In via di definizione il luogo di atterraggio di Curiosity

Negli scorsi giorni, al JPL di Pasadena, si è svolto un incontro per ridurre le decine di proposte giunte da moltissimi scienziati sui possibili siti di atterraggio del futuro, ma oramai in dirittura d’arrivo, rover marziano targato NASA.

Il lancio dell’Atlas 5 che immetterà in un orbita che incrocerà quella di Marte ad inizio agosto 2012 il rover ed il relativo lander è previsto per il 25 Novembre.

I luoghi selezionati sono quattro, e il management NASA, quello del JPL ed il program Manager del Mars Science Laboratory decideranno per uno entro fine Luglio, in modo che gli ingegneri possano calcolare e programmare la traiettoria migliore di avvicinamento ed atterraggio.

La scelta del luogo normalmente dipende principalmente dalla valutazione di alcuni fattori tra cui le difficoltà di spostamento, la quantità di informazioni scientifiche potenziali ed i rischi connessi ad ambo le cose.
In questo caso i luoghi selezionati si equivalgono dal punto di vista ingegneristico, soprattutto grazie all’incredibile sistema di atterraggio composto da razzi stabilizzatori, cavi e gru, che appoggerà delicatamente il rover con estrema precisione, e restano quindi come fattori decisivi solo le loro peculiarità scientifiche, vediamole insieme:

Eberswalde è un cratere che contiene un vecchio delta di un fiume oramai prosciugato, il terreno è ricco di depositi di argilla, indicatore questo di una passata presenza d’acqua e, si spera, di forme di vita, la ricerca quindi di residui organici è uno degli obiettivi.
Si tratta di un cratere di 40 miglia di diametro, che contiene due bacini separati da un alto terrapieno, ma gli ingegneri hanno affermato che non si prevedono problemi per il sistema di mobilità del veicolo nell’affrontare spostamenti con questa orografia.

Holden è un altro grosso cratere di 100 miglia di diametro, fa parte di una sequenza di crateri collegati da quello che sembra un letto di un fiume in secca, gli scienziati propongo di atterrare su di un pianoro e da li andare ad investigare parecchi siti vicini all’interno del letto che ora espone le rocce che una volta erano sommerse. Si ipotizza che questo luogo sia in secca da più di tre miliardi di anni.

Gale è il terzo cratere selezionato, contiene al suo interno un rilievo alto 3 miglia rispetto al suo fondo, anche in questo sito si ipotizza ci fosse molta acqua; l’idea è di far atterrare il rover su un pianoro vicino al fianco di questa altura e poi farlo arrampicare fino ad un altitudine di circa un miglio fermandosi in molti luoghi dove analizzare i vari strati di argilla, solfuri e minerali contenenti ossidi vari.
Per gli ingegneri anche questo tipo di arrampicata non è un problema per Curiosity, ma di sicuro il panorama visto da quell’altezza sarà fantastico.

In ultimo è stata scelta una valle chiamata Mawrth, si tratta di una delle più ampie e vecchie valli presenti su Marte, questo è forse il sito più semplice poiché il rover atterrerebbe direttamente sul terreno argilloso da analizzare.

Questi siti sono stati analizzati grazie alle foto ed alle spettrografie ad altissima risoluzione fornite dal Mars Reconnaissance Orbiter, e prevedono un impronta a terra potenziale di atterraggio a forma di ellisse i cui assi principali sono di 20 e 25 km, studi più avanzati che verranno portati avanti nei prossimi mesi sul sito vincitore ridurranno ulteriormente questa incertezza.

Questo rover promette cose fantastiche, e se solo pensiamo a ciò che sono riusciti a fare Spirit ed Opportunity la cosa risulta veramente incredibile.

Fonte: Spaceflight Now

Perchè non ammartare su Olympus mons? Certo, qui non ci sarebbe la possibilità di cercare tracce di eventuali forme di vita passate però, visto il sito particolare, si avrebbe un bel panorama su cui puntare le telecamere, dando così la possibilità di spaziare molto più lontano, e una ricchezza incredibile di minerali e terreni da analizzare.

Non bisogna poi escludere, viste le potenzialità del rover, la possibilità di farlo successivamente scendere lungo le sue pareti fino a farlo arrivare ai piedi del vulcano.

a proposito dell’olympus, ma mi sono sempre chiesto:

essendo cosi, alto, si trova praticamente al fi fuori dell’atmosfera marziana giusto?

In questa missione credo ci si focalizzi sul trovare acqua e tracce di vita, le pendici ed i fianchi di un vulcano non sono sicuramente il posto più probabile dove trovare queste due cose.

