Ciao Alexintour,
ma certo che mi ricordo di te! Sei quello che mi scrisse in occasione del quarantennale dello sbarco sulla Luna, prima facendomi i complimenti per la trattazione e poi rimproverandomi di essere troppo duro e irrispettoso nei confronti delle idee complottistiche! Come dimenticarlo! Innanzitutto grazie per i tuoi complimenti qui postati, ma non è assolutamente vero che non ti ho risposto, forse la mia email è finita nello spam? Hai controllato? A quellâepoca ad altri utenti è successo purtroppo lo stessa cosa, per colpa a quanto pare di un altro sito, che ospitato sul mio stesso servizio di hosting che effettuava spam! www.siamoandatisullaluna.com, che non effettua mai alcun genere di newsletter, era finito nelle blacklist di alcuni server di posta insieme ad altri ignari siti. Che ci vuoi fare!? SarĂ la sfortuna del debunker! Ma in realtĂ ti ho risposto subito con due email, una dâavviso che ti avrei risposto di lĂŹ a poco (a quellâepoca ricevetti decine e decine di email) e unâaltra con la risposta vera e propria. Il tutto pochi giorni dopo aver ricevuto la tua segnalazione, circa lâanomalia del salto di John Young.
Nella mia email, oltre che ringraziarti di tutti i tuoi apprezzamenti, ti spiegavo appunto che lâerrore era dovuto alla trasmigrazione del motore web che avevo effettuato in quel periodo sul mio sito, che per una qualche ragione (migrando dalla 1.0 alla 1.5) aveva mescolato (quasi certamente per un mio errore) le pagine di malacopia con quelle di bella copia. Certe anomalie erano presenti anche in altre parti della trattazione, ma questa purtroppo mi era proprio sfuggita, riportando tra le righe, come avrai potuto valutare tu stesso, le frasi scritte di getto, non ancora compilate con i valori corretti e definitivi provenienti dal sito della NASA. Che ci vuoi fare ⌠purtroppo anchâio sono fatto di carne ed ossa e spesso sbaglio.
Ma veniamo al sunto del post. Innanzitutto non è assolutamente vero che la storia dei retro riflettori prismatici posizionati sulla Luna nel corso delle missioni Apollo non può stare tra le prove dellâavvenuto allunaggio e per spiegarti il motivo, faccio affidamento al video pubblicato da Beckslash. Esso illustra in modo spettacolare, come questi strumenti, possono essere utilizzati per evidenziare, che solo certe zone della superficie lunare, quelle visitate dallâuomo, siano in grado di riflettere la luce laser inviata da Terra. Se il segnale lo si dirige in altre zone della Luna (con lâeccezione di quelle in cui si trovano i Lunakod russi), questo fenomeno non avviene. Quindi, piĂš prova di cosĂŹ!
Secondo, io non ho mai scritto che i retro riflettori laser posti nei siti dâallunaggio sono specchi normali. Anzi, ho scritto che sono riflettori âprismaticiâ. Ok, magari la spiegazione può essere di per suo non molto approfondita e su questo possiamo anche essere dâaccordo, ma accanto al nome dello strumento, ho inserito un link a questa pagina: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEhelp/ApolloLaser.html dove lâutente è invitato ad accedervi per approfondire sul significato e sul funzionamento di uno specchio âprismaticoâ. Per ogni argomento non posso fare un romanzo e devo purtroppo limitarmi a linkare gli approfondimenti ai siti della NASA. Ho solo 1GB di spazio nel mio database e vorrei occuparlo con il resto della trattazione che sto ancora scrivendo, in cui racconto lâApollo ai profani, e non a spiegare ai complottisti ingrati, per filo e per segno come funziona un LRRR e il relativo telescopio di misura! Dâaltronde i soldi per pagare il servizio di hosting me li guadagno lavorando sodo e onestamente io, e non âvendendoâ panzane al pubblico come fanno i luna-complottisti.
