Lo scandaglio radar della sonda Cassini è riuscito a superare le foschie dell’atmosfera di Titano
È una striscia di terra lunga 4500 chilometri che appare straordinariamente simile, dal punto di vista geologico, alla Terra. È quanto risulta dalle immagini radar della regione di Xanadu, su Titano, il grande satellite di Saturno, fornite dalla sonda Cassini.
All’estremità occidentale vi è un’ampia distesa di dune scure, solcate da una rete di fiumi, che formano colline e valli, per poi gettarsi in aree ancora più scure che somigliano a laghi. Poco più in là si nota un ampio cratere, probabilmente formato dall’impatto di un asteroide. A oriente invece appare una pianura priva di dune, circondata da una zona montuosa di tipo appenninico.
“Fino a poco tempo fa potevamo solo speculare sulla natura di questa regione, appena distinguibile dai telescopi a terra e da quelli montati su satelliti che orbitano attorno al nostro pianeta. Ora, grazie al potente occhio radar di Cassini, abbiamo fatti e non speculazioni ” ha detto Jonathan Lunine, dell’Università dell’Arizona a Tucson e uno dei coordinatori della missione Cassini.
Xanadu era stata scoperta dallo Hubble Space Telescope nel 1994, apparendo – nelle immagini riprese nell’infrarosso – come un’anomala macchia brillante. Grazie alle osservazioni radar di Cassini, in grado di superare la foschia dell’atmosfera di Titano, è diventata evidente una superficie profondamente modellata da venti, piogge e flussi di liquidi: data le basse temperature di Titano, non si tratta certamente di acqua, ma – con buona probabilità, di fiumi e laghi di metano o etano.
da le Scienze