E’ stato eseguito con successo in Sardegna il test del motore Zefiro 23 che equipaggerà il secondo stadio del vettore. Italia in prima fila nella realizzazione
Si avvicina a grandi passi il momento del battesimo di Vega, il lanciatore per piccoli satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) destinato ad offrire l’opportunità di un accesso più facile allo spazio e a costi più accessibili. Lo scorso 26 giugno Vega ha superato un’altra tappa importante, con il successo del test del motore del secondo stadio, Zefiro 23, avvenuto in Sardegna, nel Poligono interforze di Salto di Quirra (Cagliari).
Le tappe future del programma Vega sono state fissate dalla riunione ministeriale dell’ESA del dicembre 2006, ha detto il direttore del programma lanciatori dell’ESA, Antonio Fabrizi. Nella riunione sono state infatti programmati i primi cinque lanci di Vega, nell’ambito del programma “Verta”. Saranno lanci ''destinati a dimostrare la capacità del lanciatore europeo in diverse possibilità di uso".
Sulla base della lezione imparata con Ariane, ha proseguito Fabrizi, ''prima di andare sul mercato è necessario consolidare le attività di sviluppo". Per questo si è deciso di approvare il programma Verta, che prevede cinque lanci fra il 2008 e il 2010 allo scopo di stimolare il mercato attorno a Vega. Con due lanci l’anno destinati a portare in orbita piccoli satelliti scientifici e per l’osservazione della Terra, ''abbiamo dato un futuro a Vega".
Quello avvenuto a Salto di Quirra è stato il secondo test al banco dei motori di Vega. Nell’arco di poco meno di due anni, ha detto il responsabile per l’ESA del lanciatore Vega, Stefano Bianchi, sono previste sei prove al banco, due per ogni motore, più una prova a livello di sistema. Il primo test è stato quello del motore del terzo stadio, Zefiro 9, avvenuto il 19 dicembre scorso. Il primo test del primo stadio è previsto nel prossimo novembre dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese.
Sarà così completata nell’arco di 11 mesi la prima serie dei test per tutti e tre i motori a propellente solido. Sempre entro l’anno sarà testato il motore del quarto stadio, a propellente liquido. Quindi il 2007 sarà dedicato alla seconda fase di test per tutti i motori.
Contemporaneamente nella struttura dell’Avio vicino Roma, a Colleferro, saranno eseguiti i test sul software e l’elettronica del lanciatore, che comprendono le prove dei comandi di accensione dei motori, il controllo degli ugelli mobili, dell’assetto e della separazione degli stadi. ‘‘L’obiettivo finale - ha concluso Bianchi - è che tutti i test eseguiti a Terra permettano di validare il progetto e dare l’ok al primo volo". Dopo i test di integrazione del lanciatore e la revisione finale prima del volo, tutto sarà pronto per il primo lancio, previsto per la fine del 2007. Il lancio darà il via all’attività di commercializzazione da parte di Arianspace a partire dal 2008’’.
Alto 30 metri e con un diametro di 3 metri, Vega è il lanciatore dell’ESA destinato a portare in orbita a costi accessibili piccoli satelliti scientifici (fino a sei per ogni lancio), anche di università, istituti di ricerca o società private. E’ un lanciatore versatile, in grado di affrontare missioni di tipo diverso, con orbite a diverse quote e inclinazioni variabili a 5 a 100 gradi, e con una capacità di trasporto da 300 a 2.300 chilogrammi. Il costo complessivo di sviluppo è stato di circa 340 milioni di euro, più altri 250 milioni per il programma Verta, che prevede 5 missioni per portare in orbita piccoli satelliti scientifici e di osservazione della Terra dal 2008 al 2010. L’obiettivo è rendere accessibile e flessibile il lanciatore, che a partire dal 2008 potrà essere commercializzato al costo di 20 milioni di euro.
L’Italia in prima fila nel programma dei lanciatori europei. Dopo essersi guadagnata un ruolo di primo piano nello sviluppo dei boster dell’Ariane 5, l’industria aerospaziale italiana afferma adesso la leadership nel campo dei piccoli lanciatori grazie al suo contributo al programma Vega.
Nel programma Vega, in particolare, l’Italia ha una partecipazione del 65% attraverso la ELV, società composta al 70% da Avio e al 30% dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). ''L’Avio è responsabile della progettazione e dello sviluppo di tutti i programmi di Vega", ha detto il responsabile industriale della divisione spazio dell’azienda, Francesco Depasquale.
'‘Per un’azienda italiana - ha aggiunto - si è trattato di un salto tecnologico: dopo il riconoscimento all’azienda della leadership internazionale nel campo dei lanciatori a propellente solido, con la realizzazione dei booster dell’Ariane 5, con Vega è stato realizzato un lanciatore completo, dal sistema di propulsione agli stadi, dai sistemi di guida all’elettronica".
Il motore di Vega testato nei giorni scorsi è infatti progettato con tecnologie innovative, interamente realizzato in fibra di carbonio, un materiale 3,5 volte meno pesante dell’acciaio e tre volte più robusto. E’ un motore con prestazioni elevate, che in 71 secondi permetterà a Vega di passare da 44 a 115 chilometri di quota alla velocità di 20.000 chilometri orari e con una spinta di 100 tonnellate.
da Newton