In 6 su una Soyuz si starà strettini...

Mi è venuta in mente una cosa:
mi pare di avere letto che quando la ISS sarà ultimata l’equipaggio sarà di 6 persone.
Ho anche letto che il veicolo di rientro progettato dai russi è stato cancellato.
Come faranno allora ad evacuare la stazione quando saranno in 6?
Attraccheranno due Soyuz per volta oppure mi sbaglio io ed il veicolo da rientro russo non è stato cancellato?

La prima che hai detto… almeno fino a quando non entreranno in servizio COTS, Orion e compagnia bella…

In realtà i russi avevano in mente un rimpiazzo della Soyuz già a metà degli anni '80, si trattava di una specie di “super-soyuz” denominata “Zarya” (“Alba”, da non confondere con l’omonimo modulo della ISS).

In buona sostanza si trattava di un modulo di rientro della Soyuz pantografato in cui trovavano posto tre cosmonati equipaggiati con sedili eiettabili Zvezda K36D e tute pressurizzate Strizh (come sul Buran), un vasto compartimento presssurizzato posteriore poteva ospitare un payload rilevante ed almeno altri 6 cosmonauti (senza sedili eiettabili ovviamente). La capsula doveva essere protetta dallo stesso tipo di piastrelle termiche sviluppate per il Buran, in tal modo la capsula risultava recuperabile e riutilizzabile.
L’unico elemento a perdere era un piccolo modulo di servizio contente batterie, motori e radiatori.

La capsula doveva essere lanciata con un vettore Zenit 2.
Negli anni '90 ne fu proposto un derivato denominato “Alpha Lifeboat” in qualità di scialuppa di salvataggio (così come lo sfortunato X38) per l’allora in fase di sviluppo R-Alpha (poi divenuta ISS).

In ogni caso la capsula Zarya sarà oggetto di un mio piccolo Dossier che posterò in futuro nel Forum. Stay tuned… :wink:

Aspettiamo in trepidante attesa! [-o<

Probabilmente i primi elementi completamente riutilizzabili del programma spaziale russo sono stati i nomi dei veicoli.

Paolo Amoroso

I russi, al contrario degli americani, non amano particolarmente le sigle (pur facendone un certo uso s’intende) dato che sono più “emozionali” e romantici di quello che normalmente noi occidentali pensiamo (ed è un nostro pregiudizio).
Va da sé che hanno un campionario di nomi abbastanza limitato da usare in ambito aerospaziale e questo spiega la duplicazione dei nomi.

Un esempio è il termine “Zvezda” che significa “stella” che viene utilizzato in svariate occasioni e per moduli o veicoli radicalmente diversi dalle tute spaziali ai grossi moduli pressurizzati della ISS.