studenti, che da giorni si stanno preparando ed hanno indetto la “settimana anticlericale”.

67 docenti dell’università hanno firmato e spedito al rettore una lettera di protesta contro la decisione di invitare il Papa ad un’occasione così importante per l’università. I professori hanno spiegato di non volere “Ratzinger nel tempio della conoscenza”, in quanto memori del discorso che il papa rilasciò nel 1990 quando era ancora cardinale e durante il quale riprese l’affermazione di Feyerabend “il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto”. Ciò dimostra che la Chiesa è ancora troppo lontana dalla scienza e quindi non dovrebbe entrare in un luogo di scienza, com’è l’università romana.
2I docenti hanno inoltre chiesto: “in nome della laicità della scienza auspichiamo che l’incongruo evento possa ancora essere annullato”.
Il rettore Renato Guarini ha risposto alla lettera di protesta, invitando tutti alla tolleranza, perché “bisogna accogliere Benedetto XVI come un uomo di grande cultura e di profondo pensiero filosofico, come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo”.

Carlo Cosmelli, docente di Fisica ed uno dei firmatari della lettera, ha affermato: “Le accuse anti-scienza che il Papa ha lanciato da cardinale le ha ribadite anche nella sua ultima enciclica. Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi. Una cosa del genere in una comunità scientifica non può essere accettata”.
3Invece altri docenti si dichiarano contrari alla protesta dei loro colleghi. Bruno Dalla Piccola, insegnante di genetica medica, intervistato da Radio Vaticana, ha dichiarato: “ l’appello anti-Ratzinger è un’uscita vergognosa che sicuramente non fa onore ad un’università grande, importante come la Sapienza. […] Non si vergognano coloro che hanno firmato di voler impedire di parlare a una persona che gode di rispetto a livello mondiale?”.
Non solo i docenti si sono divisi sulla decisione di invitare il Papa, ma anche tra gli studenti ci sono pareri opposti.

I viali dell’ateneo sono pieni di manifesti di protesta contro la visita del Papa. Gli studenti stanno organizzando manifestazioni anticlericali e vogliono portare avanti “una vera e propria lotta contro l’ingerenza del pontefice nelle istituzioni italiane”.
Ed hanno sistemato banchetti fuori dalla facoltà di Fisica per pranzi sociali, durante i quali esaltano il “ sapere che non ha bisogno né di padri né di preti”.
4Sul fronte opposto, gli universitari cattolici aspetteranno questo evento con una veglia di preghiera, che si svolgerà nella cappella universitaria. Ed altri studenti di destra e di sinistra non concordano con chi protesta.
Lorenza Falcone, rappresentante della Sinistra Universitaria, ha affermato: “per poter criticare bisogna prima ascoltare. Non si può semplicisticamente azzittire chi non la pensa come noi”.

l Rettore ha deciso che la visita del Papa si terrà e non ha autorizzato il sit-in degli studenti. Per questo motivo saranno presenti “poliziotti in tenuta antisommossa”.
E voi cosa ne pensate?
È giusto dare la possibilità al Papa di partecipare alla cerimonia universitaria oppure la religione non dovrebbe entrare in un luogo di scienza?

Il Papa ha abdicato… hem, volevo dire rinunciato… :flushed:

Ha deciso solo e soltanto l’ignoranza e l’anticlericalismo…

Scienza e religione occupano due posti molto distanti nello scibile e nell’animo umano. Però tra le due quella che ha più motivi di temere l’altra è senza dubbio la religione. Finchè l’uomo avrà il libero arbitrio la scienza e la ragione prevarranno sempre sulla fede religiosa. Per questo ritengo che l’atteggiamento intollerante ed anche non poco ignorante dei docenti e degli studenti della Sapienza abbia consegnato in mano alla religione un motivo di rafforzamento. La scienza è fondata sul pensiero e sul ragionamento, sono questi i due grimaldelli che da Galileo in poi hanno scrdinato il potere religioso. Alla Sapienza evidentemente hanno pensato poco e ragionato ancor meno, se lo avessero fatto avrebbero permesso a Papa Ratzinger di parllare e poi, in caso avesse ribadito i suoi concetti un tantino oscurantisti ,avrebbero potuto criticarlo anche aspramente. In questo modo invece hanno reso soltano un grande servizio alla religione, a dimostrazione che il pensiero integralista, anche se mascherato diertro il parvento scientifico, non porta mai a nulla di costruttivo.

quoto quanto sopra al 137% :smiley:

Quoto quanto detto sopra.