Per quanto concerne la precisione di puntamento verso la Terra, perdonami, ma nemmeno questo si tratta di un errore. Anzi! Anche se è vero che i normali retro riflettori prismatici sono in grado di riflettere qualunque radiazione luminosa incidente, verso la fonte che lâha inviata, qualunque sia il suo angolo dâincidenza, questo non vuol dire che per farlo basta mandarli sulla Luna e stop. Se invece di essere girato verso la Terra, il retro riflettore studiato per la Luna, atterrava girato dalla parte opposta, i raggi inviati non avrebbero potuto essere captati e rinviati al mittente. Eâ questo che voglio dire nella mia trattazione e non mi sembra particolarmente difficile da capire âŚ
I retro riflettori prismatici dellâApollo erano dotati di sofisticati moti micrometrici (vedi foto allegate: 2.jpg e 3.jpg), proprio per variarne lâinclinazione (altezza) rispetto al piano dâappoggio (latitudine) e lâazimuth. Lo scopo era proprio quello di dirigerlo il piĂš possibile verso la Terra, per far si che tutta la superficie dello strumento fosse utilizzabile per riflettere âefficacementeâ verso il nostro pianeta quei pochi fotoni appartenenti al fascio originale, che viste le distanze in gioco, anche se partiti concentrati, si sarebbero fortemente diluiti, disperdendosi sulla Luna in un cerchio largo diversi chilometri. I moti micrometrici di cui erano dotati, infatti, servivano proprio per assicurare a Terra un certo numero di fotoni disponibili come risposta al raggio inviato, fotoni tra lâaltro, che dovevano essere captabili dai sensori ottici dellâepoca, che sarai dâaccordo con me, non erano certo i moderni e sensibilissimi CCD di oggi! I moti micrometrici tra lâaltro furono aggiunti a questa strumentazione per il semplice fatto che i prismi dediti alla riflessione, erano leggermente infossati allâinterno di alcuni cilindretti di protezione (come non notarlo nelle foto allegate!), sui quali era stata posizionata la lastra destinata a proteggere la superficie âriflettenteâ dal rovinoso lavorio dei micrometeoriti, delle temperature estreme del giorno lunare e dallâinterferenza solare. Questo infossamento, necessario a preservare negli anni lo strumento ne peggiorava un poâ la direzionabilitĂ , rendendolo âun poâ meno riflettenteâ se non accuratamente posizionato rispetto la sorgente. Ma questa leggera peculiaritĂ era il prezzo da pagare se si voleva lasciare uno âspecchioâ esposto allâostile ambiente spaziale. Appunto per compensare questa mancanza, questo strumento, fu dotato dâinclinatore e gnomone solare per aiutare gli astronauti nella messa in posa (vedi foto allegata 1.gif e notare la check list in dotazione ad Alan Shepard durante la missione Apollo 14 in cui si raccomandava âpiĂš volteâ dâallineare e livellare il dispositivo â PS â LR al cubo sta per LRRR, ovvero: Laser Ranger Retro-Reflector, lo strumento oggetto di questa discussione).
Per confermare le mie parole, prova a leggere qui e valuta attentamente tu, se è vero oppure no, che un LRRR doveva per forza di cose essere puntato precisamente verso la Terra: http://ares.jsc.nasa.gov/humanexplore/exploration/exlibrary/docs/apollocat/part1/lrrr.htm Soprattutto la domanda: âWas the orientation of the experiment (i.e. horizontal/vertical) important? Difficult?â
Ma il sunto del discorso nella mia trattazione non è riferito alla direzionabilitĂ di tali strumenti, che nessuno vuole mettere in discussione, ma quanto mai alla necessitĂ dellâintervento umano nel loro posizionamento. Esso non vuole convincere il lettore che lo specchio doveva essere per forza posizionato a mano perchĂŠ altrimenti i raggi non sarebbero tornati âtuttiâ sulla Terra, tuttâaltro. Vuole solamente evidenziare come la tecnologia dâallunaggio âautomaticaâ dellâepoca, non fosse stata sufficientemente matura per portare sulla Luna questi dispositivi e per allocarli come era necessario per ottenere i risultati voluti.
Tanto per farti un esempio, se questo compito fosse stato affidato ad una sonda del tipo Surveyor, lâunica sonda âautomaticaâ americana dellâepoca, in grado dâeffettuare un allunaggio dolce sulla superficie lunare, questa avrebbe dovuto posizionarsi sulla Luna, con una precisione tale da permettere al retro riflettore di essere per lo meno girato verso la Terra. Se per un qualche motivo dovuto alle manovre dâatterraggio (come schivare massi e crateri), i prismi fossero stati girati dallâaltra parte, lâesperimento non sarebbe stato possibile. Salvo che questi risultassero liberi dagli artefatti della sonda o che la sonda stessa non ne fosse interamente rivestita âŚ
Eâ questo che voglio dire con la frase:
âCertamente non il grossolano posizionamento eseguito in fase di atterraggio da un semplice sistema a razzo dellâepocaâ.
