Impianti fotovoltaici domestici

Nella mia ditta di fotovoltaico per ora niente, ma abbiamo iniziato quest’anno a mettere dei collettori in un condominio.

In pratica il tetto è già stato raggiunto e lo stabile costruito dalla mia impresa è rimasto fuori :cry:, entreremo nel prossimo giro.
Ma occorre un piccolo appunto sul fotovoltaico: la durata dei macchinari non è garantita sopra i venti anni, per cui non sono tutte rose e fiori.

Ecco l’equivoco di tutti…
Il Fotovoltaico genera energia elettrica.
Il Solare Termico scalda l’acqua.
Il Fotovoltaico è garantito 25 anni (come garanzia di funzionamento) ma prove di durata hanno confermato fino a 45-50 anni di possibile sfruttamento e probabilmente anche di più.
Del Solare Termico non conosco le caratteristiche, ma non ha niente a che vedere con l’energia elettrica, a parte la centrale di Rubbia, ma quella è tutta un’altra storia di “Italiana antiscienza”…

Io sapevo che il processo di produzione dei pannelli fotovoltaici:

  • è altamente inquinante (ma tanto vengono prodotti in Cina)
  • necessita di moltissima energia, inferiore a TUTTA l’energia che è possibile produrre durante la vita del pannello, quindi globalmente è inutile.
    Chiaramente il miglioramento dei processi produttivi (minore energia richiesta, maggiori rendimenti, maggiore durata) possono modificare questo equilibrio (se non è già modificato), quindi in un futuro possono diventare convenienti a livello globale, al di là dei vantaggi del singolo cittadino.

Assolutamente no. Le celle fotovoltaiche sono prodotte da un’azienda italiana che le esporta in tutto il mondo. L’ho visto in un documentario tempo fa. Non potevo crederci. Ce ne sono di due tipi in commercio, anche se ce ne sono diversi modelli. costano una scemenza se devono produrre un poco d’energia, ma potenze elevate richiedono progettazioni particolari. Per renderle operative occorre tutto un contorno che ne alza il prezzo, vedi i vetri di protezione anti grandine. Comunque, in 25 anni hanno compensato abbondantemente l’energia impiegata per produrli.
Chi dice che sono inquinanti lo dice perché perchè tanti pensano sia un modo ridicolo di produrre energia. Come fanno a produrre energia senza movimento? Un bel motore puzzolente, ecco quello che ci vuole, oppure non dobbiamo utilizzare energia elettrica, ecco la soluzione di molti ecologisti fai da te, che invece preferiscono abbattere le foreste per farne case e legna per l’inverno.

Visto che progetto impianti fotovoltaici… :wink:
Il bilancio ecologico costi/benefici si pareggia dopo circa 2,5/3 anni di funzionamento (alle nostre latitudini) e considerando una vita garantita di 25 anni (e ripeto una vita possibile superiore ai 50 anni), ce ne fossero tanti installati…
Le tecnologie attuali sono 3:

  • Amorfo (6-8% di rendimento)
  • Policristallino (12-15% di rendimento)
  • Monocristallino (14-20% di rendimento)
    Si ricavano tutti dal Silicio puro (quindi la materia prima è la sabbia), ma effettivamente la produzione è potenzialmente inquinante. Basta costruire gli stabilimenti con le giuste accortezze.
    La ditta italiana che “produce”, in effetti produce una parte in Italia, ma gli stabilimenti più grandi sono sparsi in tutto il mondo.
    I più grandi produttori sono europei, ma stanno spostando tutta la produzione in Cina (per esempio la Trina Solar spagnola ha appena inaugurato un mega stabilimento proprio laggiù).
    Non servono assolutamente vetri anti grandine, in quanto i pannelli sono omologati per resistere all’impatto di una sfera d’acciaio da 250g che cade da 2m di altezza. Enerpoint ha centinaia di impianti installati in tutta Italia, ma non ha avuto nessun danno da grandine negli ultimi due anni.

