Sapevo che c’erano apposite squadre di ricerca, ma in passato Roscosmos non aveva dato molto rilievo a questa cosa. Ora invece ci informano, con foto, che hanno trovato tutti e quattro i booster nell’area prevista (l’ultimo l’hanno rintracciato ieri) e anche pezzi del secondo stadio (che cadendo da 180 km non può arrivare intero). Si sottolinea anche che non ci sono danni all’ambiente e che i pezzi ritrovati saranno riportati a Vostochny e poi trasferiti per il riciclaggio.
Russian Space Web riporta che D.Rogozin ha avviato un’indagine per accertare le responsabilità dello scrub del 27 aprile.
Nei prossimi giorni verrà analizzato il cavo, la cui saldatura difettosa, ha causato il rinvio.
Naturalmente tutto questo va letto sotto una luce politica.
La TASS informa che Leonid Shalimov Direttore generale di NPO Automatics ha dato le dimissioni a seguito del rinvio del 27 aprile. Secondo Roscosmos il problema era stato provocato dal malfunzionamento di un cavo non realizzato secondo la documentazione e mancante di varie connessioni.
Si era saputo in precedenza che Shalimov aveva ricevuto una lettera di richiamo.
Boh, diffondere paura invece di assicurare la qualità come valore per la sicurezza di tutti. Perfetta strada per la tragedia, spingendo le persone a nascondere e insabbiare per non perdere il lavoro.
Infatti… sono le basi dell’human factor e della sicurezza, scolpite insieme alle lapidi di molte persone… evidentemente in certe parti del mondo queste basi non sono mai arrivate…