Il peso di Orion...

Strano a dirsi ma la tecnologia delle batterie (sopratutto quelle a base di litio) ha avuto un rapido sviluppo, negli ultimi 15 anni, a causa del loro largo utilizzo nel campo della telefonia cellulare.

In questo caso il campo spaziale ha beneficiato di uno spinoff tipicamente “terrestre” e non il contrario…

Trovo un’ottima scelta, quella di aver optato per i pannelli solari anche se, dall’altro canto, mi dispiace un poco che si siano accantonate le celle a combustione.
Forse, se si fossero migliorate quest’ultime , si sarebbero potuto avere lunghe durate e migliori prestazioni; quello che però mi lscia un poco irresoluto è il fatto che, facendo uso di pannelli solari, l’ingombro della capsula, lateralmente è molto più grande. certo nello spazio non ci sono problemi di spazi ridotti, almeno esternamente , però …

Da quanto sono riuscto a capire da questa pubblicazione:

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/20070030244_2007026316.pdf (PDF - 1.43 MB)

il “Barbecue Mode” per Orion non è al momento previsto. A pag. 28 si fa riferimento alla fase di “transito” Terra-Luna con un assetto che rivolga sempre la parte posteriore al sole in modo da avere i pannelli costantemente illuminati al 100%.

Non dimentichiamoci però che i profili di missione di Apollo e Orion sono leggermente diversi: la prima aveva anche il compito di effettuare l’accensione per il LOI, il lunar orbit insertion, col dispendio di carburante che questo comporta, mentre nelle missioni Constellation questo compito sarà affidato al lander Altair. Da questo punto di vista, è decisamente più calzante il paragone di Archipeppe con la Soyuz LOK, in quanto nel complesso L3 il LOI era affidato al quinto stadio (il block D), lo stesso che avrebbe dovuto frenare il lander LK fino a pochi chilometri dalla superficie lunare.