Inutile dire: si è perso un grande momento di dialogo.

Riporto lo stralcio originale del discorso del Card. Joseph Ratzinger che è stato da molti incriminato riguardante un’analisi sul caso di Galileo Galilei

La citazione è tratta dal libro: “Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti”, Paoline, Roma 1992.

Il caso Galileo

“Questo fatto, ancora poco considerato nel XVII secolo, venne -già nel secolo successivo- elevato a mito dell'illuminismo. Galileo appare come vittima di quell'oscurantismo medievale che permane nella Chiesa. Bene e male sono separati con un taglio netto. Da una parte troviamo l'Inquisizione: il potere che incarna la superstizione, l'avversario della libertà e della conoscenza. Dall'altra la scienza della natura, rappresentata da Galileo; ecco la forza del progresso e della liberazione dell'uomo dalle catene dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità brilla nella notte buia dell'oscuro Medioevo. Secondo Bloch, il sistema eliocentrico -così come quello geocentrico- si fonda su presupposti indimostrabili. Tra questi, rivestirebbe un ruolo di primo piano l'affermazione dell'esistenza di uno spazio assoluto; opzione che tuttavia è stata poi cancellata dalla teoria della relatività. Egli scrive testualmente: «Dal momento che, con l'abolizione del presupposto di uno spazio vuoto e immobile, non si produce più alcun movimento verso di esso, ma soltanto un movimento relativo dei corpi tra loro, e poiché la misurazione di tale moto dipende dalla scelta del corpo assunto come punto di riferimento, così ?qualora la complessità dei calcoli risultanti non rendesse impraticabile l'ipotesi? adesso come allora si potrebbe supporre la terra fissa e il sole mobile». Curiosamente fu proprio Ernst Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell'accaduto. Il vantaggio del sistema eliocentrico rispetto a quello geocentrico non consiste perciò in una maggior corrispondenza alla verità oggettiva, ma soltanto nel fatto che ci offre una maggiore facilità di calcolo. Fin qui, Bloch espone solo una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la valutazione che egli ne trae: «Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo» (3). Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell'epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione» (4). Dal punto di vista delle conseguenze concrete della svolta galileiana, infine, C. F. Von Weizsacker fa ancora un passo avanti, quando vede una «via direttissima» che conduce da Galileo alla bomba atomica. Con mia grande sorpresa, in una recente intervista sul caso Galileo non mi è stata posta una domanda del tipo: «Perché la Chiesa ha preteso di ostacolare lo sviluppo delle scienze naturali?», ma esattamente quella opposta, cioè: «Perché la Chiesa non ha preso una posizione più chiara contro i disastri che dovevano necessariamente accadere, una volta che Galileo aprì il vaso di Pandora?». Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica".

La frase incriminata da collettivi, docenti depositari della più ampia libertà di stampa di tutto l’universo, nonchè giornalisti, che viene additata al pensiero dell’ex. Card. Ratzinger, è in realtà una citazione del filosofo P. Feyerabend, che viene citato dall’attuale Papa e definito “molto drastico”. Ergo i giornalisti che vanno nei tg a dire che egli stesso disse che il processo a Galileo fu giusto e ragionevole, peccano non solo di cattiva fede (in senso giornalistico), ma anche di una totale ignoranza del metodo giornalistico, ossia senza aver cercato le fonti di tali notizie. Evidentemente sono abituati a riportare i virgolettati anche se sono delle frasi riferite da terze persone. Non mi soffermo sulla vicenda in sè, nè sul rapporto scienza-fede, ma non si può non notare che le basi della lettera di protesta di quegli intolleranti di docenti sono decisamente di burro (scaduto). E pensare che nelle università parlano di tutti, da un infimo studente come il sottoscritto (conferenza progetto ESMO, aprile 2007) a ex brigatisti omicidi. Ecco, per parlare nelle università occorre aver fatto qualche anno di galera.