Peraltro non dimentichiamoci che lo straordinario sistema di atterraggio di Curiosity è al suo primo volo…farlo appoggiare sul versante di un colossale vulcano costituirebbe un’ulteriore complicazione

In ogni caso credo che scegliere il sito di atterraggio sia una fase infinitamente complicata: come sempre, se la zona dovesse rivelarsi inadeguata non si può potrà tornare indietro, e a maggior ragione in questo caso sarà molto importante sfruttare appieno la capacità di Curiosity di atterrare con estrema precisione nel punto stabilito

Un atterraggio in un punto “sbagliato” (inteso come in un luogo non adatto) fu quello della sonda Huygens su Titano, atterrata nel bel mezzo di svariati km quadrati di gelidissimo suolo. Dato che poi all’epoca si sapeva dell’esistenza dei laghi del satellite in una zona distante molte migliaia di km dal punto di atterraggio della sonda, ci si rese conto che non si era atterrati in un lago liquido come si sperava, e ciò ha fatto dire al principal investigator della missione: “Siamo atterrati nel deserto, il posto dove abbiamo fatto atterrare la sonda sembra l’Arizona!”.

Interessante il fatto che questi siti potrebbero essere anche i migliori per una presenza umana : se c’era acqua liquida potrebbe esserci ancora molto ghiaccio sotto la superficie . Inoltre mi chiedo : potrebbe Curiosity o qualche suo successore trovare dei fossili su Marte ? Ovviamente ammettendo la presenza di vita passata non costituita solo da microbi

Cito da Wikipedia:

Un'idea comune, ma errata, è che la cima dell'Olympus Mons si trovi all'esterno dell'atmosfera marziana. In realtà, la pressione atmosferica alla sommità è presente, per quanto sia pari solo al 2% del valore riportato al livello medio di superficie del pianeta. Per fare un confronto, presso la cima del Monte Everest la pressione atmosferica è pari al 25% della pressione registrata al livello del mare. In ogni caso, la polvere marziana dispersa nell'aria è comunque presente, ed è possibile che nuvole di diossido di carbonio ghiacciato coprano la cima dell'Olympus Mons. Nonostante la pressione atmosferica di Marte sia meno dell'1% di quella terrestre, la forza gravitazionale molto minore permette una maggiore estensione dell'atmosfera.

Non proprio sul versante, ma sulla cima! Viste le sue notevoli dimensioni credo che non ci sia una voragine, più che altro dovrebbe esserci un’enorme distesa che circonda il foro del monte Olympus.

Certo, non sarebbe possibile trovare tracce di forme di vita passate, però, la ricchezza di minerali che si riuscirebbero a trovare contribuirebbe enormemente a studiare le caratteristiche del suolo e delle materie interne che lo compongono.

Quello che mi lascia un poco perplesso è il voler cercare tracce di vita all’interno di crateri; non mi sembra il luogo più adatto!

Hai perfettamente ragione topopesto, d’altronde la ricerca di testimonianze di vita extraterrestre è un punto di forte interesse popolare oltre che scientifico, ed il ritrovamento di una prova “certa” sicuramente porterebbe una spinta molto forte ai programmi spaziali…

Riguardo il fatto di cercare dentro un cratere posso solo supporre che si speri di raggiungere uno strato geologico meno recente sfruttando un avvallamento già esistente, ma è una mia idea personalissima :wink:

Di certo Curiosity sarà una missione veramente affascinante da seguire

Mi sembra che vi siano ben altri problemi da risolvere, oltre all’area d’atterraggio:

http://blogs.nature.com/news/2011/06/mars_rover_faces_contamination.html

Interessante articolo Paolo, grazie per avercelo indicato!

Ciao
Raffaele

Ancora nessuna decisione sul luogo di atterraggio, dovremo attendere altre due settimane:

http://blogs.nature.com/news/2011/06/nasa_mulls_targeting_decision.html

NASA comunica che i siti finalisti sono rimasti due:
Eberswalde crater e Gale crater

Come avevo già avuto modo di dire in un episodio di AstronautiCAST io tifo per Gale per ragioni puramente scenografiche. Staremo a vedere.

tanto per
Eberswalde

Gale

A vedere le foto sembrerebbe piu’ promettente dal punto di vista biologico Eberswalde, visto che sembra il delta di un fiume ormai fossile!

Eberswalde fa impressione da quanto grida “ERO UN FIUME!” :stuck_out_tongue_winking_eye: questa è la massima considerazione tecnica che mi senta di fare :wink:

Oggi alle 10 a.m. EDT (alle 16 o 17 da noi se non mi ingrippo con l’ora legale) conferenza allo Smithsonian di Washington per la definizione del luogo di atterraggio (ammartaggio?).

http://www.nasa.gov/home/hqnews/2011/jul/HQ_M11-147_Mars_Landing.html

Sara’ seguita da Nasa tv.

Sono curioso di conoscere il luogo scelto per atterrare!

La conferenza e’ in corso, sono al lavoro, non ho l’audio.
Guardo le figure…