Il piano per l'estensione dei voli Shuttle

Benchè un’estensione dell’esenzione al trattato di non proliferazione INKSA (Iran/North Korea/Syria Agreement) continui ad essere l’opzione maggiormente presa in considerazione sia dalla NASA che dal Congresso, con il prolungamento quindi dei contratti per i voli Soyuz, è stato commissionato qualche settimana fa uno studio per valutare la possibile estensione dei voli shuttle dopo il 2010 nel caso i timori espressi da alcuni membri del Congresso dovessero far tramontare l’ipotesi per ora preferibile.
Nel caso venisse approvata l’estensione all’esenzione del INKSA la data limite verrebbe spostata dal 1 Gennaio 2012 al 31 Luglio 2016. Il problema in questa direzione è però che la Russia richiede almeno 3 anni di anticipo per la “prenotazione” dei voli Soyuz e il tempo per poter arrivare al 2012 con un posto anche per gli astronauti NASA è agli sgoccioli e l’attuale situazione di passaggio di consegne alla Casa Bianca non aiuta.
Lo studio commissionato dal SSP (Space Shuttle Program) mira quindi ad identificare una via d’uscita dall’empasse creata e con il requisito di non intaccare lo sviluppo del Constellation.
Lo studio non è ancora completo ma l’interruzione dei lavori per l’evacuazione del JSC ha permesso di rivelare una prima serie di constatazioni sotto analisi.
Il primo parametro fondamentale da prendere in considerazione è il periodo di manutenzione di base, Orbiter Maintenance Down Period (OMDP), che è richiesto ogni 5.5 anni o 8 voli.
Attualmente Atlantis, che era in previsione di ritiro dopo STS-125, ha subito una “mini-OMDP” che gli permette di volare per altri due voli mentre gli altri due orbiter dovranno subire entrambi una OMDP in caso di estensione. Dato che l’eventuale proseguimento dei voli coinvolgerebbe solo due navette era necessario individuare quale delle tre richiedesse maggiori investimenti per proseguire l’attività passando ad una attività di “donatore” di ricambi.
Eccola la situazione delle tre navette.
Discovery: ha volato 5 volte dall’ultima OMDP e il periodo calendariale dei 5.5 anni scadrà a settembre 2010.
Atlantis: ha volato 3 delle 8 missioni dall’ultima OMDP, il periodo scade nel 21 Gennaio 2011.
Endeavour: ha volato 2 volte dalla OMDP e il periodo temporale scade il Gennaio 2013.

Attualmente Endeavour sembra il meglio piazzato per volare oltre il 2010 mentre Atlantis benchè sia relativamente giovane a causa di alcuni problemi di usura ai pannelli RCC e agli attuatori dei freni aerodinamici sembra essere la navetta che verrà messa a terra per prima.
Il piano prevederebbe per Discovery una OMDP dopo STS-129 dalla durata tradizionalmente di 1 anno, per poi tornare e completare 7 voli entro il 2015 compresa la missione con AMS nel 2012.
Endeavour invece avrebbe in totale 11 voli con una OMDP che avverrebbe nel 2013.
Atlantis come detto dovrebbe essere in parte cannibalizzato ma anche in “near flight-ready state” ovvero quasi pronto al volo per servire eventualmente come LON.

Questo è il piano, i problemi però da affrontare sono molti e cercando di analizzarli si sono per ora trovati i seguenti risultati.
Iniziando dai problemi di approvigionamento del materiale necessario e in particolare per ET e SSME, entrambi i produttori hanno già iniziato da un paio d’anni a chiudere le linee di produzione. Sono poi in fase finale le scorte di ricambi e in particolare per elementi indispensabili come gli APU Gas Generators, attuatori idraulici, sensori e altre parti di magazzino.
Un incremento nei fondi sarebbe quindi necessario per l’acquisto di ulteriori scorte di magazzino e per le linee non ancora chiuse l’ordine non dovrebbe arrivare fra molto tempo in quanto sono tutte previste per essere chiuse nel 2010 e se dovessero essere estese sarà necessario un periodo di formazione per il nuovo personale che se ne occuperà da parte dei fornitori.
In totale sono circa 300 componenti a rischio e che richiederanno una soluzione o una ricertificazione prima di proseguire nel 2010 e altre 66 che termineranno fra il 2011 e il 2016.
Da questo lato gli impatti sul Constellation riguarderebbero soprattutto Ares V per la non disponibilità delle High Bay del VAB mentre Ares I non dovrebbe subire grossi problemi.
Il problema più grosso attualmente è però legato alla ISS e riguarda la necessità non solo di trasportare gli astronauti ma anche eventualmente di evacuarli e non essendoci i posti sulle Soyuz gli astronauti americani rimarrebbero senza via di fuga.
Lo shuttle non può permanere in orbita per più di 2 settimane e oggi solo le Soyuz possono coprire il ruolo di scialuppe della ISS. Attualmente l’unica via d’uscita da questo problema sembra essere un sistema derivato dal programma COTS, e in particolare dal cosiddetto “COTS D minus”, cui diverse compagnie hanno assicurato di poter rispondere con un mezzo pronto entro il 2012 (i nomi non possono per ora essere divulgati per le discussioni in corso). Esiste inoltre la possibilità di riaprire il programma X-38 anche se l’utilizzo e lo sviluppo dipende dalle decisioni dei prossimi mesi.