Tanto per essere chiari, io odio gli off-topic, ma questo fatto è di una tale ignoranza e gravità da fare impallidire il Sole.

Come non citarti al 110%?
Da laicissimo quale mi ritengo, sono d’accordo con te.
Qualche domanda a me sorge sulla preparazione della dirigenza universitaria ad accogliere un ospite tanto importante, e dalle opinioni tanto note e chiare (e legittime) e basate sulla fede religiosa. Meglio non invitare se non si è pronti ad accogliere.

Ti ho citato su un altro forum il post, spero non ti dispiaccia, ma è puro e cristallino,
ho messo il tuo nome e i riferimenti al forum :wink:

Ho visto un TG stasera (15 minuti su 30 dedicati a questa storia).
La mia informazione in materia era limitata a un paio di titoli di giornale.
Ora capisco chi mi diceva di non condividere la “forma” della protesta. La solita chiassosa dimostrazione di individui “singolari”. Mah.

Un intervento di apertura e’ difficilmente un’occasione di dialogo. Sarebbe stata una cosa controversa nel migliore dei casi, o la fiera dell’ipocrisia (e dunque dell’inutilita’) nel caso non si fossero toccati argomenti “scottanti”.

IMHO la cosa non merita altra attenzione, se ne e’ parlato anche il parlamento. Sembra il classico caso che vien buono per distogliere l’attenzione dal resto, e non porta da nessuna parte.
Mah…

Si, tutto giusto e tutti bravi. Anche io, assolutamente ATEO*, ritengo la lettera incriminata un errore strategico gravissimo.
Comunque…
Da qui a dire che la chiesa (o ‘Chiesa’ se volete) è costantemente vittima di attacchi e costretta al silenzio…
Ma la guardate la tv ? Li leggete i giornali ? La chiesa non ha mai avuto un’esposizione mediatica così elevata, così totale come adesso. Un enorme partito trasversale, da destra a sinistra, ne riconosce (generalmente con palese ipocrisia) tutti gli insegnamenti, e li riversa in politica.
Con questi chiari di Luna, nei quali vediamo coppie di disgraziati costrette ad espatriare, spendendo un sacco di soldi, nella speranza di mettere al mondo un figlio tanto voluto, possibilmente sano… Vediamo il rifiuto dell’evoluzionismo (con tutti i suoi difetti, non dico di no) a favore di astruse teorie quali il ‘disegno intelligente’, od addirittura il creazionismo tout court… Con nessun riconoscimento sociale serio per le coppie di fatto (con il bau bau delle ‘coppie omosessuali’ o del fantomatico ‘attacco alla famiglia’). Non parlerò poi dell’aborto, che personalmente consentirei soltanto per motivi terapeutici… e non sarebbe necessario parlarne se ci fosse una seria educazione alle tecniche anticoncezionali (non parliamo poi dell’effetto collaterale dato dalla protezione per le malattie trasmesse sessualmente).
Io non sono neppure fra quelli che puntano il dito contro i molti crimini della chiesa, antichi e recenti. Considerandola un’associazione di uomini, e null’altro, tali vergogne le considerò percentualmente inevitabili. Meno inevitabile e perdonabile considero la costante azione di copertura che la chiesa stessa attua, ed ha attuato, per proteggere la sua immagine.
Vorreste dunque dirmi che la scienza non ha mai subito danno alcuno dalle religioni (tutte) ?
E, oltre la scienza, che ne pensate dell’avanzamento sociale ?
La chiesa ha mantenuto, con la chiara connivenza di questo o quel potere, uno status quo che non mi risulta abbia fatto particolarmente bene ai diritti sociali… Dubito ci sia ‘Dio’ dietro.
Perché ricchi e potenti (e per favore ! Non ditemi che sono un demagogo !!! Parlo solo di quel che vedo !) hanno sempre dispense ed agevolazioni senza problema alcuno (a meno non vi siano conflitti economici… vedi indicativamente la nascita della chiesa Anglicana :stuck_out_tongue_winking_eye: ) ?
Perché Sarkozy, che si sta per sposare per l’ennesima volta, è stato accolto dal Papa giorni fà come un fratello ?
E perché Roberto, un mio amico ultra cattolico di Forlì, lasciato dalla moglie (non per colpa sua) non può andare a prendere messa nella sua parrocchia poiché il prete dice che ‘darebbe scandalo’ ?
Perché gli INTOLLERANTI ed i FANATICI devono essere sempre i laici (e non dico neppure i non credenti…), ovvero quelli abituati a finire storicamente sui roghi ? Escludendo le atrocità del bolscevismo (peraltro in discreta connivenza con i metropoliti moscoviti), le maggiori stragi fra i religiosi sono sempre state fatte fra credenti di religioni/sette diverse…
Davvero ha ragione il sacerdote della mia parrocchia, quando (mi riferiscono) mesi fà ha definito il medioevo ‘il periodo più bello dell’umanità’ in una sua omelia ?
Probabilmente non ci ho capito nulla. Chissà.
Per finire… credo che la lettera incriminata sia stata davvero una stupidaggine, un’ottima scusa per far crogiolare, una volta di più, la chiesa nel vittimismo. Sono stati davvero stupidi: Voltaire si vergognerebbe per loro.