Poi, attenzione! Gli specchi prismatici di Apollo non erano molto diversi da quelli montati a bordo dei Lunokhod russi! Innanzitutto questi strumenti non furono mandati sul nostro satellite montati a bordo della sonda automatica âLunaâ, che come ben saprai traghettò tutti i rover sulla superficie selenica. No! Non lo furono, perchĂŠ nemmeno la tecnologia a razzo sovietica allâepoca avrebbe potuto assicurare un posizionamento accurato. Ti è forse sfuggito che le sonde âLunaâ destinata a portare i Lunokhod sul nostro satellite, avevano una doppia rampa di discesa? Queste erano state aggiunte al progetto, proprio perchĂŠ i razzi dâallunaggio non erano in grado di assicurare al 100% il posizionamento del rover rispetto alle asperitĂ del suolo. Per aumentare quindi le probabilitĂ di sbarco dei robot, i sovietici, che non erano affatto tonti, ne misero due. Una da una parte e una dallâaltra. I retro riflettori prismatici quindi, furono montati appositamente a bordo dei Lunokhod che non dimentichiamolo, erano pilotati con precisione da remoto, attraverso unâequipe di âuominiâ posti sulla Terra. Questi, una volta terminata la fase esplorativa, si assicurarono âo quasiâ, che i rover fossero parcheggiati appropriatamente in modo che i retro riflettori prismatici di cui erano dotati, fossero girati verso il nostro pianeta o per lo meno âvisibiliâ ai fasci laser inviati dagli scienziati. Per confermare tecnicamente le mie parole prova a leggere qui: http://www.physics.ucsd.edu/~tmurphy/apollo/lrrr.html e valuta te stesso, quale fu il motivo per cui Lunakohd 1 non fu in grado di essere intercettato dai laser inviati da Terra! Si parla appunto di problemi derivati da un parcheggio del rover non troppo accurato!
Non dimentichiamo infine, che la Terra sulla superficie lunare appare sempre ferma nella stessa posizione e non si muove nel corso della giornata lunare da un orizzonte allâaltro come fa invece la Luna vista dal nostro pianeta. Questa peculiaritĂ incide tantissimo sulle possibilitĂ che un cannone laser posto sul nostro pianeta possa colpire o meno un retro riflettore prismatico non ben posizionato posto sulla Luna. Se non lo può fare alle ore due del pomeriggio lunare, infatti, non lo può fare nemmeno alle ore sei o a qualunque ora del giorno e questo, purtroppo, per sempre!
Tanto per restare in tema della necessità di un parcheggio accurato di uno specchio retroriflettore rispetto alla Terra ⌠leggete qui: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2010/04/28/visualizza_new.html_1767195546.html
Dopo 40 anni Lunokhod 1 è stato ritrovato nei polverosi deserti lunari dal team di LRO e il suo retroriflettore funziona ancora benissimo!
Ma perchè mai questo specchio funziona con la massima efficienza?
Guarda caso proprio per il perfetto parcheggio effettuato dai russi al termine della missione nel 1971!
Probabilmente lâorientamento del âriflettoreâ (meglio dire ârifrattoreâ?) ha un campo relativamente ampio per facilitarne la messa in postazione.
Il posizionamento invece, inteso come coordinate per il puntamento, è il punto critico, vista lâampiezza del raggio laser anche alla distanza della Luna.
Il fatto che fu tentata una ricerca sistematica nella zona, senza successo rende lâidea della precisione necessaria al puntamento.
Ciao Matteo!
Sei sempre grandissimo e mi fa piacere ârisentirtiâ!
Tu non ti sei montato la testa, ma una copia autografata la vorrei anchâio!
Poi ne comprerò anche altre perchè ci sono un poâ di persone per le quali sarebbe un ottimo regalo! A presto e complimenti!
Tanto per restare in tema di restauri âŚ
Se cercate i manuali di riferimento tecnico del CSM, LM, LRV e Saturn 5 (da poco tempo tolti dal sito dellâUniversitĂ dellâIndiana), nonchĂŠ tutti i press kit delle missioni Apollo, potete trovarli nella nuova sezione download del mio sito. Per accedervi cliccate qui: http://www.siamoandatisullaluna.com/sezione-download.html.