Il Pentagono rilancia la sfida auto-robot in città

Dopo la corsa svoltasi nel deserto, la difesa americana mette in palio il premio da 2 milioni di dollari per un’automobile in grado di viaggiare autonomamente in mezzo al traffico (per il momento solo finto)

Da casa al lavoro rilassandosi in auto con un libro o un film, senza curarsi del traffico: a guidare ci pensa il robot. Il Pentagono potrebbe dare un mano a un sogno da pendolari, trasformando la fantascienza in realtà. Dopo il successo nel 2005 della corsa nel deserto tra auto-robot capaci di muoversi autonomamente, parte negli Usa una nuova sfida con finalità militari, ma possibili conseguenze anche per la vita di tutti i giorni: una gara tra veicoli robotizzati stavolta in mezzo al traffico cittadino.

La Darpa, l’agenzia della Difesa americana che si occupa delle innovazioni tecnologiche, ha appena presentato il bando per la terza edizione del “Grand Challenge”, una competizione tra auto-robot che lo scorso ottobre vide competere nel deserto tra California e Nevada veicoli realizzati da team universitari di tutto il mondo (compresa uno dell’Università di Parma).
Il primo tentativo, nel 2004, di far percorrere ai robot 200 km di deserto pieni di ostacoli era sfociato in un fallimento. Lo scorso anno, invece, al secondo tentativo cinque auto robotizzate erano giunte al traguardo. “Stanley”, un veicolo (nella foto) realizzato dalla Stanford University, si era aggiudicato i 2 milioni di dollari del premio messo in palio dalla Darpa, battendo due vetture della Carnegie Mellon University. Lento, ma inesorabile, al traguardo era arrivato anche “TerraMax”, alla cui messa a punto aveva partecipato un team guidato dal professor Alberto Broggi.

Adesso il Pentagono rilancia, mettendo in palio di nuovo 2 milioni di dollari e aggiungendo anche premi per il secondo e terzo posto (rispettivamente 500 mila e 250 mila dollari). Ma i robot stavolta avranno vita ancora più dura: la sfida avverrà in un ambiente urbano finto, dove le auto dovranno dimostrare di essere capaci di districarsi da sole nel traffico cittadino, evitare ostacoli, fermarsi al momento giusto e anche parcheggiare. Il tutto senza alcun intervento umano, ma basandosi esclusivamente sull’intelligenza artificiale.

Ai veicoli verrà richiesto di completare senza danni un percorso di circa 100 chilometri in meno di sei ore. Il giorno della competizione sarà il 3 novembre 2007. La Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) ha appena presentato il bando e ha cominciato a raccogliere le prime adesioni. ''Dopo il successo dell’edizione 2005 - ha detto Tony Tether, il direttore dell’agenzia del Pentagono - riteniamo che la comunità robotica sia pronta per affrontare le sfide di operare nell’ambiente cittadino".

Il Pentagono conta di ottenere benefici importanti sul piano militare da queste ricerche, che fanno fronte all’obiettivo di avere entro il 2015 un terzo dei veicoli militari americani operativi senza persone a bordo. Ma secondo gli esperti le ricadute saranno importanti anche per i civili. ''Si tratta di ricerche che potrebbero cambiare in modo significativo il modo in cui usiamo le nostre autostrade e farci risparmiare miliardi di dollari", ha detto Sebastian Thrun, lo scienziato che ha guidato lo scorso anno il team vincente di Stanford e punta ora a fare il bis. Veicoli robotizzati dotati di adeguati apparati di sicurezza, per Thrun, potrebbero ridurre in modo drastico il numero di vittime sulle strade e farsi carico di una serie di compiti e trasporti che oggi richiedono autisti in carne e ossa.

La Darpa ha preparato stavolta due iter diversi per i robot, senza precisare al momento dove avverrà la competizione. Un primo percorso per partecipare alla gara prevede di presentare progetti dettagliati per chiedere finanziamenti del Pentagono fino a un milione di dollari: in questo caso il governo americano avrà diritto di sfruttare le tecnologie sviluppate e i team prescelti accederanno direttamente alle semifinali.
La seconda possibilità è invece quella di partecipare a una serie di qualificazioni, al termine delle quali ogni team che arriva alle semifinali riceverà un rimborso di 50.000 dollari, mentre i finalisti avranno 100.000 dollari per coprire le spese per lo sviluppo tecnologico.

da newton