Per finire riporto le parole di un degnissimo sacerdote che da decenni vive e lavora fra i diseredati romani:
Quando davo cibo e vestiti, in curia mi dicevano che ero un santo, quando ho chiesto come fare per migliorare la loro condizione, mi hanno detto che ero un pericoloso comunista…

*ATEO = Aggettivo da sussurrare a bassa voce, che da sempre mi mette fuori da ogni gioco sociale ‘importante’ nel ‘bel paese’…

Salute e Latinum per tutti !

tanto per fare un po’ di chiarezza:
"…interessante fu l’intervento tenuto dal cardinale tedesco Joseph Ratzinger, poi eletto Papa nel 2005, tenutosi a Parma il 15 marzo 1990. Egli riprese un’affermazione di Paul Feyerabend: «All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto»[3], aggiungendo però : «Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande.Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica. »; mostrando quindi di criticare le idee di Feyerabend su Galileo, sul cui processo Giovanni Paolo II chiederà ufficialmente scusa per l’errore della Chiesa. Infatti nel 1992, oltre tre secoli dopo la pronuncia della condanna, una nuova istruttoria ordinata da papa Giovanni Paolo II si risolse favorevolmente a Galileo.

« Paradossalmente, Galileo, sincero credente, si mostrò su questo punto (interpretazione della Bibbia) più perspicace dei suoi avversari teologi. »"
(Papa Giovanni Paolo II durante il discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze)

E già questo piccolo trafiletto fa notare come wikipedia, sia più autorevole come fonte
di tutte le tonnelate di carta stampata di questi ultimi giorni. E questo deve far veramente
riflettere su un po’ di cose-persone…

il papa non sarebbe stato invitato ma solo come uno degli ospiti, non avrebbe presieduto nessuna conferenza di sorta come ospite principale, i ruoli erano già stati chiariti. peccato.

Infatti. Confermo. E’ stata una vera idiozia.
Se invitato, avrebbe avuto diritto di parlare anche un personaggio come Kamenei.
Dopo si può esprimere dissenso, MAI prima.

Salute e Latinum per tutti !