Se avete altre domande… :wink:

mMonzi, sono molto interessato dal momento che devo rifare un tetto e già da un poco mi frulla l’idea di un paio di pannelloni, peccato per i costi, +30.000E solo il pacco senza installazione, ovviamente con collegamento alla rete nazionale. Conviene anche senza collegamento?

Attualmente per un impianto “classico” da 3kW si spende intorno ai 20’000 euro +IVA finito e collaudato (almeno noi lo facciamo così) in regime di “scambio sul posto” il che significa che la rete fa da serbatoio per la tua produzione e si va in compensazione diretta fra produzione e consumi.
Considera che se i pannelli diventano essi stessi tetto, sarà un impianto “completamente integrato” e la remunerazione è massima: 49 centesimi per kWh prodotto (attento, “prodotto” non “immesso in rete”!! Cioè l’impianto produce, ti pagano e poi se vuoi lo consumi e risparmi la bolletta!!).

Siamo però un po’ OT (anche se cerchiamo di contrastare l’antiscienza! :wink: ) quindi se ti interessa contattami per PM o email.

Scusate per le inesattezze, in effetti non mi sono personalmente informato ma queste notizie sono state dette da un mio prof universitario (che spesso hanno il vizietto di fare i tuttologi) durante una lezione.
Mi interessano molto i pannelli solari, ci ho fatto un pensierino anche per montarli sopra casa mia, ma purtroppo i costi di un impianto sono alti, si possono ripagare solo in molto (troppo) tempo…

EDIT: Leggo ora il tuo intervento e ho un dubbio: l’energia prodotta dal pannello solare può essere immessa senza che venga consumata? Quindi in pratica (visto il prezzo a cui viene pagata) converrebbe molto di più immetterla in rete e nel frattempo prelevare dalla rete quella per la casa… Serve un contatore particolare? (costi?)

Un altro dubbio è sulla durata di questi incentivi, non è che si rischia di vedersi cambiare la legge e quindi perdere il vantaggio?

Scusate l’OT, magari si potrebbe spostare questi messaggi in un topic nuovo…

Un impianto, con gli incentivi attuali, si paga fra i 9 e gli 11 anni.
Considerato che gli incentivi durano 20 anni, è un buon investimento…
I 20’000 euro di investimento raddoppiano in 20 anni (e non paghi più corrente per 40/50 anni!!)

Produzione media (nord Italia) di 1 kW = circa 1’100 kWh/annui
3 kW di potenza = 3’300 kWh/annui
Pagamento conto energia = 49 €cent = 1’617 € all’anno
Risparmio dalla bolletta = circa 600 € all’anno
Beneficio econmico annuo = 2’200 €
20 anni di produzione = 44’000 €
Se l’impianto è costato 24’000 € il guadagno è stato 20’000 euro.

In Sud Italia si può arrivare a produzioni annue di 1’600 kWh/kW installato e quindi il conto va ancora più a favore!!!
Ed inoltre siete al riparo da aumenti della bolletta (e i 600 euro contati sono destinati ad aumentare)!

Ricordiamo soprattutto che ogni kW di potenza installata riduce le emissioni inquinanti fra i 750kg e i 1’100kg di CO2 equivalenti all’anno…

Se ti può interessare io avevo trovato utile questo sito:
http://www.ilportaledelsole.it/index.asp?id_pagina=0299&avanti=true&cat=0036
sfoglia le pagine relative al “Conto energia”

Non capisco una cosa: i tuoi calcoli sono al netto dell’energia elettrica consumata in casa?
Hai parlato di risparmio in bolletta, quindi si presuppone che tutta l’energia elettrica sia autoprodotta. Allora la domanda è: vengono pagati tutti i kwh che produci, indipendentemente se lo consumi tu o lo rivendi alla rete?

Questa è la domanda chiave!