Ultima possibilità allo studio è quella di utilizzare l’orbiter in maniera totalmente automatica, implementando un sistema migliorato di RCO (Remote Control Orbiter) attualmente utilizzato solamente per le emergenze e solamente dall’undocking fino all’atterraggio in caso di presunti danni.

Qualcosa si sta muovendo…

Sinceramente non so che pensare…ovviamente sono il primo a fare salti di gioia fino al soffitto se il programma shuttle viene ulteriormente esteso, però non a discapito di aggravare il ritardo nella produzione di Orion e Ares I…se verranno stanziati altri fondi, fondi supplementari allora si potranno fare entrambe le cose. Suppongo che il tipo di missioni che verranno effettuate in queste future (forse) voli saranno logistici, giusto? ormai di componenti non c’è ne sono più…

Il problema più grosso attualmente è però legato alla ISS e riguarda la necessità non solo di trasportare gli astronauti ma anche eventualmente di evacuarli e non essendoci i posti sulle Soyuz gli astronauti americani rimarrebbero senza via di fuga. Lo shuttle non può permanere in orbita per più di 2 settimane e oggi solo le Soyuz possono coprire il ruolo di scialuppe della ISS.

non ho capito questo punto. Lo shuttle può rimanere attraccato a lungo alla stazione in attesa di una missione di salvataggio quindi non capisco quale sia il problema. L’idea di rendere automatizzato lo shuttle è interessante e non sarebbe male da implementare, almeno si potrebbe provare a salvare una navetta danneggiata.

Se poi si ritornasse al X-38 bhè non sarebbe male neppure questa alternativa

Il problema è per l’equipaggio permanente sulla ISS (e per il quale si sono creati tutti i problemi) fra un volo shuttle e l’altro rimarrebbe senza scialuppa… cosa in pratica ingestibile.

L'idea di rendere automatizzato lo shuttle è interessante e non sarebbe male da implementare, almeno si potrebbe provare a salvare una navetta danneggiata.

Come scritto già ora lo shuttle può rientrare in automatico, il problema sarebbe dal lancio al docking.

Questo risolverebbe solo il problema della via di fuga…non il trasporto del personale alla ISS

Io propenderei peri COTS, almeno sarebbe qualcosa di nuovo e darebbe una bella spinta alle industrie private e quindi agli investimenti nel settore…

Il problema è per l'equipaggio permanente sulla ISS (e per il quale si sono creati tutti i problemi) fra un volo shuttle e l'altro rimarrebbe senza scialuppa... cosa in pratica ingestibile.

ma quando ci sarà l’equipaggio permenente di 6 membri non ci saranno anche due soyuz attraccate alla stazione proprio per permettere a tutto l’equipaggio di mettersi in salvo?

Non sapevo che lo shuttle avesse possibilità di rientro automatico…bhè in effetti i piloti prendono i comandi quando ormai buona parte del rientro si è completato

Appunto, con le Soyuz… ma se le Soyuz non le puoi acquistare, le Soyuz non ci sono… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non sapevo che lo shuttle avesse possibilità di rientro automatico...bhè in effetti i piloti prendono i comandi quando ormai buona parte del rientro si è completato

Può rientrare con una speciale attrezzatura (una barra da montare su cloche e pedali) presente sulla ISS.

Può rientrare con una speciale attrezzatura (una barra da montare su cloche e pedali) presente sulla ISS.

ma non sarebbe possibile effettuare il tutto tramite software? che bisogno c’è di avere un meccanismo che muova i comandi di volo?

Beh se i comandi sono reversibili e non ci sono attuatori e trasduttori…

Per quanto riguarda l’acquisto delle Soyuz, se gli Americani non le hanno ancora acquistate, vuol dire che sono incerti sul futuro dello Shuttle. Questa non è certo una bella cosa perchè dimostra un’insicurezza e un’indecisione che non dovrebbe esserci dato che ritengono di aver trovato “il meglio” con il programma CEV.
Se vanno avanti di questo passo, rischiano di ritrovarsi completamente a terra come è successo nel periodo tra Apollo-Soyuz e Shuttle; Questa volta la differenza sarebbe che hanno in orbita un gioiello di stazione!
Per quanto riguarda l’estensione del programma Shuttle, vorrei far notare che su nasaspaceflight.com, dove si parla della missione STS-125 (FRR to discuss unique safety requirements for sts-125 and sts-400), c’è un documento A PAGAMENTO, dove si parla dell’estensione del programma Shuttle.
Indicazioni base: estensione fino al 2015 con 13 lanci aggiuntivi (circa due voli all’anno).
Sono dell’idea che se in NASA circolano questi “documenti”, qualcosa bolle davvero tanto!

L’acquisto non è ancora avvenuto perchè la legge INKSA non lo permette.

Per quanto riguarda l'estensione del programma Shuttle, vorrei far notare che su nasaspaceflight.com, dove si parla della missione STS-125 (FRR to discuss unique safety requirements for sts-125 and sts-400), c'è un documento A PAGAMENTO, dove si parla dell'estensione del programma Shuttle. Indicazioni base: estensione fino al 2015 con 13 lanci aggiuntivi (circa due voli all'anno). Sono dell'idea che se in NASA circolano questi "documenti", qualcosa bolle davvero tanto!

Il documento non è a pagamento, o meglio c’è altro a pagamento… da dove avrei preso la news se non da nsf? :slight_smile: :wink:

Più precisamente il problema è squisitamente legale: la legge USA proibisce l’acquisto e la vendita di tecnologie di un certo tipo a paesi che commerciano tecnologia con gli “stati canaglia” Iran e Corea del Nord. La Russia rientra in questo gruppo di nazioni e per comprare posti sulle Soyuz il parlamento americano dovrebbe votare una deroga speciale. Le recenti complicazioni internazionali, come il caso Georgia, rendono l’approvazione di questa deroga molto più difficile che in precedenza. Non che la NASA non l’abbia chiesta, anzi, dalla mail di Griffin che è sfuggita sulla stampa la scorsa settimana la sua volontà di richiedere la deroga è chiara, ma gli è sostanzialmente stato fatto capire che la richiesta non è “ben vista” a Washington.

Dobbiamo mettere in conto che questo potrebbe essere uno scotto che gli USA potrebbero essere politicamente pronti ad affrontare.

Personalmente credo che un prolungamento della vita dello shuttle, con un programma Constellation già in avanzata fase di realizzazione, non sia la scelta più saggia.
Come lo stesso Griffin ha detto sempre nella famosa e-mail, senza ulteriori stanziamenti, si dovrebbero dirottare i fondi per mantenere lo Shuttle, “sospendendo” di fatto lo sviluppo di Orion. Così il gap di 5 anni si sposterebbe semplicemente avanti nel tempo, e quale sarebbe il guadagno per il programma spaziale USA?

povera Nasa, diventata ormai la cenerentola dei politici U.S.A. tutti impegnati a privilegiare sempre i loro unici figli prediletti, i militari.

Dobbiamo mettere in conto che questo potrebbe essere uno scotto che gli USA potrebbero essere politicamente pronti ad affrontare.

questo significherebbe allora che dal 2010 soltanto i russi e qualche europeo avranno accesso alla stazione

No, dal 2012.

Piccolo intervento sulla questione da parte di un “semplice appassionato di astronautica”…
A questo punto spetterà al prossimo inquilio della Casa Bianca decidere il da farsi… certo, rinunciare ad utilizzare la ISS dal 2012 mi sembra un suicidio ma tant’è… di cose suicide ne hanno fatte tante i presidenti USA neglia anni passati… L’opzione più semplice sembra quella di prolungare l’accordo con la Russia… ma è politicamente accettabile per l’unica superpotenza mondiale? :thinking: specilamente dopo l’invasione della Georgia? :thinking:
L’opzione STS-2015 potrebbe essere percorribile soltanto ammettendo un ulteriore stanziamento di fondi per la NASA ma… visti i disastri economici di questi giorni dubito che mai verranno… almeno di non posticipare di 5 anni il programma Constellation… ma allora il problema non fa che spostarsi nel tempo… :thinking:
Insomma da qualsiasi lato si guardi il problema sembra che gli USA siano stati capaci di ficcarsi in un guaio notevole grazie alle miope decisioni politiche ( non certo da parte dei dirigenti NASA che, come più volte affermato, fanno quello che possono) effettuate nel 2004 a seguito del disastro del Columbia.
Peccato che su questo carro ci siamo anche noi europei… ed anche i giapponesi… ed i canadesi…

Certo che se noi europei non avessimo stoppato Hermes ora non saremo a questi punti e non ci sarebbero neanche gli USA :angry:

Hermes era e resta fuori portata. Tecnicamente troppo evoluta anche x gli USA.

Come disse a lezione il mio prof di Sistemi Spaziali, Franco Ongaro, riguardo a Hermes : “Aver speso 1 miliardo di dollari per la fase B non faceva ben sperare” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Come disse a lezione il mio prof di Sistemi Spaziali, Franco Ongaro, riguardo a Hermes : "Aver speso 1 miliardo di dollari per la fase B non faceva ben sperare" mrgreen

ammetto di non conoscere il programma Hermes, ma quando ne se parlava (io ero un po’ piccolo allora) ricordo che mi affascinava parecchio, per cui cosè che non andava in questo progetto?

ritornando all’argomendo del topic penso che la soluzione migliore sia quella di stanziare più fondi per velocizzare (ovviamente non a discapito della sicurezza) la realizzazione di Orion e Ares I riducendo così il gap del periodo in cui gli USA non avranno libero accesso alla ISS e richiedendo quindi un noleggio di un minor numero di Soyuz