Parlo da studente della Sapienza, nonchè aspirante ingegnere, ex credente praticante ed ora convinto ateo!!!
Quanto è successo riguardo alla visita del Papa è una cosa indicibile. Sono d’accordo nell’esprimere il proprio dissenso verso una persona che spesso ha mostrato e mostra un fondamentalismo religioso da far venire i brividi. Però comportandosi in questo modo, alcuni rappresentanti della mia università si comportano come quei ragazzini che quando vengono sgridati si turano le orecchie per non sentire le parole dei genitori! In questo modo non ci si comporta in modo molto diverso da quella chiesa che bruciava sul rogo gli scienziati di qualche secolo fa!
Comunque, il danno ormai è fatto, ma speriamo che l’esperienza serva di lezione per il futuro!

Davvero un’occasione persa.
Rifiutando la presenza del papa non si fa altro che negare la possibilità a qualcuno di esprimere le proprie idee o credenze.
Indegno di una società democratica, indegno di un’istituzione universitaria che dovrebbe dare lezioni di democrazia e rispetto al resto del paese, indegno del relativismo culturale contro il quale Ratzinger si è scagliato più volte e che invece dovrebbe stare alla base di un pensiero razionale.
Se fosse venuto il Dalai Lama non credo si sarebbe alzato questo polverone ma allo stesso modo non credo che il Dalai Lama possa essere innalzato come difensore del pensiero razionale.
Come ha detto qualcuno avrebbero potuto parlare terroristi o leader fondamentalisti e nulla sarebbe successo…
:smiley: Nel negare qualcosa solo e soltanto al papa si giustifica la convinzione, propria di alcuni ambienti cattolici, che la religione cattolica sia qualcosa di speciale in Italia rispetto alle altre religioni, rafforzando ancor più le idee e il messaggio che chi ha negato la presenza del papa voleva combattere e indebolire.
Davvero una strategia inopportuna. Vergogna.

Mi dispiace ragazzi, ma da ateo e anticlericale quale sono, non riesco a essere dispiaciuto per la rinuncia del Papa alla sua presenza alla Sapienza. Ho avuto modo di ascoltare varie “campane” in tv (quasi tutte a favore del Papa, ma guarda un po’?) e su internet (un po’ più bilanciate). Tutte hanno un po’ di ragione (e dico TUTTE), soprattutto quando dicono che bisognerebbe dare a tutti la possibilità di esprimersi, quindi anche alla chiesa e al Papa, senza censure a priori che fanno tendere pericolosamente verso l’integralismo.
Ma non è questo il punto. L’università è un luogo di scienza; la scienza si basa (anche) sul confronto e sul contraddittorio. Nella chiesa cattolica vige il dogma dell’infallibilità papale; come fanno giustamente notare su un sito ateo: ci può essere confronto con chi si ritiene infallibile?
Come dice Kruaxi, la chiesa gode di una sovraesposizione mediatica impressionante: chi vuole sentire il Ratzinger-pensiero può semplicemente accendere il televisore, sfogliare il giornale, accedere a uno degli innumerevoli siti cattolici di internet, o anche (cosa che sempre meno persone fanno) andare in chiesa.
La domanda che io mi pongo è: cosa c’entra il Ratzinger-pensiero con l’università?
L’unica risposta che mi viene in mente è: niente.

