hahah! perchè ho convertito 331,501 in notazione americana come se la virgola fosse il separatore decimale. Poi il sonno ha fatto si che prevalesse sulla ragione lo stupore di aver superato la soglia dello spazio di appena 1 metro e 4 cm.
Secondo la psicologia analitica di Jung invece, qualche creatura archetipica del mio inconscio collettivo, le quali sappiamo essere dotate di una vita propria, si è riattivata per farmi cadere deliberatamente in fallo per liberare quella parte del mio io che cerca un contatto e un confronto immediato più umano e sincero con gli altri individui. Questo per il fine ultimo di giungere al momento dell’individuazione.
Quest’ultima tirata non sembra facilitare “un contatto e un confronto immediato più umano e sincero con gli altri individui”
Comunque il record di altezza raggiunta dal New Shepard sono i 103,37 km del Flight 3. Fino ad ora la quota era sempre salita ad ogni volo, non so perché questa volta si sia abbassata.
grazie per la tua immediatezza, umanità e sincerità ! haha
portate pazienza è che sto leggendo Jung appunto e ho queste singolari espressioni e definizioni che mi frullano per la testa. Ma ora basta con queste scienze molli.
Forse abbiamo parlato troppo presto di cambiamenti nella “strategia comunicativa” di Jeff Bezos e della sua Blue Origin. In effetti, dopo la bella diretta del 19 giugno, non ci sono state più notizie per tutto un mese. Nemmeno un tweet.
Il silenzio si è interrotto ieri, con immagini relative al cameo di Bezos nell’ultimo Star Trek (del quale taccio) e con una mail in cui si parla dei risultati del test col paracadute guasto. Eccone una traduzione veloce:
Sul nostro volo più recente [del New Shepard - NdT], abbiamo eseguito un test per dimostrare che la capsula abitabile potrebbe atterrare in sicurezza con solo due dei suoi tre paracadute aperti. In un volo nominale, con tutti e tre paracadute in fuzione, la capsula scende a circa 25 km/h prima di accendere un retrorazzo a breve distanza dal suolo. E’ questo retrorazzo che crea la grande nuvola di polvere che si vede poco prima che la capsula atterri e che rallenta il veicolo fino a 4,8 km/h, prima che tocchi il suolo. Quest’ultimo resto di velocità viene assorbito da un paraurti comprimibile a forma di anello, realizzato con una struttura alveolare di alluminio, montato sul fondo della capsula. L’anello è composto di otto segmenti.
In questa ultima missione, con un paracadute volutamente guasto, la capsula, prima di accendere il retrorazzo, stava scendendo a 37 km/h. Il retrorazzo ha eliminato la maggior parte della velocità e l’anello comprimibile ha fatto il resto. Qui di seguito, potete vedere un paio di foto del paraurti dopo il test di volo. La prima immagine lo mostra montato sotto il veicolo, mentre lo solleviamo da terra dopo il volo. La seconda immagine presenta una vista laterale degli otto segmenti rimossi dal veicolo. Anche con un parcadute fuori uso, il comprimibile è malapena schiacciato. Da nuovo, il paraurti è alto circa 14 cm e può essere schiacciato fino a 2 cm, producendo una decelerazione costante. Dopo l’ultima missione il paraurti era ancora alto più di 13 cm lungo quasi tutta la circonferenza dell’anello.
Abbiamo progettato la capsula per garantire la sicurezza degli astronauti non solo nel caso del guasto di un paracadute ma anche di due. Infatti, oltre al retrorazzo e all’anello comprimibile, c’è un meccanismo di assorbimento di energia montato sotto ogni sedile.
Gradatim Ferociter!
Jeff Bezos
P.S. Se volete ricevere le mail di Bezos iscrivetevi alla mailing list su: https://www.blueorigin.com/ (Attenzione a non pernotare per sbaglio il prossimo volo turistico )
Direi la seconda. Bezos vuole convincere i futuri turisti che il New Shepard è affidabile, tramite sistemi di sicurezza ridondanti, che garantiscono l’incolumità anche in caso di problemi seri.
Forse i 14 cm di comprimibile potrebbero assorbire quasi tutti i 25 km/h, anche in caso non funzionasse il retrorazzo. O è esagerato?
Una decelerazione insostenibile per qualsiasi essere umano, direi da profano, per quanto tecnologicamente all’avanguardia possano essere i sistemi di ammortizzazione dell’urto… cosa ne pensate ?
No dai, direi che 17G non sono piacevoli ma considerando che non sono continui ma instantanei non credo siano mortali, al limite ti rompi un paio di costole…
Si, se è una decelerazione da impatto, con una durata “quasi istantanea” non è un valore elevato, durante gli incidenti stradali si sopportano accelerazioni più elevate, e per fare un confronto atleti allenati come i piloti di F1 sono usciti molte volte illesi da incidenti con decelerazioni di 40-60G.
Grazie, anche ad Albyz per il chiarimento.
Quindi la pretesa di un atterraggio in sicurezza, persino in caso di avaria di più paracadute, non è pubblicità fine a se stessa ma un dato scientificamente attendibile.
Questi scambi di opinioni mi fanno apprezzare sempre di più il forum come fonte super affidabile di informazioni
L’honeycomb dovrebbe accartocciarsi in modo piuttosto lineare. Comunque con 20g per una manciata di millisecondi salvi la pelle. I seggiolini eiettabili sparano il pilota a 12-14 g (quelli occidentali) o 20 g (russi), e l’accelerazione è verso la verticale, quindi comprime la spina dorsale. Molto peggio che assorbirla sdraiati su un sedile che a sua volta ha un’imbottitura. Ho conosciuto un collaudatore Aeritalia che aveva nell’armadio 3 cravatte Martin-Baker http://www.martin-baker.com/clubs/ejection-tie-club
Si ma stiamo parlando di turisti… se la signora si rompe un unghia poi chi la sente?
Non so quanti turisti disposti a farsi sbatacchiare peggio che sul Blue Tornado per quanto? 10 minuti di microgravità ed un’occhiata da un finestrino allo spazio, ci sono al mondo (no le persone in questo forum non contano )
C’e gente che vuol fare causa alle compagnie aeree per gli atterraggi troppo bruschi a Peretola ( non trovo più il link all’articolo ma non me lo sono inventato giuro!)