Il ritorno dell'Apollo viene da lontano.

Secondo molti osservatori il CEV sarebbe una sorta di remake del vecchio Apollo che quasi quarant’anni fa portò i primi uomini sulla luna.Costoro hanno ragione solo in parte,il CEV in realtà non è un ritorno all’Apollo,ma piuttosto all’AAP ,Apollo Applications Program,il progetto che nelle intenzioni della NASA avrebbe dovuto seguire i primi sbarchi sul nostro satellite.Soltanto una piccola parte dell’AAP fu effettivamente realizzata,il programma Skylab,ma AAP era molto,molto di più.Vi erano missioni in orbita terrestre dirette verso stazioni orbitali “Saturn-IVB dry workshop”,per le quali era previsto un modulo di comando Block IV con sei uomini di equipaggio,e missioni lunari avanzate,con un LEM-TRUCK in versione “unmanned” lanciato da un Saturno IB ed inviato ,col suo carico di attrezzature e materiali,a precedere l’arrivo di un secondo LEM con tre uomini a bordo,mentre il quarto componente della missione agganciava la capsula Apollo ad un Saturn IVB “Wet Workshop” in orbita lunare.Vi erano poi progetti per missioni Apollo (o Apollo derivate) su Marte.Uno di essi,in competizione col più costoso e complesso programma di Von Braun ,era l’“APOLLO-MORL”.Il MORL era un laboratorio orbitale ricavato nello stadio superiore di un Saturno IB progettato dalla NASA a metà degli anni 60.Il piano era quello di agganciare due MORL (sezione equipaggio e sezione motori),un modulo di discesa per la superficie marziana (derivato dal modulo di comando ) ed usare la capsula Apollo come traghetto da e per l’astronave.Oggi il CEV,nelle sue diverse missioni orbitali,lunari ed interplanetarie è essenzialmente un evoluzione dell’AAP.La scelta di lanciare separatamente modulo di comando e LSAM consente di disporre di un veicolo di atterraggio molto grande e capiente,facendo così a meno del LEM-TRUCK.La possibilità di lasciare il CEV in volo automatico intorno alla luna dà la possibilità di far scendere tutti e quattro membri dell’equipaggio rendendo non necessario lo “Skylab lunare”.Per il resto dal ferry per la ISS alla progettata astronave per marte ,tutto sembra come per l’AAP.Sbaglierebbe chi credesse che questo “ritorno al futuro” è solamente il frutto della visione per lo spazio dell’attuale Presidente.In realtà la NASA,o per meglio dire un gruppo interno alla NASA ci stà pensando in maniera più o meno clandestina dalla metà degli anni 90.Intorno al 1995 molti all’ente spaziale Americano erano profondamente delusi dallo Shuttle.La navetta si era rivelata infinitamente più costosa di quanto programmato (solo la manutenzione dopo il volo richiede la maggioranza delle risorse finanziarie stanziate),inoltre dopo la tragedia del Challenger gran parte dei compiti per i quali era stata disegnata erano stati cancellati per motivi di sicurezza:niente più possibilità di lanciare sonde o satelliti in orbita alta tramite vettori caricati nella stiva,fine del programma Spacelab,fine dell’uso dell’MMU" e cancellazione delle versioni successive,fine del sogno di lanciare da venti a quaranta missioni l’anno,dilazioni nella costruzione della stazione “Freedom”.Parimenti gli Shuttle di nuova generazione che avrebbero dovuto sostituire le vecchie navette risultano di sempre più difficile e costosa costruzione .Comincia così a circolare il sogno di un programma “più semplice” basato sulla vecchia tecnologia Apollo aggiornata al presente.Testimonianza di questi sentimenti è il romanzo di fantascienza “Encounter with Tiber”,scritto dall’ex astronauta Buzz Aldrin,in cui si immagina un futuro programma spaziale Americano modellato sull’Apollo.Aldrin intervistato sulla sua fatica letteraria dichiarò che l’idea gli era stata suggerita da amici della NASA.Ma è all’inizio degli anni 2000,dopo il fallimento del programma X-38 che il partito pro-Apollo viene alla scoperto con la proposta di utilizzare il modulo di comando (ricostruito con nuovi materiali) come scialuppa di salvataggio per la ISS (posto il link più sotto).Poi abbiamo le versioni simil Apollo della Boeing per l’OSP (orbital space plane),ed infine il CEV.Oggi il trionfo del partito pro-Apollo sembra completo.Vedremo in futuro gli sviluppi della vicenda.

Qu’ notizie sull “APOLLO-MORL” http://www.astronautix.com/craft/morflyby.htm

Grazie Carmelo per i tuoi sempre brillanti posts e interventi.
Prometto che dopo la gozzoviglia di questi giorni di festa riuscirò anche a buttare giù due idee sensate… :flushed: :flushed:

Già, in questi giorni ho consumato quantità di calorie spropositate … :? Ora è meglio purificarci stomaco e cervello … in vista del cenone di S.Silvestro … :wink: Poi di nuovo a digiuno per ricominciare a postare cose serie sul forum :grinning:

Anch’io non smetterò mai di ringraziare Carmelo per i suoi interessantisimi posts. :wink:

Già, in questi giorni ho consumato quantità di calorie spropositate ... :? Ora è meglio purificarci stomaco e cervello ... in vista del cenone di S.Silvestro ... :wink: Poi di nuovo a digiuno per ricominciare a postare cose serie sul forum :grinning:

Santa paletta come hai ragione…
Io sto affogando (Felicemente) nelle specialità siciliane preparate dai miei suoceri in visita qui a casa mia…
Spero di riacquistare presto la lucidità necessaria a scrivere qualcosa di sensato! :flushed:

lo so che questo topic da tanto e’ fermo, ma lo riapro per postare questa immagine del riutilizzo sia pratico che concettuale del materiale per Orion; senza polemiche ne’ faziosita’, ma solo per discutere del futuro “manned” della NASA.

Bella immagine, in cui si vede chiaramente come il CEV sia una sorta di mix (migliorato) del Apollo/Saturn con lo Shuttle.

Ma quanti progetti ci sono nei cassetti? Cassetti? Armadi!!!

Riprendo questo posto dopo moooltooo tempo perchè solo ora mi sono accorto di questa frase e più precisamente del passo “fine del programma Spacelab”… :thinking:
Senza nulla togliere alla precisa ricostruzione di Carmelo sui fatti che ci narra vorrei far notare che dopo il Challenger hanno volato ben altre 14 missioni Spacelab… l’ultima in gennaio 2003 con la sfortunata STS-107. Solo per puntualizzare contro questo solito “disfattismo” sul programma STS… :wink:

Si,sullo Spacelab hai ragione;stata una svista.
Per il resto non credo si possa parlare di “disfattismo” (un programma completamente fallimentare non dura quasi trent’anni).
Diciamo semplicemente che lo Shuttle non ha mantenuto le sue promesse più importanti,
e che dopo tre decenni pochissimo del futuro che ci aveva promesso è stato realizzato.
Forse non è un caso l’attuale proliferare di concept di capsule ,e per contro la quasi totale assenza di proposte per spazioplani.
P,S. vedo che il mio post è del 2005!
Mammamia quanto tempo è già passato!!
Mi sembra ieri quando arrivai per la prima volta su forumastronautico.it!