Onestamente non so come si possa dire che in qualche momento è stato impedito al papa o alla chiesa di intervenire su qualsiasi argomento.
In Italia la chiesa, di più la CEI, ha sempre avuto a disposizione tutto lo spazio che voleva per esternare le proprie convinzioni.
Con l’avvento del Pontificato di Benedetto XVI poi c’é stato un vero e proprio salto di qualità, con il potere spirituale della chiesa che si fa sempre più temporale, intervenendo sistematicamente e pesantemente su temi di importanza nazionale, a punto di affossare disegni di legge importanti (tipo i DICO) o facendo regredire la nostra legislazione (come la procreazione assistita).
Va bene, non è un problema, siamo in democrazia, e ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole. Ma a questo punto anche la chiesa deve mettere in conto di poter essere contestata, anche duramente come in questo caso.
Sono convinto che il papa precedente avrebbe determinato una reazione differente, proprio perchè tentava di affiliare tutti su punti accettabili da tutti, senza contestare una parte politica o una corrente di pensiero in particolare.
Ritengo che la nostra classe dirigente abbia una colpa: quella di aver avallato qualsiasi posizione la chiesa abbia assunto in questo periodo, facendo sentire impotente ed inascoltato chiunque abbia una visione non religiosa e laica del mondo e della vita.
Alla fine si è determinata una reazione, una frattura, con una parte minoritaria ma importante della società civile che dice NO, e contesta la chiesa, che a questo punto non è più un soggetto spirituale sopra le parti ma una forza politica, che influisce, influenza e dispone invece di proporre.
In qualsiasi altro paese quanto è successo oggi sarebbe stato definito normale, mentre in Italia tutti a urlare allo scandalo, alla censura.
Forse questa vicenda è stata gestita male, non lo escludo, ma è il primo segno di una reazione che aspettavo da tempo, di poche persone, che non si sentono legate ad una religione, che reagiscono ad un soggetto non più spirituale ma politico.
Questo il mio pensiero, spero possa essere accettato o almeno valutato da voi.
A presto

Giulio

Straquoto quanto detto da Giulio

Allora gente, il ‘buon vecchio zio Kruaxi’ chiede la parola.
Non è la prima volta che ci imbattiamo in thread, peraltro interessantissimi e spesso assai pertinenti con le tematiche del forum, ma… ‘delicati’.
Il mio pensiero l’ho espresso chiaramente più volte a riguardo, e nella fattispecie capisco benissimo gli amici Spock e Giulio.
Però…
Come tutti i forum anche questo ha, logicamente, un ‘limite’.
Noi siamo, per fortuna, un gruppo estremamente eterogeneo.
Abbiamo diverse età, diverse provenienze, condizioni economiche e cultura.
Cosa ci unisce ? Una passione forte: l’astronautica (ed affini…)
Avete notato le anteprime stampa di oggi ? La notizia è spaventosamente strumentalizzata, soprattutto da quella che è la cultura imperante (e, mi spiace, non è una cultura laica).
Ora, il punto è questo.
Dobbiamo davvero unirci al coro litigioso ?
Dobbiamo davvero far partire (è già successo) un interminabile thread che, probabilmente, non ci porterà da nessuna parte se non a crearci inevitabili condizioni di astio fra noi ?
E’ questo il luogo per parlare di queste cose ?
Mi si obietterà che siamo ‘off topic’, e che quindi è assolutamente lecito discuterne.
Si ma… ripeto, per andare dove ?
La notizia è stata data, le posizioni sono già chiare per alcuni.
Io dico: rispettiamo il lavoro dell’Admin.
Passiamo oltre.
Non è argomento adatto a questo forum.
Come dissi già non molto tempo fà ('azz, mi autocito !!! :scream: ) : siamo in un campo dove secondo alcuni combattono ragione contro irrazionalità, secondo altri fede contro materialismo.
‘Troppo’ per noi, per me. Non qui, scusatemi.
Propongo moderazione, non censura.
Preferisco contrapposizioni anche stupide su altri argomenti… qui siamo nel campo dei massimi sistemi.
Abbiamo già dimostrato di essere teste pensanti, inutile andare oltre.
Ovviamente ognuno stia pronto a difendere il suo pensiero se attaccato (paura condivisa da tutte le parti in causa), ma non andiamo a cercarcela…
Qui è molto più pertinente prendersi a (metaforici) schiaffi fra sostenitori del Constellation e ‘nostalgici’ dello spazioplano…
Interpretiamo lo spirito del forum.

Tutto qui… scusatemi se sono pedante… so bene che i miei atteggiamenti stanno diventando senili… :-s

Salute e Latinum per tutti !