E’ la parte più difficile da spiegare.
Il “Conto Energia” paga TUTTA la produzione, infatti c’è un contatore apposta che misura LA PRODUZIONE.
Poi viene immesso in rete e/o usato sul posto.
Lo scambio sul posto non prevede la vendita alla rete, ma solo l’autoconsumo, tenendo in conto a credito il surplus non consumato istantaneamente.
Ed è per quello che il “guadagno” è doppio: prima il Conto Energia (la “sovvenzione” statale) e poi il risparmio vero e proprio.
I privati possono solo fare scambio sul posto, ma direi che è già notevole come possibilità… :wink:

Ok chiaro. Con questi dati è di certo conveniente (anche se nn abbiamo parlato di manutenzioni e relativi costi).

Due domande:

  1. come viene fornita energia elettrica nelle ore notturne? ci sono degli accumulatori? Come varia la produzione in base al tempo metereologico?

  2. per uno che lavora nel settore, cosa credi che ostacoli la gente a realizzare questi investimenti (che peraltro sono garantiti…) ?

Avrei anche io una domanda: se ho capito bene per un privato non conviene prendere un impianto che produca più energia di quanto consumi, perché questa non viene venduta ma solo utilizzata per autoconsumo (imprescindibile il fatto che quella non consumata al momento rimanga come credito).
Quindi il guadagno massimo sarebbe pari all’entità della bolletta… vero?

Uhm secondo la nuova legge no, potresti anche installare un impianto privato su un tuo terreno e vendere la produzione all’enel.
Sul link che ti ho messo sopra ci sono scritte tutte le tariffe e possibilità.

Mi introduco nella discussione (molto OT :-D) per fare una riflessione: persino noi che siamo interessati non sappiamo i vantaggi della legge sulla generazione in-home di energia tramite pannelli fotovoltaici… Come ci si aspetta che la gente installi i pannelli se nessuno sa quali siano i vantaggi monetari o cosa se ne faccia del surplus di energia?

E’ spiegato tutto abbastanza bene sul link di albyz

L'incentivo viene pagato solo sull'energia non consumata, che riverso nella rete elettrica? E' questo un dubbio molto comune, che va chiarito subito: l'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo alla rete elettrica.

qual’è il motivo perchè i privati possono solo fare scambio sul posto, non è conveniente per l’ enel?

E’ la rete che fa da “deposito”: quello che consumi in più di notte si scala da quello che produci in più di giorno.

Come detto da AJ molti non sanno neanche dell’esistenza della legge e chi lo sa non comprende a fondo il funzionamento.
Poi ci sono i diffidenti ad oltranza che dicono:“Lo Stato non ti regala mai niente, poi ti ritrovi con la fregatura…”.
In realtà lo stato ci guadagna non dovendo costruire lui le centrali: gli costa meno delegare ai cittadini una grana passatagli dai protocolli di Kyoto e di conseguenza dalla Comunità Europea.

La prima stesura della legge diceva proprio quello: cioè che si ottiene il pagamento del “Conto Energia” solo per quello effettivamente consumato.
Poi hanno capito che in realtà è molto facile sprecare energia anche di proposito (basta accendere una stufa elettrica all’aperto) per ottenere l’incentivo e quindi hanno tolto quel vincolo.
Resta il fatto che l’impianto ha il massimo rendimento economico se è calibrato sui consumi dell’utente.

Per questioni fiscali: per vendere a tutti gli effetti devi avere Partita IVA.
Se hai grosse disponibilità (di soldi e di spazio) puoi aprire una Officina Elettrica e vendere l’energia.
Però in quel caso il Gestore Unico ti paga fra i 7 e i 9 €cent al kWh: circa la metà di quanto la vende lui al pubblico.
Resta comunque l’incentivo statale che ti permette di pagare l’impianto.

Admin.: se vuoi spostare questa parte della discussione in una discussione a se, direi che può essere un’idea… :wink: